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Sanremo 2015 - Cantanti e Canzoni favorite

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migliori cantanti big partecipanti al festival di sanremo 2015
In po' più in sordina degli anni passati, ci si sta preparando al sessantacinquesimo festival della canzone leggera italiana di Sanremo 2015. Come ogni anno, prima dell'inizio del festival, andrò a riportarvi testo e significato delle canzoni destinate a vincere. Faccio notare che, da quando esiste questo blog, non ho mai sbagliato (cercate i post degli anni passati se non ci credete!). Eccoveli di seguito:

Alex Britti: un'attimo importante.

Alex Britti torna per la quinta volta a Sanremo, festival che gli ha dato soddisfazione solo alla prima apparizione, nel 1999, quando vinse con il brano "oggi sono io", nella sezione nuove proposte. Partecipazione discutibile, visto che, in seguito al successo di "solo una volta", sarebbe stato più giusto farlo partecipare con i big. Per un paio d'anni ci aveva abituato ai tormentoni, poi, senza tanto clamore, sembrava scomparso. Ed eccolo, come tutti i vip in caduta libera, chiedere al festival di avere una nuova possibilità. La possibilità gliela diamo, ma in cambio vorrei ascoltare qualcosa di nuovo e, almeno un po', originale.

Gianluca Grignani: Sogni Infranti.

Un titolo che sembra descrivere la sua carriera, piuttosto che una canzone. Che nostalgia se ripenso alla mia storia tra le dita o a falco a metà. Poi la decadenza, canzoni sempre più uguali, sempre più tristi, sempre più piatte. A peggiorare ancora le cose ci ha pensato la fama che si è costruito di sciatto e alcolizzato. Spero che questo sia il suo festival della maturità, della rinascita, del ritrovato Grignani. Regalaci ancora un po' di qui sogni che ci avevi promesso!

Irene Grandi: Un vento senza amore.

Questa cantante ha portato un'ondata di freschezza alla musica italiana. Ex fidanzata di Lorenzo Cherubini Jovanotti, e poi cantante allegra, dalla gran voce, fuori dagli schemi. Così almeno appariva quando ha fatto bum bum, poi, per il resto della carriera, non ha fatto altro che scimmiottare se stessa. Spero che abbia preso coscienza del fatto di non avere più 15 anni e cominci a fare sul serio. Non ho voglia di vedere un'altra Rita Pavone rendersi ridicola sui talk show. PS: nota positiva il fatto che la canzone in gara se l'è scritta da se!

Malika Ayane: Adesso e qui.

Grande voce e grande cultura per questa cantante approdata alla musica leggera direttamente dalla Scala di Milano. Sanremo le ha regalato fin'ora solo un premio della critica. Premio di cui ci si può senz'altro fare vanto, ma che in fondo sembra più una medaglia di cartone. Comunque una bella persona da contrapporre ai suoi rivali provenienti dai talent.

Marco Masini: Che giorno è.

Ed ecco lo iettatore che ci riprova, sempre da Sanremo. Masini non è mai stato il mio idolo, ma, detto onestamente, avrebbe i suoi numeri. Purtroppo, quando decise di abbandonare il suo personaggio da iettatore, ha perso i fans. I fans vecchi non lo riconoscono più, mentre i non-fans fanno fatica ad abituarsi ad un cantante che hanno sempre canzonato. Ci ha già provato in passato con Sanremo, vediamo se questa è la volta buona.

Nek: Fatti avanti amore.

Nek difficilmente sbaglia. Ogni sua canzone diventa un tormentone, se non un incubo (per chi non lo ammira). I suoi testi sono commerciali come la sua musica e il suo personaggio, quindi non mi aspetto molto. Quello che è certo è che riuscirà di sicuro a piazzarsi tra le prime posizioni.

Raf: Come una favola.

Raf per me sarà sempre "self control". Brano geniale che in trent'anni non mi ha mai stancato. In italiano ha fatto qualcosa di buono, ma, di album in album, mi sembra sempre più stanco, banale e privo di energia. Sembra quasi che cantare non gli piaccia più. Probabilmente da giovane avrebbe sputato su Sanremo, oggi il festival potrebbe offrirgli una nuova opportunità.

Lorenzo Fragola: Siamo uguali

E come poteva mancare il seguace della de Filippi? Ecco Lorenzo Fragola, della cui canzone non so nulla, ma tanto so già che sarà una banale e inutile canzone d'amore che piacerà tanto alle 14enni. Ci dobbiamo fare l'abitudine ormai... Per chi lo detestasse, non se ne curi molto, entro un anno tutti si saranno dimenticati di lui.


Sogni Infranti - Gianluca Grignani, Sanremo 2015

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Gianluca Grignani canta Sogni Infranti a Sanremo
L'autobiografia di Grignani.

Gianluca Grigani ci riprova, e si presenta a questo Sanremo 2015 con un testo fortemente autobiografico dal titolo: "Sogni Infranti".
Si è parlato parecchio della situazione in cui versa l'artista che, a detta di molti, è troppo dedito all'alcool. Alcuni video presenti su youtube sembrano confermare tale ipotesi. Se non guardiamo la carriera umana del grande artista non ci è difficile dare una spiegazione al titolo della canzone: un giovane ventenne raggiunge il successo con un album meraviglioso, con pezzi di pregio come "falco a metà" e "la mia storia tra le dita", un successo che significa soldi, donne, popolarità, in altre parole la realizzazione dei sogni di un adolescente. Da li in poi tanti album, di cui si ricordano pochi exploit, come nel caso di "ti raserò l'aiuola". Un brano piacevole e ballabile, ma che è ben lungi da raggiungere il successo di critica e pubblico ottenuto con il primo lavoro. Pedro Almodovar diceva che il successo non ha odore, e dopo un po' non ti accorgi nemmeno che esista. Ma peggio ancora, aggiungo io, è perdere il successo. E li cominciano i tempi buoi, i sogni infranti per l'appunto. Ognuno reagisce a suo modo: qualcuno si è fatto una nuova vita, qualcuno si è rovinato al casino, altri si sono abbassati a qualunque livello pur di ottenere una comparsata televisiva, altri si sono messi d'impegno ed hanno provato a fare materiale di qualità, rinunciando ai bagni di folla e a cachet milionari.
A questa fase della sua vita, la fase calante, Grignani dedica questo testo e, lascia intendere, di voler passare nel novero di coloro i quali, indipendentemente dal successo commerciale, hanno deciso di lavorare per la musica, cercando di produrre materiale di alto spessore artistico (mi viene in mente Sergio Caputo che dai tempi di Sabato Italiano si è messo a creare un ottimo Jazz, rimpiazzando il successo commerciale con il piacere di produrre buona musica). 
Il testo lo riportiamo di seguito, ma per comprenderne appieno il significato è bene chiarire alcune cose.

Lei è la musica.

Spesso parla di lei, sempre un po leggera ed a un passo da me. Lei è la musica, la musica leggera che lo ha portato al successo, ma che ora lo ha abbandonato, ma che è ad un passo da lui. Basta uno sforzo per riconquistarla. La musica che non vuole perdere. La musica che vuole sempre vicino. La musica a cui chiede di non essere abbandonato.

L'amore è un fiore che non conosce inverno.

L'amore per la musica. Non per una donna, e nemmeno per i soldi o il successo. Una vera passione dura tutta la vita, e non dipende dal botteghino. Lui ama fare musica e, questo amore, non finirà nemmeno nei momenti di insuccesso, e continuerà a donargli gioia, anche in un mondo di ragnatele.

Non me ne vado.

Sapessi quello che ho sentito... ma non me ne vado. Ovvero non abbandono la musica, quel fiume blue, malgrado senta un sacco di persone dire che sono finito. Lo faccio perché la musica è per me un piacere, non una professione.

Significato del testo.

Insomma, si tratta di una presa di coscienza della propria condizione. Di un "credo" verso la musica e del proposito di continuare a vivere per essa, malgrado le dicerie, le malelingue e gli insuccessi. La musica che lo ha portato al successo, alla disperazione e che, adesso, dovrà diventare la sua salvezza. In bocca al lupo Grignani.

Sogni Infranti - Testo.

L'amore è un fiore che se nasce non conosce inverno ed io ci credo
Ma credo anche a questo caos che diventa inferno perché lo vedo
Ormai è un po' che guardo con freddezza e con distanza
L'informazione e lo show che fan la stessa danza
E quando è sera non ci riesco ma vorrei uscire da questo quadro
E aspetto il giorno che sciolga i pensieri e la musica
Che è sempre un po' più leggera e ad un passo da me... lei è
Ma io se solo io fossi Dio
Avrei un sentimento anche io come gli altri
Uomini o santi ingannati dai tanti
Sogni infranti
Sapessi per le strade quello che ho sentito dire ma non me ne vado
Perché un azzurro fiume scende da quelle colline e non è un caso
Che dentro a questa noia la città è assorta
Lo stato come piombo si sopporta
I ragni fanno i nidi sulle tue rovine come su un ramo
Fortuna c'è lei che mi dona bellezza dagli occhi suoi
Non voglio mai più sentirla lontana
Me se solo io fossi Dio
Avrei un sentimento anche io come gli altri
Uomini o santi ingannati dai troppi sogni infranti
Sto qui anche se non mi senti
Sto qui sai
Sto qui in mezzo a quella gente
Che non molla mai sto qui, sto qui, sto qui, sai
Ma io se solo io fossi Dio avrei
Un sentimento anche io
Come gli altri uomini o santi ingannati dai tanti
Sogni infranti
Sì se io se solo io fossi Dio tornerei
Indietro nel tempo a cancellare le rughe
Dai tuoi occhi stanchi a ricucire per tanti
Questi anni questi inganni questi nostro sogni infranti.

Lorenzo Fragola - Siamo Uguali

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lorenzo fragola canta siamo uguali al festival diSanremo

Lorenzo Fragola e Fedez dopo X Factor.

L'amore tra Lorenzo Fragola e Fedez continua a dare i suoi frutti: Siamo Uguali è il brano scritto dal rapper per il suo amico e protetto di X-Factor. Fedez come autore, manager e "motivatore"è una bella novità. Grande stima per questo ragazzo che in poco tempo è riuscito a passare da scavezzacollo a serio e responsabile manager. Vediamo se sarà all'altezza delle aspettative. In attesa dell'esibizione di mercoledì sciroppiamoci questo testo.

Nessuna novità, il testo di Fedez è banale.

Il testo in realtà delude da subito. Ci si aspettava qualcosa di nuovo e di fresco da una coppia così nuova e fresca. Si tratta invece di una canzone d'amore banale e scontata. Un pezzo che non ti aspetti nemmeno da Albano e Romina. Si, ok che l'amore va sempre di moda, e al festival dei nonni di Sanremo garantisce sempre un certo successo, ma il troppo è troppo! Nilla Pizza negli anni 50 si sarebbe rifiutata di cantarla!
Di cosa si parla insomma? Di un ragazzo che è stato lasciato da una ragazza (ma va? originale!). Lui però la ama ancora (ma davvero???). Lui la avvisa che anche lei sentirà la sua mancanza (ostrega! se non ce lo diceva lui non ci saremmo mai arrivati). "Siamo vicini, ma lontani, e troppi tentativi vani" (non riuscivi a trovare la rima, eh?). Forse un giorno mi cercherai (forse) Non scappare (se vabbè...). E avanti con frasi illuminanti di questa portata!

Qualche bella frase si trova sempre.

Qualche frase interessante a dire il vero si trova:
- "il cuore è il tuo bagaglio a mano", in realtà l'autore non l'ha capita, cercava solo una rima con "fai piano", ma a me è piaciuta. Il bagaglio a mano e quella valigetta dove si tengono tutte le cose davvero importanti, alle quali non potremmo mai fare a meno in un viaggio.
- "siamo uguali come vedi perché senza piedistalli non riusciamo a stare in piedi", anche qui disperato tentativo di fare una rima, ma anche qui una frase accidentalmente azzeccata. Un modo elegante per dire che per stare in piedi abbiamo bisogno di appoggiarci l'uno sull'altro.
Inutile sprecare altre parole su questo testo, a meno di non considerarlo un testo dadaistico, un insieme di frasi buttate già di getto, senza pensarci, che ruotano attorno al tema dell'amore.
Restano da ascoltare musica e interpretazione, magari, se queste sono eccellenti, possono cambiare tutto. Comunque in bocca al lupo Lorenzo e felice carriera!

Considerazioni del dopo festival.

Hanno deluso anche gli arrangiamenti e il successo alla radio. Sembra anche che il successo di vendite non vada nel modo migliore. Quale considerazione farei? Consiglierei a Fedez di non rassegnarsi per il primo insuccesso (comunque non mi sembra il tipo) e di riprovarci. Ha testa e capacità per farcela. L'unico consiglio che gli do e di non seguire gli stereotipi e di mettere a frutto le sue qualità. Fedez è un rapper, un alternativo, un innovatore, cammini su questa strada. Eviti di scimmiottare le grandi case discografiche cercando di vendere dischi con prodotti banali e scontati. Ha già perso in partenza! In bocca al lupo e facci scoprire qualche grande novità in questo panorama italiano un po' stanco

Testo di Siamo Uguali cantato da Lorenzo Fragola.

Passerà, stanotte passerà
E forse torneremo, ad amarci
Impazzirai, lo so che impazzirai
Perché non ci basta il tempo
Perché nulla basta mai
Anche se in fondo il nostro è amore
Usiamo stupide parole
Perché è stupido chi pensa che non serva anche il dolore
E siamo vicini ma lontani, e troppi tentativi vani
E forse arriverà, domani
Siamo uguali in fondo
E forse cercherai, le mie mani
Solo per un giorno
Non scappare dai miei sguardi
Non possono inseguirti, non voltarti dai
E forse capirai, quanto vali
Potrei darti il mondo
Ma griderai, sul silenzio della pioggia
E' rancore e mal di testa, su una base un po' distorta
Ti dirò, siamo uguali come vedi
Perché senza piedistalli, non riusciamo a stare in piedi
Ed è già tardi e vuoi far piano
Il cuore è il tuo bagaglio a mano perché hai tutti i pregi che odio
E quei difetti che io amo
E schegge di una voce rotta, mi hanno ferito un'altra volta
Ma forse arriverà, domani
Siamo uguali in fondo
E forse cercherai, le mie mani
Solo per un giorno
Non scappare dai miei sguardi
Non possono inseguirti, non voltarti dai
E forse capirai, quanto vali
Potrei darti il mondo
Ma io non ci sarò e vedrai
Sarà semplice
Scivolare per
Poi atterrare fra le braccia di chi vuoi
Non scappare dai miei sguardi
Non possono inseguirti, Non voltarti dai
E forse capirai, quanto vali
Potrei darti il mondo, tranne me.

Nek - Fatti avanti amore

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nek canta fatti avanti amore al festival di sanremo

Nek torna a Sanremo con un testo che parla d'amore.

Nek ritorna a Sanremo alla ricerca del grande successo che da anni gli è negato. Niente di strano comunque, non si può essere il numero uno per tutta la vita (a meno di non chiamarsi Vasco Rossi). Non è una novità che Nek canti d'amore, e non è una novità sentire canzoni d'amore in questa edizione di Sanremo (nemmeno nelle altre comunque).
Fatti avanti amore toglie ogni dubbio! Ho sperato di scoprire qualcosa di diverso ascoltando questa canzone, ma invece niente. L'ennesimo tentativo di tornare in auge come al tempo di Laura non c'è. Purtroppo sono passati vent'anni, e dopo vent'anni il pubblico si aspetta qualcosa di nuovo, ed è anche vero che Nek non ha più lo smalto e l'ascendente femminile che aveva all'epoca.

Amore e accordi in perfetto stile Nek.

Il testo si intitola Fatti avanti amore, ma forse il titolo più corretto sarebbe stato: siamo fatti per amare. Abbiamo gambe, mani, labbra, cuore, nervi e cervello, tutti fatti per farci amare, per stringersi, per manifestare il proprio amore. E da qui l'invito alla fortunata fanciulla: fatti avanti, fai quello per cui sei stata creata! Un messaggio che condivido e spiegato abbastanza bene, con parole semplici. Testo a parte il ritmo è il classico rock di Nek, quello che riconosci al secondo accordo. Non per questo mediocre, anzi, spesso eccellente, ma troppo uguale ai brani precedenti.
Insomma, c'è poco da dire sul significato di questo testo e ancora meno sugli arrangiamenti. Direi piuttosto il solito tentativo di fotocopiare il Nek dei primi tempi. Tentativo per altro riuscito, peccato che la gente non si accontenti di una fotocopia.

Nek e il festival.

Previsioni sull'esito della canzone al festival? Sicuramente buono, non so se vincerà, ma si tratta di un pezzo che scorre bene, che si può canticchiare già dopo il primo ascolto, e con un testo che piacerà alla 14enne, quanto a sua nonna.
Buona fortuna Nek, e un consiglio: hai già dato molto, ora, sei vuoi fare un passo più in alto, devi rischiare un po', devi cercare nuovi suoni e nuovi testi, e correre il rischio di deludere i tuoi fans storici.

Testo della canzone di Nek "fatti avanti amore".

Abbiamo gambe
Per fare passi
Trovarci persi
Avvicinarci e poi
Abbiamo bocche
Per dare baci
O meglio dire
Per assaggiarci
Se un pianto ci fa nascere
Un senso a tutti il male forse c’è
Io sono pronto a vivere
Ti guardo e so perché
Siamo fatti per amare
Nonostante noi
Siamo due braccia
Con un cuore
Solo questo avrai da me
Fatti avanti amore
Fatti avanti amore
Abbiamo mani
Per afferrarci
Girare insieme
Come ingranaggi e poi
Abbiamo occhi
Con cui vediamo
Ma se li chiudi
Ci riconosciamo
Perfetti come macchine
Miracolo di nervi ed anime
Io non ti chiederò perché
Ti stringo e credo a te
Siamo fatti per amare
Nonostante noi
Siamo due braccia
Con un cuore
Solo questo avrai da me
Fatti avanti amore
Fatti avanti amore
Senti quanto rumore
Il cuore lo fa da solo
Dividiamolo in due
Io la tengo per te
La sua parte migliore
Fatti avanti amore
E fatti avanti amore
Siamo fatti per amare
Nonostante noi
Siamo due braccia
Con un cuore
Solo questo avrai da me
E fatti avanti amore
Tu fatti avanti amore
Fatti avanti amore
Fatti avanti amore

Il Volo - Grande AMore

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il volo cantano grande amore al festival di sanremo

Il Volo, i tenori che vinceranno il festival.

Ed ecco quelli che secondo me vinceranno questo festival di Sanremo. È il terzo anno che tiro a indovinare e fino ad ora non ho mai sbagliato. Guardate i vecchi post se non ci credete! Sia chiaro che a me la canzone non piace affatto, ma ha tutto quello che serve: dei ragazzini, un'inutile voce da cantante lirico, un testo che parla d'amore, e un ritmo che va via bene ed è "leggera" quanto basta. Ricorda molto la musica spagnola degli anni 80, ed è questo che mette tristezza, vincere il festival della canzone italiana con una canzone che ricorda la musica iberica di 30 anni fa. Ma una volta non eravamo avanti?

Un testo troppo banale anche per una canzone di Sanremo!

Commentare questo testo è davvero stucchevole! Claudio Villa fece di meglio negli anni 60. Un overture di frasi banali del tipo "dimmi perché quando penso penso solo a te", "dimmi che non mi lascerai mai""Amore sei il mio amore per sempre"... SChiudo gli occhi e penso a lei
Il profumo dolce della pelle sua
E' una voce dentro che mi sta portando dove nasce il sole
Sole sono le parole
Ma se vanno scritte tutto può cambiare
Senza più timore te lo voglio urlare questo grande amore
Amore, solo amore è quello che sento
Dimmi perché quando penso, penso solo a te
Dimmi perché quando vedo, vedo solo te
Dimmi perché quando credo, credo solo in te grande amore
Dimmi che mai
Che non mi lascerai mai
Dimmi chi sei
Respiro dei giorni miei d'amore
Dimmi che sai
Che solo me sceglierai
Ora lo sai
Tu sei il mio unico grande amore
Passeranno primavere,
Giorni freddi e stupidi da ricordare
Maledette notti perse a non dormire altre a far l'amore
Amore, sei il mio amore
Per sempre, per me.
Dimmi perché quando penso, penso solo a te
Dimmi perché quando amo, amo solo te
Dimmi perché quando vivo, vivo solo in te grande amore
Dimmi che mai
Che non mi lascerai mai.
Dimmi chi sei
Respiro dei giorni miei d'amore
Dimmi che sai
Che non mi sbaglierei mai
Dimmi che sei
Che sei il mio unico grande amoree questa canzone diventerà un tormentone, cosa assai probabile, saranno cavoli amari per chi come me, quando è alla guida, ascolta la radio!
Non aggiungo altri commenti al significato del testo perché sarebbe piuttosto inutile. Di solito in questi brani riesco a trovare quella frase, quell'espressione, quel modo di dire che, malgrado tutto il resto, riesce a stimolare la mia sensibilità. Ma qui purtroppo niente, nada de nada come direbbero i nostri amici latini. Quindi buon ascolto a tutti e, vi prego, non sommergetemi di insulti!

I volo vincono il festival di Sanremo.

Hanno appena annunciato che Il Volo sono i vincitori del festival. Mi rallegro per loro e spero che sfruttino le loro qualità per fare una carriera di spessore. Gli elementi ci sono tutti. Devono solo stare alla larga da produttori che li brucerebbero velocemente facendogli fare musica banale. Per il resto lascio del tutto invariato il testo del post, scritto mercoledì, dove annunciavo che loro avrebbero vinto il festival. È il terzo anno consecutivo che indovino, per cui, se l'anno prossimo volete sapere chi ha vinto senza sciropparvi 4 seratone inutili, venite su questo sito!


Testo della canzone Grande Amore de "il Volo".

Chiudo gli occhi e penso a lei
Il profumo dolce della pelle sua
E' una voce dentro che mi sta portando dove nasce il sole
Sole sono le parole
Ma se vanno scritte tutto può cambiare
Senza più timore te lo voglio urlare questo grande amore
Amore, solo amore è quello che sento
Dimmi perché quando penso, penso solo a te
Dimmi perché quando vedo, vedo solo te
Dimmi perché quando credo, credo solo in te grande amore
Dimmi che mai
Che non mi lascerai mai
Dimmi chi sei
Respiro dei giorni miei d'amore
Dimmi che sai
Che solo me sceglierai
Ora lo sai
Tu sei il mio unico grande amore
Passeranno primavere,
Giorni freddi e stupidi da ricordare
Maledette notti perse a non dormire altre a far l'amore
Amore, sei il mio amore
Per sempre, per me.
Dimmi perché quando penso, penso solo a te
Dimmi perché quando amo, amo solo te
Dimmi perché quando vivo, vivo solo in te grande amore
Dimmi che mai
Che non mi lascerai mai.
Dimmi chi sei
Respiro dei giorni miei d'amore
Dimmi che sai
Che non mi sbaglierei mai
Dimmi che sei
Che sei il mio unico grande amore

Malika Ayane - Adesso e qui (nostalgico presente)

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Malika Ayane canta Adesso e qui al Festival di Sanremo

Malika Ayane e un testo che parla d'amore. Ma va?!?

In patetico Sanremo, in grado di farci rimpiangere persino Albano e Romina, Malika Ayane, con una canzone che avrebbe fatto piangere anche il peggior Masini, si candida tra i favoriti. Penso che sia del tutto inutile sottolineare che si tratta di una patetica canzone d'amore. Difficilmente attacco un artista in un post, ma mi rendo conto che sto diventando piuttosto acido in questi giorni. Sarà forse il fatto che questo festival è proprio la fiera della banalità. Ho ascoltato ogni canzone nella speranza, per altro vana, di avere una piacevole sorpresa. Non dico un grande pezzo, ma almeno qualcosa di diverso dal solito cuore amore. Invece niente.

Un'interpretazione noiosa fino al fastidio.

La canzone parte subito molto lenta e la voce della, comunque grande, artista appare subito stanca. La sua stessa personalità anziché comunicare una sensazione gradevole, appare subito noiosa, prevedibile e banale. D'altronde cosa ci possiamo aspettare da una canzone che parla di nostalgia?
Nostalgia di cosa? Del presente. Cioè, non di quello che si è vissuto nel passato, ma di quello che non si sta vivendo adesso. Insomma, il nostalgico presente è la routine. Il vivere come un'anziana coppia che ha del tutto perso la passione. Niente baci per strada, cene silenziose, non darsi le mani, nessuna buona idea. Nessun desiderio e la nostalgia, un domani, di non aver vissuto pienamente il presente. Una banalità arrivata a tal punto che la ragazza è pure disposta a starci, tanto... Potremmo dire che questa canzone ricorda il passero solitario di Giacomo Leopardi (non Giovanni Pascoli come uno stolto disse ;) ), il quale pensa quando un domani proverà rimorso per il tempo passato in solitudine.

Così banale da essere favorita.

Insomma, che significato possiamo trovare ad una canzone che ha rigirato di nuovo la solita frittata dell'amore? La verità è che tutte le canzoni di questo festival mancano di originalità! Manca qual qualcosa di diverso. Persino tra gli ospiti e i presentatori. Almeno c'è stato il successo di pubblico, magra consolazione per chi ama la musica e non il gossip. Questo festival ormai vale meno di x-factor! Dopo il volo e Nek la metto tra i favoriti!

Testo della canzone Adesso e qui (nostalgico presente) di Malika Ayane.

Se lo vuoi rimani
Non c’è molto da dire che non sia già detto
Si dice che domani
Sia il solo posto adatto per un bel ricordo
Non è da vicino e nemmeno addosso
No, non desiderare
Lascia non esista mai
Silenzi per cena
Conoscersi
Lasciarsi le mani
Non è quello che ci spetta
Né buone idee
Né baci per strada
Adesso e qui
Nostalgico presente
Forse è già domani
E questo è solo un sogno e non è stato male
Se lo vuoi rimani
E troveremo un senso a noi che non cambiamo più
Silenzi per cena
Conoscersi
Lasciarsi le mani
Non è quello che ci spetta
Né buone idee
Né baci per strada
Adesso e qui
Nostalgico presente
Non desiderare Non desiderare no
Non desiderare Lascia non esista mai
Silenzi per cena
Conoscersi
Lasciarsi le mani
Non è quello che ci spetta
Né buone idee
Né baci per strada
Adesso e qui
Nostalgico presente
Non desiderare Non desiderare, no
Non desiderare Lascia non esista mai
Cantare di gioia
Arrendersi
Abituarsi
Non è quello che ci spetta
Raggiungersi
Sognare la noia
Adesso e qui nostalgico presente
Ma se vuoi rimani



Vincitore del festival di Sanremo 2015

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E per il terzo anno di fila ho indovinato il vincitore del festival di Sanremo. Vedere il precedente post su "il Volo" per avere conferma, e guardate la data di pubblicazione! Non era difficile: in un festival di Sanremo così banale la canzone vincitrice non poteva che essere la più banale. C'erano tutti gli ingredienti: 
  1. un sound pop scontato
  2. una voce che ricorda quella di un tenore
  3. dei ragazzini giovani che ricordano x-factor
Comunque c'è del materiale su cui lavorare. Se questi ragazzi non resteranno nelle grinfie dei soliti produttori, e rischiano scegliendone uno più creativo o se cominciano a produrre di loro, allora ne vedremo delle belle. In bocca al lupo quindi e complimenti! Non voglio spendere una parola di più.

Chiara Galiazzo - Straordinario

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Chiara Galiazzo canta straordinario al festival di Sanremo

Straordinario di Chiara: un testo con un pizzico di originalità.

Ho previsto il vincitore di Sanremo, ora vediamo se indovino chi vincerà al botteghino, che poi è la vera gara che conta. Al primo posto ci metto Malika Ayenne, al secondo Nek (ogni suo brano spopola alla radio) e, al terzo posto, ci metto chiara. Chiara che, a mio avviso, si è presentata con una delle canzoni "meno peggio" di questo festival di Sanremo. Si lo so, il suono ha il sapore del "trito e ritrito" e il testo, ovviamente, parla d'amore. Però il tutto è amalgamato molto bene ed è uno dei pochi brani ad avere almeno un 1% di originalità. Aggiungo che il testo richiede pure una sottile riflessione. Spiegare il testo di questa canzone significa capire di cosa si sta parlando. È senza dubbio una canzone per le donne, più difficile da capire ed apprezzare per un maschio.

Il rapporto visto dalla donna e dal suo compagno.

La donna protagonista di questa canzone si rivolge al suo compagno: un compagno che indubbiamente ama. Il problema è nel modo differente di vivere il rapporto. Lui lo vive alla giornata, senza molto impegno e senza tanti progetti. Attenzione, non è che lui non sia innamorato e scarti l'ipotesi, in futuro, di dare il via a qualcosa di grande, solo che al momento non ci pensa.

I sogni straordinari delle donne.

Lei invece ha il cuore pieno di sogni, vede nelle stelle degli occhi che li guardano, ed ha una grande voglia di condividere tutto con lui, di buttarsi a piè dentro questa storia, senza paura di dover lasciare amici o abitudini, senza paura di stare male. E rivolge l'invito al suo compagno, cercando di fargli capire che se anche lui trova il coraggio di sognare che ha dentro lei, allora tutto diventerà straordinario.
Non male come idea, niente di straordinario, ma senza dubbio questo testo ha qualcosa in più rispetto a tutti gli altri del festival. Nella stesura è un po' melenso e prevedibile, ma non scontato come tutti gli altri. Il fatto che sia sdolcinato poi, si può anche perdonare, visto che sta descrivendo i sentimenti di una ragazza ingenua e innamorata. Nella canzone non si fa il minimo rifermento alla risposta del suo compagno, ne la nostra Chiara Gazliazzo lascia intendere la sua reazione. Non si tratta di una dimenticanza. È semplicemente la consapevolezza che si sta consumando un dialogo tra sordi. Sono quelle cose che i maschi non possono proprio capire e che, nella migliore delle ipotesi, possono solo dar luogo a litigi e finte promesse. Attenzione, non finte perchè lui la prenda in giro, ma per la semplice ragione che non ha capito bene che cosa voglia lei. Be, se una canzone merita successo al botteghino, secondo me è proprio questa (ragion per cui non la ho messa al primo posto, che spetta di diritto ad una canzone banale).

Testo di Straordinario di Chiara.

Mi chiedo spesso se tu sei
Felice come me
Se poi ti basta quello che ci unisce
Un po' d'amore e poche regole
Mi chiedi spesso di chi sono
Quegli occhi che ci guardano
Io ti rispondo sono stelle
Ma tu non ci credi neanche un po'
Allora saliremo sopra il cielo
A piedi nudi mano nella mano
Andiamo dritti fino al paradiso
Un po' più su
Dove tutto intorno esplode l'universo
E io che vedo solo il tuo sorriso
Che fa sembrare tutto straordinario
Come te
Se un giorno io volessi di più
Di tutto quello che già ho
Ti troverei dentro un'altra vita
Con lo stesso sguardo
Perso ma sincero
Ci siamo presi a pugni
E poi a baci fino a ridere
Le mani ci hanno fatto male
Senza volersi mai staccare
E saliremo insieme sopra il cielo
A piedi nudi mano nella mano
Andiamo dritti fino al paradiso
E un po' più su
Dove tutto intorno esplode l'universo
E io che vedo solo il tuo sorriso
Che fa sembrare tutto straordinario
Come te
Come questi anni che sono veloci
Che stancano i volti
Mentre formano i cuori
Sono gli anni più duri
Ma dicono i migliori
E saliremo insieme sopra il cielo
A piedi nudi mano nella mano
Andiamo dritti fino al paradiso
E un po' più su
Dove tutto intorno esplode l'universo
E io che vedo solo il tuo sorriso
Che fa sembrare tutto straordinario
Come te
Andiamo insieme fino in capo al mondo
Perdiamoci ma mano nella mano
Questo viaggio avrà un finale straordinario
Se viaggi con me
Mi chiedo spesso se tu sei
Felice come me

Annalisa Scarrone - Una finestra tra le stelle

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Annalisa Scarrone canta una finestra tra le stelle al festival di Sanremo
Annalisa e l'ennesima canzone d'amore.

Ed ecco l'ennesima canzone d'amore per questo festival di Sanremo. Davvero non se ne può più! E almeno fossero, non dico scritte bene, ma almeno originali. Forse l'unica un po' originale è stata quella di Chiara Galiazzo, ma poca cosa comunque. Peccato però, Annalisa ci ha forse fornito quella che è stata una delle migliori interpretazioni di questo mediocre festival. Anche la musica non è male. Quello che non va proprio sono le parole.

Il significato della canzone?

Dare un significato al testo di questa canzone? Impossibile, per il semplice fatto che non ha un significato. Si tratta solo della descrizione, più o meno poetica, delle emozioni che un bel ragazzo fa provare al protagonista. La finestra tra le stelle altro non è che un pezzo di universo distaccato da tutto il resto, dove loro due si costruiscono un pezzo di paradiso. La classica isola deserta insomma, dove vivere lontano da tutto e da tutti. Un'immagine anche carina, ma non troppo efficace. Non abbastanza da essere il titolo e il ritornello della stessa canzone. Poi, qua e la, si sentono delle frasi più o meno banali: "baciarti e sentire che l'ossigeno mi arriva dritto al cuore", "se mi tieni in un tuo abbraccio riesco a sentire anche il profumo della notte". Ma è davvero troppo poco. Peccato comunque, perchè ripeto che l'interpretazione di Annalisa non era affatto male, e neanche gli arrangiamenti. Questa è forse la canzone che avrebbe meritato di vincere il festival.

La promessa di una grande carriera artistica.

Una considerazione sulla cantante: ci sono davvero tutte le potenzialità perchè diventi una grande artista, potrebbe essere la nuova Laura Pausini. La voce c'è, la bellezza pure, una buona capacità interpretativa ed una mimica facciale molto potente. Deve però togliersi di dosso nel minor tempo possibile tutti gli stereotipi alla x-factor, a partire dal modo di muoversi e, in particolare, di muovere le braccia. A volte sembra di guardare cantare una grandissima artista, a volte sembra una studentessa che tiene un esame di conservatorio. Sicuramente, tra tutte quelle viste in questo festival, la più grande promessa della musica italiana.

Testo di Una finestra tra le stelle di Annalisa.

Cambio faccia cambio modo di pensare
Se una goccia di una lacrima versata
Ti accarezza il viso mentre ridi e dici
Che è la pioggia
Ed è più dolce la paura se mi tieni in un tuo abbraccio
Riesco a sentire anche il profumo della notte
Mentre continui a sorprendermi
Disegna una finestra tra le stelle da dividere col cielo
Da dividere con me
E in un istante io ti regalo il mondo
Baciarti e poi scoprire che l’ossigeno mi arriva dritto al cuore
Solo se mi baci te
E non sentire
Bisogno più di niente
Non fermare quel tuo modo di riempire le parole
Di colori e suoni in grado di cambiare
Il mondo che non ero in grado di vedere
Ed è più dolce la paura se mi tieni in un tuo abbraccio
Riesco a sentire anche il profumo della notte
Mentre continui a sorprendermi

Disegna una finestra tra le stelle da dividere col cielo
Da dividere con me
E in un istante io ti regalo il mondo
Baciarti e poi scoprire che l’ossigeno mi arriva dritto al cuore
Solo se mi baci te
E non sentire
Bisogno più di niente
Disegna una finestra tra le stelle da dividere col cielo
Da dividere con me
E in un istante io ti regalo il mondo
Baciarti e poi scoprire che l’ossigeno mi arriva dritto al cuore
Solo se mi baci te
E non sentire
Bisogno più di niente

Every breaking wave - U2

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gli u2 presentano il loro brano every breaking love

Gli U2 tornano a parlare di poesia in una canzone un po' stanca.

Dopo il prevedibile successo di Ordinary Love, gli U2 escono con un nuovo album, dimenticano l'attualità e il sociale e ritornano a fare poesia. Credo che a tutti piacciono le parentesi in cui la grande rock band irlandese si occupa dei problemi del mondo, ma il massimo lo danno quando tornano nel loro mondo, fatto di immagini, sogni e sentimenti. La canzone è piacevole e, come tutti i loro brani, sarà certamente un successo. Non nascondo però che non mi ha entusiasmato come altre volte. Il ritmo è il classico rock soave, dolce, armonioso e rilassato che ci hanno sempre proposto, ma questa volta mi sembra un po' troppo rilassato. La musica di sottofondo è gradevole e ben masterizzata, ma senza nessun piglio di originalità, e la voce di Bono, appare un po' stanca, gli arrangiamenti semplicemente non ci sono. Niente di male, sia chiaro, ma si ha quasi l'impressione di aver messo sul giradischi un album di qualche anno fa. Capisco quando la band minaccia di ritirarsi perchè in crisi creativa. Evento che spero comunque non si verifichi mai, visto che comunque la qualità della loro musica resta sempre ottima, purtroppo non sempre eccellente.

Gli uomini sono nati per essere perdenti?

Every breakin wave, ovvero ogni onda che si infrange, richiama l'immagine di una scogliera. Le onde vanno a morire sugli scogli, e, dopo ogni onda sappiamo che ne arriverà un'altra e poi un'altra ancora. È il loro destino, il loro destino da perdenti. Lo stesso destino che condividono con il giocatore d'azzardo che non vince mai una partita e che va a giocare consapevole che perderà di nuovo, ma non per questo rinuncia alla partita. Il destino delle foglie che cadono, del marinaio che odia il mare, tanto da far insinuare all'autore che l'uomo è innamorato della sconfitta. Ma qual'è la sconfitta che che lo affligge? La sconfitta che lo affligge è l'ennesima storia d'amore naufragata, come la nave del capitano, la foglia d'inverno o l'onda che si infrange nella scogliera.

Un testo dal significato triste che salva la canzone.

Ecco, se la musica mi ha lasciato un po' perplesso, il testo è davvero eccellente. Sarà che mi sono dovuto sciroppare il festival della banalità in questi giorni (Sanremo), ma finalmente un'immagine nuova. Una canzone indubbiamente triste, addirittura rassegnata, e senza morale: solo la presa di coscienza del nostro essere. Il significato di questo testo lo possiamo condividere come no, ma resta indubbiamente originale, e sappiamo come sia difficile scrivere qualcosa di originale nel 2015. Auguro alla band che questo brano abbia un grande successo e gli dia nuova grinta per scrivere altri brani e ad aggiungere, ai già bellissimi testi, qualcosa in più anche dal profilo musicale.

Traduzione del testo Every breaking wave degli U2.

Ogni onda che si rompe sulla battigia
dice alla successiva “ce ne sarà una in più”
ogni giocatore d’azzardo sa che perdere
è il motivo per cui sei veramente lì
D’estate ero senza paura
ora parlo in una segreteria telefonica
come ogni foglia caduta nella brezza
l’inverno non la lascerà da sola, da sola
Se vai
se vai per la tua strada e io per la mia
siamo
siamo così disperati contro la marea?
baby, ogni cane in strada
sarà che siamo innamorati della sconfitta
siamo pronti a farci travolgere
e smettere di cercare ogni onda che si rompa?
Ogni marinaio sa che il mare
è un amico che diventa nemico
ogni anima naufraga sa che cosa significhi
vivere senza intimità
Ho creduto di ascoltare la voce del capitano
ma è difficile ascoltare mentre preghi
come ogni onda si infrange sulla battigia
questo è quando di più possa ottenere
Se vai
se vai per la tua strada e io per la mia
siamo
siamo così disperati contro la marea?
baby, ogni cane in strada
sarà che siamo innamorati della sconfitta
siamo pronti a farci travolgere
e smettere di cercare ogni onda che si rompa?
Il mare sa dove le rocce
annegano nell’oceano
sai dov’è il mio cuore
nello stesso posto dove è stato il tuo
sappiamo di aver paura del vento
ed è tutto ciò che abbiamo prima di cominciare
prima di cominciare
se vai
se vai per la tua strada e io per la mia
siamo
siamo così disperati contro la marea?
baby, ogni cane in strada
sarà che siamo innamorati della sconfitta
siamo pronti a farci travolgere
e smettere di cercare ogni onda che si rompa?

Testo di Every breaking wave degli U2

Every breaking wave on the shore
Tells the next one "there'll be one more"
Every gambler knows that to lose
Is what you're really there for
Summer I was fearless
Now I speak into an answerphone
Like every fallen leaf on the breeze
Winter wouldn't leave it alone, alone
If you go
If you go your way and I go mine
Are we so
Are we so helpless against the tide?
Baby, every dog on the street
Knows that we're in love with defeat
Are we ready to be swept off our feet
And stop chasing every breaking wave?
Every sailor knows that the sea
Is a friend made enemy
Every shipwrecked soul knows what it is
To live without intimacy
I thought I heard the captain's voice
But it's hard to listen while you preach
Like every broken wave on the shore
This is as far as I could reach
If you go
If you go your way and I go mine
Are we so
Are we so helpless against the tide?
Baby, every dog on the street
Knows that we're in love with defeat
Are we ready to be swept off our feet
And stop chasing every breaking wave?
The sea knows where all the rocks
Are drowning is an ocean
You know where my heart is
The same place that yours has been
We know that we fear the wind
And it's all we have before we begin
Before we begin
If you go
If you go your way and I go mine
Are we so
Are we so helpless against the tide?
Baby, every dog on the street
Knows that we're in love with defeat
Are we ready to be swept off our feet
And stop chasing every breaking wave?



L'alba - Jovanotti

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Lorenzo Cherubini Jovanotti presenta l'alba dall'album Lorenzo 2015 cc

Esce l'album di Jovanotti 2015cc.

Dopo alcuni album Jovanotti esce col nuovo album 2015cc. Una raccolta di ben 30 canzoni, che lui ha definito "emozioni in streaming". Lorenzo Cherubini non pubblica un LP ogni anno, perchè ogni suo lavoro è il frutto di esperienze di vita, maturazione, nuove emozioni e nuove idee, e tutto questo va fatto decantare, prima che esca come canzone. Quindi non esiste il rischio di ascoltare un lavoro inutile o noioso. Cercherò di mettere quante più canzoni possibili di quest'album, cominciando da "l'Alba". Uno dei testi più riusciti del cantautore toscano, che, secondo me, non raggiungeva questi livelli dai tempi di "a te".

Il significato di una canzone sulla crisi economica e sulla crisi dell'amore.

La canzone viaggia su di un doppio binario: da un lato si parla della crisi italiana, vista da un non più giovane che ricorda i sogni, gli ideali, le speranze degli anni '80. E, in questi anni di crisi, viene facile pensare a quanto fosse bello quel periodo, senza che nemmeno ce ne rendessimo conto, ma si pensa anche a tutte le occasioni perdute. A tutto ciò che si sarebbe potuto fare quando si poteva, e alla disperazione di non avere a disposizione una macchina del tempo, per tornare indietro, e rifare tutto ciò che si è saltato. Ma qui non c'è solo la fine del sogno, ma anche la fine di una storia d'amore. Solo adesso che è finita si pensa a quanto fosse bella, a quanto si stava bene. Ed anche qui viene naturale pensare a tutto ciò che non si è fatto con la propria compagna, a ciò che non si ha detto, per noia, per timidezza o, semplicemente, perchè lo si sarebbe potuto fare domani. Insomma, Lorenzo ci dice di non dare per scontato tutto ciò che è normale, perchè un domani ci potremmo accorgere che tutto questo è speciale.

L'alba è la fine della notte.

L'alba cos'è? Sappiamo che Jovanotti resta fondamentalmente un'ottimista. L'alba è la fine della notte. E come tutti i periodi bui della storia anche questo è destinato a finire. Anzi, l'alba è già qua! La crisi è finita. La crisi economica e dei valori, ma anche la crisi di chi esce da una storia d'amore e ne sta per cominciare un'altra.

Un'ottima band alle spalle.

Capito questo il significato del testo è abbastanza chiaro e viaggia davvero sul liscio. Un fraseggio ordinato, la rima baciata, mai forzata, accompagnata dai soliti arrangiamenti perfettamente realizzata da una band che in quasi trent'anni non ha mai deluso. Naturalmente lo stile è quello dadaistico di Jovanotti, nel quale la canzone segue un filo conduttore, ma le singole strofe sono slegate tra loro, quasi buttate giù di getto e senz'ordine, ma mai fuori tema.

Jovanotti cantautore.

Jovanotti è uno di quei cantanti che col tempo migliora. È partito da Jovanotti for President, dove interpretava il ruolo dello scemo troppo gasato, per diventare un cantautore a tutto tondo. Un cantautore che ha spaziato tra diversi generi, fino a trovarne uno tutto suo. E appare ancora molto giovane, malgrado i suoi 48 anni. La sensazione è che inventerà ancora qualcosa di nuovo e di pregevole. Non me la sento di dire che sia il miglior cantautore italiano, ma senza dubbio il più originale.

Le frasi migliori del testo:

"macerie di un passato che un giorno
era stato un futuro entusiasmante"
un grande capolavoro di sintesi, per ricordare i sogni e le illusioni che avevamo negli anni 80 rispetto agli anni che stiamo vivendo adesso.
"la scapetta di cristallo che hai perduto una notte nella corsa
puoi attendere che qualcuno che ti cerchi
o proseguire scalza"
è bello sognare, ma puoi continuare a vivere anche senza tutti i sogni di ragazzo.
"le barche che da Tripoli puntano a Lampedusa
e quelle che da Genova puntavano all'America
al centro di un passaggio della grande mutazione"
Una bellissima constatazione di come il mondo sia cambiato in questi anni, ma anche di quanto breve possa essere la nostra memoria. Ed è anche un monito, come disse Tozzi, attenti che prima o poi gli altri siamo noi!

Testo della canzone di Jovanotti l'alba.

Non si può tornare indietro
non si può tornare indietro
nemmeno di un minuto
è la regola di questo gioco
puoi tentare di salire di livello
o restare dove sei
come carne da macello
nelle mani del tecnocrate d turno

Non si può tornare indietro
le strade sono piene di detriti
macerie di un passato che un giorno
era stato un futuro entusiasmante

Quante cose non ci siamo detti
per paura di non essere capiti
troppe volte non ci siamo rivelati
per paura di venire giudicati

Attraverso tribunati improvvisati
che condannano già prima di sapere
c'è ancora un margine
per cominciare a vivere
con gli sguardi che si incrociano a metà
nello spazio della dignità

L'alba è già qua
per quanto sia normale vederla ritornare
mi illumina di novità

L'alba è già qua
L'alba è già qua
mi dà una possibilità
mi dà una possibilità

L'alba
(è già qua)
L'alba
(è già qua)
L'alba
(è già qua)
L'alba
(mi dà una possibilità)
L'alba
mi dà una possibilità
mi dà una possibilitàità
mi dà una possibilità

La scarpetta di cristallo
che hai perduto una notte nella corsa
puoi attendere qualcuno che ti cerchi
o proseguire scalza
nella luna che si accende di riflesso
c'è una parte che rimane sempre scura
c'è chi dice che è la parte dove è adesso
e per sempre si rivela la natura

Si sta come l'autunno
sugli alberi le foglie
e naufragar m'è dolce in quest mare
felice chi è diverso
essendo egli diverso
ma guai a chi è diverso
essendo egli comune

Poesie scritte sui muri dei bagni degli autogrill
le sinfonie nelle pubblicità
le barche che da Tripoli puntano a Lampedusa
e quelle che da Genova puntavano all'America
al centro di un passaggio della grande mutazione
c'è un pezzo che si stacca dalla costa
e va in esplorazione di terre emerse
dove piantare un nuovo rituale

L'alba è già qua
per quanto sia normale vederla ritornare
mi illumina di novità
mi dà una possibilità

Non si può tornare indietro
non si può tornare indietro
nemmeno di un minuto
ma c'è ancora un margine
per cominciare a vivere
con gli sguardi che si incrociano a metà
nello spazio della libertà

L'alba è già qua
L'alba è già qua
mi dà una possibilità
mi illumina di novità

L'alba è già qua
L'alba è già qua
mi dà una possibilità
mi dà una possibilità

L'alba
(è già qua)
L'alba
(è già qua)
L'alba
(è già qua)
L'alba
(mi dà una possibilità)
L'alba
mi dà una possibilità
mi dà una possibilità

Gli Immortali - Jovanotti

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jovanotti presenta gli immortali tratto dall'album lorenzo 2015cc

Lorenzo torna alle origini

Ecco il primo estratto dal nuovo album di Jovanotti, che si chiama appunto Jovanotti 2015 cc. Si ritorna al vecchio stile, quando gli LP prendevano il nome di Lorenzo 1992 e Lorenzo 1994. Il nome d'arte è comunque rimasto, per buona pace di Lorenzo Cherubini o Gino Latino (ve lo ricordate vero?).

Si ritorna a Tempo e Lorenzo 1994.

Il richiamo va effettivamente a Lorenzo 1994 e alla canzone "tempo". Fu un tormentone, che durò forse un'anno. La frase a cui si richiama è "se riuscirai a sopravvivere lontano dal branco e non c'è noia e non sarai mai stanco". Chi sono gli immortali? Quelli che sono cresciuti senza diventare grandi, che hanno ancora voglia di scoprire il mondo, di giocare, di divertirsi, di vivere insomma. Certo, perchè anche Lorenzo a 30 anni si poneva il dubbio: diventerò vecchio anch'io? No, voglio rimanere giovane e continuare a ballare per sempre, anche se gli altri invecchieranno, diventeranno adulti e perderanno la voglia di giocare. All'epoca il cantautore toscano, quando parlava di ballare, intendeva ballare in senso stretto. Essere giovani negli anni 90 significava passare le notti in discoteca e lui sognava di farlo fino ai cent'anni, e di non finire come gli altri che già a 30 smettevano. Con la vita poi ha scoperto che essere giovani dentro non significa divertirsi facendo le stesse cose che fanno i ragazzini, ma facendo le cose con la stessa gioia. Avere ogni giorno il piacere di scoprire cose nuove.

Come si rinasce?

E cosa sono le cose nuove? Viaggiare seduti dentro ad un aereo. Viaggiare per diventare un'altra persona. Viaggiare attraverso l'oceano, ma anche attraverso il tempo e attraverso le emozioni. E ad ogni viaggio siamo una persona nuova, o meglio, dei bambini che devono di nuovo imparare al mondo. E questo viaggio ricomincia ad ogni nuova tappa.

Chi sono gli immortali?

A proposito: chi sono gli immortali? Noi che ad ogni viaggio abbiamo voglia di ripartire e non ci stanchiamo mai. Immortali perchè siamo sempre bambini. Immortali perchè quando stiamo per invecchiare ripartiamo e diventiamo di nuovo bambini. Da notare il modo quasi fanciullesco con cui "grida" la canzone, proprio a voler sottolineare di essere di nuovo, sempre ed in eterno, bambino!

Testo de gli immortali di Jovanotti.

Sotto la curva del cielo
in un applauso di stelle
ho salutato la mia gioventù
per ritornare bambino
procedendo in avanti
senza passare dalla saggezza
masticando una gomma
al gusto di bicicletta
che non finisce mai
neanche se te ne vai
e lo ridico ancora
per impararlo a memoria
in questi giorni impazziti
di polvere e di gloria
e lo ripeto ancora
fino a strapparmi le corde vocali
ora che siam qui
noi siamo gli immortali
Seduta dentro a un aereo
con il biglietto di un’altra
hai salutato la tua classe di eroi
per fare il grande salto
per diventare la donna che sei
attraversando oceani di sguardi
senza passare dalla tristezza
innamorandoti dei bugiardi
masticando una gomma
al gusto di dopobarba
che non finisce mai
tra mezzanotte e l’alba
e lo ridico ancora
per impararlo a memoria
in questi giorni impazziti
di polvere e di gloria
e lo ripeto ancora
fino a strapparmi
le corde vocali
ora che siamo qui
ahhhh
noi siamo gli immortali
E hai disegnato a colori
il mondo che hai immaginato
te ne vai in giro a fare tentativi
finché non avrà combaciato
e fai il lavoro sporco
per non far finta di essere pulito
hai qualche superpotere
da usare contro il nemico
masticando una gomma
al sapore di infinito
che non finisce mai
che non finisce mai
non so se si è capito
e lo ridico ancora
per impararlo a memoria
in questi giorni impazziti
che qui si fa la storia
e lo ripeto ancora
fino a strapparmi
le corde vocali
ora che siamo qui
ora che siamo qui
ora che siamo qui
ahhh ahhhh
noi siamo gli immortali
na na na na naaaaaa
noi siamo gli immortali
na na na na naaaaaa
ora che siamo qui
na na na na naaaaaa
ora che siamo qui
na na na na naaaaaa
ora che siamo qui

Cosa avevi in mente - Antonello Venditti

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Antonello Venditti canta cosa avevi in mente dall'album Tortuga

Cosa avevi in mente: una canzone giovane.

A quasi 66 anni il cantautore Antonello Venditti esce con un nuovo singolo, dal titolo "cosa avevi in mente", prequel di quello che sarà il nuovo album, dal titolo "tortuga". La cosa che subito impressiona, ascoltando questo pezzo, è la voce e la grinta dell'autore, il quale non ha nulla da invidiare ai giovanotti di oggi. Altri come lui col tempo hanno raffinato la loro tecnica, ma la loro voce è cambiata, magari diventando anche migliore, più matura, ma nessuno come lui la ha mantenuta giovane ed energica. Il testo del brano è diventato più introspettivo, più attento al passato, o meglio, al presente come conseguenza delle scelte del passato. Eppure non sa ne di nostalgico, ne di stanco! Anche il sound è roccheggiante, e come grinta da 10 a zero alle mummiette della scuola "de Filippi". Sembra che l'autore romano abbia deciso di non finire mai di regalare grande musica ai suoi fans.

Significato di "cosa avevi in mente".

Passiamo al brano: come da tradizione al centro del brano c'è una donna. Non una donna di cui è, o è stato, innamorato. Un'ex fidanzata o un'ex moglie, ma un amica. Un'amica alla quale si sente molto vicino, e con la quale condivide alcuni dei momenti più forti della sua vita. Cosa avevi in mente? Questa è la domanda che gli rivolga l'autore. Cosa avevi in mente quando? Quando ti sei ripresa tutti i giocatoli. Questa è una figura importante: una persona riprende in mano i propri giocattoli quando, ad un certo punto della sua vita, ha scoperto di aver sbagliato tutto. Allora vuole ritornare a quando era bambino, a quando tutte le strade erano ancora aperte, a quando era ancora lecito sognare. E si cerca di capire perché e come si è presa questa strada. "Una rosa sul polso e una croce sul petto" stanno ad indicare: la rosa sul polso un tentativo di suicidio, la croce sul petto l'aver rinunciato per sempre all'amore, l'aver sepolto definitivamente questo sentimento. Il tentativo di suicidio non è andato a buon fine e la "vittima" prova vergogna, tanto da non voler dare spiegazioni. Non ti devo chiedere....

Cosa significano "una rosa sul polso e una croce sul petto"?

Le frasi nichilistiche invece, del tipo non amatemi, non aiutatemi e simili, sono tipiche di chi vuole tentare il suicidio. Ci si sente degli esseri schifosi e non si vuole nemmeno l'aiuto di nessuno, perché pensiamo di non meritarlo, di essere ripugnanti, di essere qualcosa che è meglio togliere di mezzo. Questo concetto diventa ancora più chiaro, quando a sottolinearlo c'è la parte in cui compare la madre, anche lei insultata, che altro non può fare che piangere. Lei è la principale colpevole, la donna che ha messo al mondo il mostro.

Cosa significa "l'amore è un rito pagano per raccontare domani a tua figlia chi eri"?

Cosa significa infine "l'amore è un rito pagano per poi raccontare domani a tua figlia chi eri?". Ebbene, torniamo all'inizio, perchè la sua vita è cambiata improvvisamente? Perchè il suo futuro non può essere quello che aveva sempre sognato? Che cosa lo ha cambiato così repentinamente? Il fatto di essere rimasta incinta, in seguito ad un rapporto occasionale. E l'esortazione dell'autore è di non credere all'amore idilliaco e sacro che aveva sempre sognato da bambina, ma alla fine è un semplice rito, pagano, ovvero fatto di simboli spesso di dubbio valore, ma grazie al quale un giorno potrà raccontare la propria storia ad una figlia.
Un bel testo senza dubbio! Molto più forte di testi precedenti, come nata sotto il segno dei pesci, ma ancora una volta originale. L'autore è riuscito magistralmente a riunire in questo pezzo un testo forte, un sound rock ed una voce energica. Credo di poterlo definire uno dei brani più azzeccati del nuovo anno!

Testo di Cosa avevi in mente di Anotello Venditti

Cosa avevi in mente
Quando ti sei ripresa tutti i tuoi giocattoli
E ti sei tolta le scarpe e inseguito gli scoiattoli
E ti sei bevuto un intero inverno barcollando al ritorno
E una rosa sul polso e una croce sul petto
E non ti devo chiedere, non ti devo chiedere, non ti devo chiedere...
Cosa avevi in mente
tutta un'altra vita
Cosa avevi in testa
Una storia diversa da questa
Cosa avevi in mente
Quando hai scritto in grande non aiutatemi
Sull'asfalto pulito della strada sotto casa
Ed hai gridato al mondo non amatemi
E poi hai preso la mira hai sputato la cicca
E non ti devo chiedere, non ti devo chiedere, non ti devo chiedere...
Cosa avevi in mente
tutta un'altra vita
Cosa avevi in testa
Una foto diversa da questa
Cosa avevi in mente
Quando hai fatto a pezzi in briciole il divano
Insultando tua madre e sembrava nella neve
E t'ho trovata in ginocchio le lacrime asciutte
Ma perché sono sempre la peggiore di tutte, la peggiore di tutte
L'amore é un rito pagano per raccontare domani a tua figlia chi eri, chi eri...
L'amore é il rito pagano per raccontare domani a tua figlia chi eri, chi eri...
Cosa avevi in mente
tutta un'altra vita
Cosa avevi in testa

L'avvelenata - Francesco Guccini

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Francesco Guccini canta l'avvelenata

Guccini e il Bertoncelli che spara cazzate!

Trattasi di una canzone un po' anomala nel repertorio del grande cantautore di Pavana, ma che è entrata da subito tra le preferite dai suoi fans. La genesi della canzone è alquanto originale: Francesco non la aveva inserita in nessun disco, ma aveva cominciato a cantarla per scherzo ai concerti. Fu il misterioso "Bertoncelli" a venirne a conoscenza e a convincere il cantautore ad inciderla su di un LP. Fu sempre il critico musicale ad invitarlo a non togliere il riferimento alla sua persona dal testo della canzone. E fece bene, per anni generazioni di ascoltatori si sono domandati chi fosse questo fantomatico "bertoncelli", aumentando ancor di più la popolarità e la curiosità verso questo originale pezzo. Una volta inciso Guccini si è rifiutato per anni di cantarla ai concerti, così come rifiutava di cantare Eskimo, fino alla turnee "d'amore, di morte e di altre sciocchezze", in cui ha finalmente dato al suo pubblico quello che da anni gli veniva richiesto. Fu sempre in quella turnee che nacque lo strano rituale di suonare "UFO Robot" negli attimi che precedono l'uscita del cantante sul palco. Qualcuno si accorse infatti, semplicemente leggendo i crediti sul retro copertina, che Bandini, Tavolazzi e Vince Tempra, erano gli autori della sigla del fortunato manga di Gō Nagai.

La critica musicale negli anni del comunismo.

Di cosa parla questa canzone? Non dimentichiamoci che siamo negli anni '70, e i giovani comunisti attaccano ferocemente gli artisti che si vendono per denaro. Quelli che predicano alti ideali, in particolare il comunismo, e alla fine, una volta incassato il cachet, diventano borghesi e commerciali. Tra le vittime di questo stillicidio non poteva mancare Guccini, che ha fatto del comunismo e dell'anarchia il suo cavallo di battaglia. Solo agli inizi del nuovo millennio ci tenne a precisare che le sue canzoni più che dalla fiaccola dell'anarchia, erano illuminati dalla figura di Bob Dylan. Lo stesso Bertoncelli farà un mea culpa dicendo, a proposito della sua recensione di "stanze di vita quotidiana" in cui stroncò l'opera, che "era un viziaccio dell'epoca insegnare agli artisti cosa dovevano fare, anzi, chi dovevano essere, e io c'ero cascato con lo zelo leninista di una Guardia Rossa.".

L'apologia di Guccini alla propria musica.

Ecco, in questo clima, Guccini canta le sue ragioni. La sua apologia verte sui seguenti punti:

  • non accusatemi di essere commerciale: non crederete davvero che io abbia scelto di cantare per questi "quattro soldi" e per questa gloria, che può gratificare solo gli "stronzi"?
  • io sono figlio di gente semplice e ignorante, che credeva solo nella pensione e magari nella scuola. Io sono stato il primo della mia gente ad esplorare una strada nuova, quindi i miei errori non sono dovuti alla fame di gloria, quanto alla mia ingenuità
  • io non voglio fare la rivoluzione e nemmeno ispirarla: quindi voi militanti severi lasciatemi vivere, io canto solo per divertimento. E se non porto avanti i vostri ideali non comprate i miei dischi e sputatemi addosso. Ma non aspettatevi nulla da me.
  • per me scrivere non è una missione e nemmeno il massimo piacere. Scrivo quando non sto bene, nulla di più

Guccini e la critica verso i cantautori.

"Io tutto io niente io stronzo io ubriacone... io ricco... negro ebreo comunista...". Come dire: mi state accusando di tutto e del contrario di tutto ed io non posso stare qui ad ascoltare chiunque ha un tiramento! Approvo persino i colleghi cantautori che lo fanno solo per soldi, fanno bene se hanno i "coglioni" di sopportare tutto questo: tutte le accuse, tutti gli insulti, tutti le pretese del pubblico e della critica. Io invece sono nato fesso, continuerò a fare canzonette per chi le vuole ascoltare, fregandomene altamente di tutti voi, voi che pretendete che io sia la colonna sonora della rivoluzione, voi che mi guardate il portafoglio, voi che mi accusate di essere comunista, fascista, ebreo o comunista.

Un Guccini sempre vent'anni avanti.

Un Guccini straordinariamente avanti coi tempi e coraggioso. Lo stesso coraggio che troveranno gli altri cantautori negli anni '90, quando si poteva tranquillamente dire di non essere comunista o, addirittura, di non esserlo mai stato, ma di aver fatto finta solo per poter essere accettato da una certa frangia di pubblico. Il bello è che proprio in quella fase, con una meravigliosa canzone, Cyrano, sarà sempre lui ad esprimere dissenso verso tutti quegli autori che, una volta passata la moda, si sono levati di dosso la maschera di comunisti ed hanno indossato quella da qualunquisti.
Insomma, come tutti i grandi, è sempre fuori dal tempo.

Chi era bertoncelli?

A proposito: chi era Bertoncelli? Riccardo Bertoncelli è un critico musicale, noto in particolare per il libro "Pop story. Suite per consumismo, pazzia e contraddizioni", che nel 1975 dalla rivista Gong fece una feroce recensione dell'album "stanze di vita quotidiana". Fu lui a fare pressione su Guccini perché pubblicasse la canzone l'avvelenata e perchè non togliesse il riferimento alla sua persona dal testo.

Testo de l'avvelenata di Francesco Guccini.

Ma s' io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, le attuali conclusioni
credete che per questi quattro soldi, questa gloria da stronzi, avrei scritto canzoni;
va beh, lo ammetto che mi son sbagliato e accetto il "crucifige" e così sia,
chiedo tempo, son della razza mia, per quanto grande sia, il primo che ha studiato...
Mio padre in fondo aveva anche ragione a dir che la pensione è davvero importante,
mia madre non aveva poi sbagliato a dir che un laureato conta più d' un cantante:
giovane e ingenuo io ho perso la testa, sian stati i libri o il mio provincialismo,
e un cazzo in culo e accuse d' arrivismo, dubbi di qualunquismo, son quello che mi resta...
Voi critici, voi personaggi austeri, militanti severi, chiedo scusa a vossìa,
però non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni, si possa far poesia;
io canto quando posso, come posso, quando ne ho voglia senza applausi o fischi:
vendere o no non passa fra i miei rischi, non comprate i miei dischi e sputatemi addosso...
Secondo voi ma a me cosa mi frega di assumermi la bega di star quassù a cantare,
godo molto di più nell' ubriacarmi oppure a masturbarmi o, al limite, a scopare...
se son d' umore nero allora scrivo frugando dentro alle nostre miserie:
di solito ho da far cose più serie, costruire su macerie o mantenermi vivo...
Io tutto, io niente, io stronzo, io ubriacone, io poeta, io buffone, io anarchico, io fascista,
io ricco, io senza soldi, io radicale, io diverso ed io uguale, negro, ebreo, comunista!
Io frocio, io perchè canto so imbarcare, io falso, io vero, io genio, io cretino,
io solo qui alle quattro del mattino, l'angoscia e un po' di vino, voglia di bestemmiare!
Secondo voi ma chi me lo fa fare di stare ad ascoltare chiunque ha un tiramento?
Ovvio, il medico dice "sei depresso", nemmeno dentro al cesso possiedo un mio momento.
Ed io che ho sempre detto che era un gioco sapere usare o no ad un certo metro:
compagni il gioco si fa peso e tetro, comprate il mio didietro, io lo vendo per poco!
Colleghi cantautori, eletta schiera, che si vende alla sera per un po' di milioni,
voi che siete capaci fate bene a aver le tasche piene e non solo i coglioni...
Che cosa posso dirvi? Andate e fate, tanto ci sarà sempre, lo sapete,
un musico fallito, un pio, un teorete, un Bertoncelli o un prete a sparare cazzate!
Ma s' io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, forse farei lo stesso,
mi piace far canzoni e bere vino, mi piace far casino, poi sono nato fesso
e quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni che son solito portare:
ho tante cose ancora da raccontare per chi vuole ascoltare e a culo tutto il resto!


Sono innocente ma - Vasco Rossi

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vasco rossi canta sono innocente me a san siro

Vasco Rossi ritorna ai tempi di Nessun pericolo per te.

E si ritorna indietro di 20 anni, al Blasco degli anni '90. Rock puro, energia e soprattutto rabbia! Tanta rabbia e voglia di combattere! Impossibile ascoltando questo brano non ripensare a "un gran bel film", per ritmo, cadenza, voce e anche testo!

L'esame di coscienza di Vasco

È il Vasco che torna sul solito tema: la gente che lo giudica e rispetto alla quale lui è sempre stato insofferente! Sono innocente ma... la gente continua ad accusarmi.  Un testo già sentito? La ripetizione dei soliti temi (rispetto alla quale ho già contestato il cantautore di Zocca)? No, in realtà qua si percepisce la maturità. Si vede il passaggio, che io definirei in tre fasi. La prima è quella di nessun pericolo per te, in cui reagisce alle accuse dicendo: "solo io sono responsabile di me stesso e tu non mi puoi giudicare, sto facendo del male solo a me stesso", un po' come fanno tutti gli adolescenti. Poi c'è la fase Stupido Hotel, in cui ammette in parte le sue colpe, ma alla fine ha come alibi il fatto di essere un uomo con tante debolezze, le stesse debolezze di tutti, e forse qualcuna in più. Quindi di non giudicare, ma di guardare prima dentro se stessi. Il terzo è il Vasco maturo, che tira le somme, e che alla fine manda un messaggio chiaro: ho fatto i miei errori di gioventù, ho capito le mie debolezze e adesso sono pronto a confrontarmi con la mia coscienza. Tu che mi giudichi sei sicuro di poter fare lo stesso? Saresti capace di affrontare un esame di coscienza o cadresti? Si, perché per stare in piedi di fronte a se stessi ci vuole la forza di Rocky.

Sparatemi ancora!

Sparatemi ancora! Una frase ripetuta fino all'ossessione. Ed è in fondo tutta la vita del grande cantautore, che non ha mai fatto mistero che gli attacchi, gli insulti e le critiche hanno alimentato la sua rabbia che lui ha poi tradotto in lavoro e quindi in canzoni. Continuate pure a spararmi, io resterò in piedi, più forte di prima. E stai attento che, probabilmente, cadrai tu prima di me!

Forte, quasi invincibile, ma sempre uomo.

Bello anche il passaggio: sono innocente ok, però non si sa mai. Non sono perfetto lo so, ma sono pulito, davvero! Bello perché sottolinea il suo aspetto più intimo: è cosciente delle sue debolezze, ma, tirate le somme, sente di non avere debiti per nessuno.
Notevole anche il suono, in continuità con la svolta heavy metal dell'ultima turnee. Splendida la chitarra, che non fa rimpiangere nemmeno l'assenza dell'immenso Mike Landau.

Testo di sono innocente ma di Vasco Rossi.

Sono innocente ma
ma non mi fido più
ho solo qualche multa da pagare
qualche pastiglia e qualche rospo da ingoiare
sono innocente o no
si fa quel che si può
Sono innocente ma qui
qualcuno è sempre pronto a giudicare
qualche incidente di gioventù
che ancora mi fa male
Sparatemi ancora
così vedremo chi cade chi perde chi ruba e chi sorride e c’ha la pelle dura
facciamo una prova
vediamo come te la giochi
se vivi tra due fuochi
se cadi come un pollo
o resti in piedi come Rocky
Sono innocente ma
ma non mi fido più
ho sempre qualche conto in sospeso
la moto pronta col motore acceso
sono innocente ok
però non si sa mai
Non sono perfetto lo so
ma sono pulito davvero
qualche macchia qua e là
qualche incidente con le autorità
Sparatemi ancora
così vedremo chi cade chi perde chi ruba
e chi sorride e c’ha la pelle dura
facciamo una prova
vediamo come te la giochi se vivi tra due fuochi se cadi come un pollo
o resti in piedi come Rocky
Sparatemi ancora
sparatemi ancora
Sparatemi ancora
così vedremo chi cade chi perde chi ruba
e chi sorride e c’ha la pelle dura
facciamo una prova
vediamo come te la giochi
se vivi tra due fuochi
se cadi come un pollo
o resti in piedi come Rocky
Sparatemi ancora. 


Bitch Better Have My Money - Rihanna - Testo e traduzione

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rihanna spiega il testo della nuova canzone bich better have my money
Rihanna come il gatto e la volpe?

Ricordate il gatto e la volpe di Bennato? Era una canzone dedicata ai produttori che lo hanno fregato. Anche il Vincenzo che Alberto Fortis voleva ammazzare era un produttore che lo aveva fregato. Ci sono un sacco di canzoni pop che dietro ai loro testi nascondono minacce, o semplice ribrezzo, verso i produttori musicali. Ecco a chi è destinata la canzone: anche Rihanna ha fatto un testo che grida vendetta verso un qualche produttore musicale. Ma, naturalmente, lo ha fatto a modo suo.

Rap duro e volgare!

Il linguaggio è in puro stile rapper: volgare, diretto e pieno di slang: "better you have my money bich", ovvero, meglio che tu abbia i miei soldi tro... Efficace. Ci sono altre minacce, del tipo: "dammi i miei soldi o chiamo gli spari", oppure "c'è tua moglie nel sedile posteriore della mia auto (sequestrata immagino)". Forse la sfumatura più interessante è quando dice "non credere che io abbia dimenticato". La cosa fa quindi supporre che si tratti di un produttore apparso quando la cantante non era ancora famosa, ma la nostra, a quanto pare, è una che non dimentica e cova vendetta.

Rihanna che mi parla del ghetto!

Cosa non mi piace di questo testo? Francamente mi hanno un po' rotto questi rapper che si spacciano per gangster. Intanto non ci vedo niente di cui vantarsi ad essere dei teppisti, e poi dai, diciamolo, ormai non ci crede più nessuno! Siete una banda di miliardari, gente che ha fatto i miliardi senza lavorare, arrivati al successo troppo velocemente e, spesso, con l'aiuto di qualcuno. Probabilmente non siete nemmeno capaci ad allacciarvi le scarpe, e volete ancora raccontarmi la fiaba che venite dal ghetto e siete dei veri duri? La seconda cosa che non mi è piaciuta del testo è quel continuo vantarsi di essere la numero uno, che tutti ascoltano i suoi dischi, che la gentaglia balla sempre sui suoi pezzi. Intanto a me non va di sentirmi dare del cretino! Non capisco che gusto ci sia ad ascoltare un pezzo di Fabri Fibra dove non fa che ripetermi che io sono un perdente che lo odia, e che lui odia me, e che lui ha fatto i soldi e io no. Cioè, ho fatto l'esempio di Fibra perché lo dice in italiano, ma metà dei pezzi west coast dicono questo. "gusti non disputandum est", sarò orgoglioso, ma a me urta i nervi ascoltare una bambina viziata che mi racconta di venire dal ghetto e che mi piscia in testa, perché lei è ricca ed io sono un perdente. Aggiungo una cosa a proposito dei duri che vivono nel ghetto: io quando vado a dormire vedo gli operai che vivono nel mio condominio che si alzano per andare al lavoro, mi sembrano molto più duri di te.


Testo della canzone di Rihanna Bitch Better Have My Money.

Moo la la, yeah yo
Better have my money
Y'all should know me well enough
Better have my money
Please don't call me on my bluff
Pay me what you owe me
Ballin' big in Dade, LeBron
Give me your money
Who'd ya'll think y'are fronting on
Like blah blah blah
Louis XII and it's all on me
Nigga you just bought a shot
Kamikase
If you think that you gon' knock me off the top
Your wife in the backseat of my brand new foreign car
Don't act like you forgot
I call the shots
Like blah blah blah
Pay me what you owe me
Don't act like you forgot
Better have my money
Better have my money
Pay me what you owe me
Better have my
Better have my
Better have my money
Turn up to Rihanna while the whole club fucking wasted
Every time I drive by, I'm the only thing you're playin'
In a drop top, doin' hundred
Y'all in my rearview mirror racin'
Where y'all at? Where y'all at? Where y'all at?
Like blah blah blah
Bitch better have my money
Louis XII and it's all on me
Nigga you just bought a shot
Kamikase
If you think that you gon' knock me off the top
Your wife in the backseat of my brand new foreign car
Don't act like you forgot
I call the shots
Like blah blah blah
Pay me what you owe me
Don't act like you forgot
Better have my money
Better have my money
Pay me what you owe me
Better have my
Better have my
Better have my money
Better have my money
Pay me what you owe me
Better have my
Better have my
Better have my money
Bitch better have my money
Bitch better have my money
Bitch better have my money

Traduzione del testo  Bitch Better Have My Money di Rihanna.

Moo la la, sì tu
Meglio che tu abbia i miei soldi
Tutti voi dovreste conoscermi abbastanza bene
Meglio che abbiate i miei soldi
Per favore non smascherarmi
Dammi quello che mi devi
Va alla grande a Dade, LeBron
Dammi i tuoi soldi
Chi pensi di avere davanti?
Qualcuno che fa solo blah blah blah
Luigi XII ed è tutto su di me
Nero, ti sei appena assicurato un colpo
Kamikaze
Se pensi di buttarmi fuori dalla parte superiore
Tua moglie sul sedile posteriore della mia nuova auto
Non comportarti come se avessi dimenticato
Io chiamo i colpi
Come blah blah blah
Dammi quello che mi devi
Non comportarti come se avessi dimenticato
Meglio che tu abbia i miei soldi
Meglio che tu abbia i miei soldi
Dammi quello che mi devi
Non comportarti come se avessi dimenticato
Meglio che tu abbia i miei soldi
Meglio che tu abbia i miei soldi
Alza Rihanna, mentre tutto il club è fottutamente ubriaco
Ogni volta che incrocio un'auto, io sono l'unica cosa che stai suonando
Raggiungi i cento
Tutti voi scorrete nel mio specchietto retrovisore
Dove siete tutti? Dove siete tutti? Dove siete tutti?
Come blah blah blah
Stronzo, meglio che tu abbia i miei soldi
Luigi XII ed è tutto su di me
Nero, ti sei appena assicurato un colpo
Kamikaze
Se pensi di buttarmi fuori dalla parte superiore
Tua moglie sul sedile posteriore della mia nuova auto
Non comportarti come se avessi dimenticato
Io chiamo i colpi
Come blah blah blah
Dammi quello che mi devi
Non comportarti come se avessi dimenticato
Meglio che tu abbia i miei soldi
Meglio che tu abbia i miei soldi
Dammi quello che mi devi
Non comportarti come se avessi dimenticato
Meglio che tu abbia i miei soldi
Meglio che tu abbia i miei soldi
Dammi quello che mi devi
Non comportarti come se avessi dimenticato
Meglio che tu abbia i miei soldi
Meglio che tu abbia i miei soldi
Dammi quello che mi devi
Non comportarti come se avessi dimenticato
Meglio che tu abbia i miei soldi
Meglio che tu abbia i miei soldi
Troia, meglio che tu abbia i miei soldi
Troia, meglio che tu abbia i miei soldi
Troia, meglio che tu abbia i miei soldi


Il Rap Nel Mio Paese - Fabri Fibra

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Fabri Fibra canta il Rap Nel mio paese dall'album Squallor

Esce Squallor, il nuovo album di Fabri Fibra.

Ed ecco quasi a sorpresa uscire il nuovo album di Fabri Fibra, dal titolo: Squallor. L'album ha una lunghissima playlist con dei titoli davvero curioso. Oggi abbiamo ascoltato il primo estratto: il Rap Nel Mio Paese. Della musica non vale nemmeno la pena parlare: la solita base Rap uguale a tutte le altre. Ma cosa troviamo nel testo? Be, tanto per non smentirsi e per essere sicuro di essere banale, troviamo una discreta dose di insulti rivolti all'ascoltatore. Dico discreto, perchè di solito riesce a fare di meglio (o peggio se preferite). Si, perchè chi ha letto i miei vecchi post sa che io non ci trovo nessun gusto ad ascoltare un cantante che non fa altro che darmi del deficiente. Un giorno forse questo cantante scoprirà che le persone non sono tutte uguali, patetici e ignoranti. Forse dipende da chi frequenta lui...

Fibra contro i testi commerciali di Fedez

Comunque a parte questo cosa troviamo? Be, possiamo dire che uno dei profeti del Rap in Italia, fa il punto sulla attuale situazione, e ne esce parecchio disgustato. Obiettivo dei suoi anatemi sono i Rapper commerciali, che fanno musica con il solo scopo di farla girare per radio e quindi di vendere copie. Rapper che hanno preso il posto dei cantanti pop e che, oltre che fare album banali, partecipano a talk show o trasmissioni musicali: e qui l'esplicito riferimento a Fedez. Rincara pure la dose dicendo che quando è stato in televisione le sue rime erano piaciute, ma che lui, a differenza di Fedez, ha rifiutato di partecipare ad un programma. Un ulteriore riferimento, o probabile tale, a Fedez viene quando dice che lui e Vacca hanno fatto un pezzo "molto forte", mentre lui li invidia perché gli manca il coraggio.

Fibra e il Rap coraggioso.

Fibra si vanta a più riprese di essere un cantante coraggioso perché nei suoi testi non sostiene nessun politico, anzi, lui di politica se ne frega e non va nemmeno a votare. Ma continua nella sua strada senza temere le minacce. Qui ci starebbero un paio di considerazioni: intanto meno ti interessi di politica, più i potenti sono liberi di fare ciò che vogliono, quindi in fondo stai facendo il loro gioco; la seconda è: ma sei ancora in contatto col mondo? Dove sarebbero queste orde di puritani, politici, poliziotti e man in black che ti odiano, ti temono e ti vogliono fare fuori? Chi ti perseguita? Non ti accorgi che te le fai e te le dici? Io credo che coloro che non ti seguono, semplicemente ti ignorino. I tuoi test volgari e qualunquisti, francamente, non fanno paura a nessuno. Fanno molta più paura al sistema i testi "buonisti" di un Bob Dylan, un John Lennon, o, per citare un italiano, Francesco Guccini, che aprono la mente alle masse con valori che sono diversi da quelli propagandati dalle televisioni o dal Rap (che ormai li condivide al 100%).

Fibra e i testi di Mogol.

Lo stile invece è quello suo tipico. Un filo conduttore ed un insieme di rime non sempre connesse che ruotano attorno all'argomento centrale, non sempre in perfetta coerenza con tutto il resto. Da questo punto di vista lo vedo quasi come l'erede di Mogol, che ha inventato questa efficace tecnica.
In fin dei conti, mi è piaciuta la canzone? Direi che Fabri Fibra avrebbe del potenziale, non è tutto da buttare, ma mi ha stancato questa falsa copia del Rap americano di vent'anni fa (si perchè queste cose le dicevano rapper come Eminem già negli anni '90). Vorrei che la finisse di auto idolatrarsi e cercasse dei temi nuovi per le sue canzoni. Sentiamo il resto dell'album e vediamo.

Testo di Il Rap Nel Mio Paese di Fabri Fibra.

Fabri Fibra più Mistico di Shiva
artista come Ligabue, solista dal 2002
futuristico Akira attira
ma l'artista è come il cazzo sotto coca prima o poi si ritira
A caso lampade flos la strumentale di Ros
in copertina la scritta Squallor disegnata da Fos
Come va raga tutto apposto stai composto il rap è esploso
faccio testi ma l'after party al pronto soccorso
questa musica è sempre diversa eppure in pista la gente saltella
ta-ta-ta-pa-pa-pa a tutti la stessa metrica sembra la tarantella
io ti rimando a scuola con il microfono nella cartella
togli la base non c'è problema posso andare anche a cappella
non ci si crede chi mi scolta si rivede
odio i rapper banali chi li produce e chi li segue
10 in comunicazione non uso mai l'inglese
ora faccio un'eccezione FUCK FEDEZ
Il rap nel mio paese
non essere scortese
30 instore al mese
vende il disco chi è in tele
sotto stress l'ho capito a mie spese
nessuno esiste se le telecamere non sono accese
Il rap nel mio paese
un po' qua un po' la
un po' rock un po' dance un po' facce ballà
un po' club un po' fashion le modelle tra i flash
l'accento da milanese il rap nel mio paese
Passa una figa passa una figa fischio!
passa la pula passa la pula zitto!
in America fumano Ganja quelli della Walt Disney
qui da noi vieni giudicato se lo dici nei dischi
questi giornalisti presi male
se non parli di politica
non ho mai saputo per chi votare
perdonatemi ma che fatica
quell'epoca è finita andata
butto la vita in una data
sogno di prendervi tutti sotto
sopra una macchina rubata
passa la palla facciamo 2 tiri
passaggi in radio sempre quelle
facciamo 2 giri
In rete solo piccole realtà
che in pratica nemmeno esistono nella realtà
a cosa cazzo aspiri?
a te basta che respiri
A me basta che ti spari!
il motore su di giri un frontale con Max Pezzali
sono andato in tele e tutti dicevano Belle Rime
resta qui a condurre in qualche talent
Si Bella fine!
Il rap nel mio paese
non essere scortese
30 instore al mese
vende il disco chi è in tele
sotto stress l'ho capito a mie spese
nessuno esiste se le telecamere non sono accese
Il rap nel mio paese
un po' qua un po' la
un po' rock un po' dance un po' facce ballà
un po' club un po' fashion le modelle tra i flash
l'accento da milanese il rap nel mio paese
Sono nato il 1976
meglio avere un figlio tossico che un figlio gay
conosco gente che lo pensa e che non pensa agli altri
ma con 20 grammi vai in galera mica a un gay party
scrivo questo pezzo per farvi un po' incazzare
l'argomento scotta come merce da piazzare
domande che mi faranno da quel prossimo anno zanzare
tu parli di illuminati perché ti vuoi abbronzare
Ho fatto il dissing con Vacca tutti dicevano è troppo
ci siamo messi in gioco il contrario del mondo del pop
ora sto meglio e scommetto anche lui il rap è un viaggio
e tu ci invidi perché sai che ti manca il coraggio
Il resto è tutto studiato a tavolino da chi c'ha i soldi
brutto sfigato me lo sentivo dire anche nei sogni
butto il fiato in quello che scrivo su questi fogli
punto a capo tu benvenuto in un mondo di folli
Il rap nel mio paese
non essere scortese
30 instore al mese
vende il disco chi è in tele
sotto stress l'ho capito a mie spese
nessuno esiste se le telecamere non sono accese
Il rap nel mio paese
un po' qua un po' la
un po' rock un po' dance un po' facce ballà
un po' club un po' fashion le modelle tra i flash
l'accento da milanese il rap nel mio paese

Alla fine del mondo - Eros Ramazzotti

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eros ramazzotti canta fino alla fine del mondo dal nuovo album perfetto

Perfetto è il nuovo album di Eros Ramazzotti.

Ecco arrivare il nuovo album di Eros Ramazzotti, che uscirà il 12 maggio col titolo "perfetto". Intanto è già uscito il primo estratto: "alla fine del mondo". Ultimamente non sono stato molto tenero nei confronti di questo grande autore, ma questa volta mi devo ricredere. Se questa canzone è il preludio del nuovo album, ci aspetteranno grandi cose!

Alla fine del mondo e i sogni di un bambino.

Alla fine del mondo indica la fine di tutto, la fine della vita, dei sogni, del nostro cammino. Un cammino che comincia da ragazzi, con grandi, e magari stupidi, ideali. Poi con gli anni gli ideali cambiano, i valori non sono più gli stessi e, a volte, si finisce per vivere alla giornata. Eros guarda un bambino, probabilmente suo figlio, ma è poco importante, vede i suoi giochi, il suo entusiasmo e i suoi sogni. E questo fa riemergere in lui quelli che erano i suoi di sogni, i suoi di ideali, i suoi di progetti e li condivide. Lo invita a crederci ancora, a seguire i suoi sogni fino alla fine del mondo, esattamente come farà lui. Poi poco importa se arriverà in America o da qualche altra parte, l'importante è che non smetta mai di sognare fino alla fine. L'importante insomma non è realizzare i propri sogni, ma non smettere mai di sognare.

Niente amore per una donna, ma amore per la libertà

Niente amore per una donna donna questa volta, e, aggiungerei, un ritorno alle origini. Al ragazzo di periferia che ha lottato per costruirsi un futuro e che è disposto a lottare perché suo figlio possa, come lui, potersi costruire un futuro lottando!

Gli ideali di Ramazzotti.

A proposito, quali sono questi sogni e questi ideali ai quali un bambino non dovrebbe mai rinunciare? Sono la libertà, il voler scoprire sempre cose nuove, il non aver rimorsi per i propri errori. E per questo vale la pena lottare, essere duri come una roccia che rotola, sparare con una pistola che spara sopra le nuvole!

Oltre al testo la musica.

A questo buon testo e, senza dubbio, originale, Eros Ramazzotti ha aggiunto davvero degli ottimi arrangiamenti. Scorrono bene, sono originali e accompagnano perfettamente la voce del cantante. Assieme al nuovo singolo di Antonello Venditti, direi che questa canzone sia la miglior rivelazione di questo inizio 2015.

Testo della canzone fino alla fine del mondo di Eros Ramazzotti.

Porto nel cuore la mia libertà
A ogni costo la difenderò
Da tutto dal niente
Dal sempre dal mai
Io la vita la prendo così
Ora lo sai che verrò
che me ne
andrò via da qui
E se mi perderò io lo farò
per te
All'orizzonte nessuna città
Solo nubi di polvere
E anchembre nell'anima
Dalla notte dai lupi e dagli assassini
il tuo amore mi salverà
Dal rumore di fondo mi salverà
Alla fine del mondo
mi porterà
Anche Dio lo vuole
Sì tu lo sai che è così
Che l'amore muove
il cielo e le stelle che vedo da qui
E non ho più nessuna abitudine
E non ho più nessuna metà
Come pmbre nell'anima
Dalla notte dai lupi e dagli assassini
il tuo amore mi salverà
Dal rumore di fondo mi salverà
Alla fine del mondo
mi porterà
Anche Dio lo vuole
Sì tu lo sai che è così
Che l'amore muove
il cielo e le stelle che vedo da qui
E non ho più nessuna abitudine
E non ho più nessuna metà
Come pietra lo sai sto rotolando
Nessuno mi fermerà
E non ho più paura di avere vissuto
Ho difeso anche l'anima
Dalla notte dai lupi e dagli assassini
il tuo amore mi salverà
Alla fine del mondo
mi porterà
Il mondo lontano oramai
Di quanto ho perduto oramai
Goodbyeietra lo sai sto rotolando
Nessuno mi fermerà
E non ho più paura di avere vissuto
Ho difeso anche l'anima
Dalla notte dai lupi e dagli assassini
il tuo amore mi salverà
Alla fine del mondo
mi porterà
Il mondo lontano oramai
Di quanto ho perduto oramai
Goodbye se solo deserto vedrò
Fino a te io camminerò
E se la pioggia cadrà
Ascolterò quel che dice
Un uomo vivo comunque va
Senza avere nessuna abitudine
Senza avere nessuna pietà
Come pietra lo sai sto rotolando
Nessuno mi fermerà
Senza paura di avere vissuto
Senza ombra nell'anima
Dalla notte dai lupi e dagli assassini
il tuo amore mi salverà
Alla fine del mondo
mi porterà
Di quanto ho perduto oramai
Goodbye
Forse soltanto follia ci sarà
Fra le pieghe di un sogno però
Questa è la sola pistola
Che ho
Per sparare alle Nuvole
E anche se non fosse l'America
Il posto che domani troverò
Il tempo di andare si va
Senza avere nessuna abitudine
Senza avere nessuna pietà
Come pietra lo sai sto rotolando
Nessuno mi fermerà
Senza avere paura di avere vissuto
Senza ombre nell'anima
Dalla notte dai lupi e dagli assassini
il tuo amore mi salverà
Dal rumore di fondo mi salverà
Alla fine del mondo
mi porterà
Anche Dio lo vuole
Sì tu lo sai che è così
Che l'amore muove
il cielo e le stelle che vedo da qui
E non ho più nessuna abitudine
E non ho più nessuna metà
Come pietra lo sai sto rotolando
Nessuno mi fermerà
E non ho più paura di avere vissuto
Ho difeso anche l'anima
Dalla notte dai lupi e dagli assassini
il tuo amore mi salverà
Alla fine del mondo
mi porterà
Il mondo lontano oramai
Di quanto ho perduto oramai
Goodbye

Die with you - Beyonce

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beyonce canta die with you dedicata al marito

Beyonce ritorna con una canzone dedicata al marito.

La cantante Americana pubblica il suo nuovo brano, non nascondendo l'intento di voler con questo sponsorizzare la casa discografica del marito. Ma non è di questo che a me interessa parlare, anche se è la cosa di cui più si è discusso di questi tempi. In ogni caso non so se si tratti di una buona idea, il non essere presente su piattaforme come youtube può escludere l'artista ad una grossa fetta di mercato.
Di marito si parla anche nella canzone. Si tratta infatti di un brano che vuole celebrare i sette anni di matrimonio col marito. Un testo scontato, prevedibile, già sentito e, senza dubbio, patetico! Certo che, stufo di sentire i rapper che fanno risibili doppi sensi sul sesso, lo ho ascoltato volentieri. Non ridete, ma questa canzone mi ricorda tremendamente "a te" di Jovanotti, se pur ci sia davvero poco in comune. 

Un testo inutile?

Ma andiamo a tradurre il testo che facciamo prima, poi, ognuno di voi, ne ricaverà la sua impressione. Evitate di inondarmi il post con insulti di vario genere perchè ho definito il testo banale, piuttosto, se non la pensate come me, date la vostra interpretazione.
I don’t have a reason to cry
and I have every reason to smile
and I don’t have a reason to lie
when you’re already reading my mind
and I don’t have a reason to be
if I can’t be with you
che possiamo tradurreUn testo inutile? come
non ho una ragione per piangere
e ho tutte le ragioni per sorridere
e non ho motivi per mentire
quando leggi già nella mia mente
e non ho una ragione per esistere
se non posso essere con te
Insomma "la mia vita è felice", "non ti ho mai detto una bugia" e "la mia vita ha un senso solo con te". Traduciamo il prossimo paragrafo, nella speranza di rimanere sorpresi da qualcosa di più originale.
 And I don’t need air in my lungs
if I can’t sing your song
No I don’t need hands
if I don’t get to keep you warm
and I don’t really need myself
if I will need you
che traduciamo così:
non ho bisogno di aria nei polmoni
se non posso cantare la tua canzone
no, non ho bisogno delle mani
se non posso tenerti al caldo
e non ho davvero bisogno di me stessa
se ho bisogno di te
Diciamo che tutto quello che esiste in questo mondo esiste solo perchè ci sei tu. Per me tu sei tutto. Ok, il secondo paragrafo è andato male. Vediamo il terzo!
Cause darling I wake up just to sleep with you
I open my eyes so I could see with you
and I live so I can die with you 
ovvero
 perché tesoro io mi sveglio solo per dormire con te
apro i miei occhi così posso vederti
e vivo così da morire con te
E a questo punto ci starebbe bene un bel "hai rotto" ;) Ma continuiamo, nella seconda parte della canzone per forza di cosa troveremo un significato più profondo...
 And I don’t really need these fingers
if I don’t get to touch your spine
Well I don’t need these legs
if I ain’t walking by your side
and I don’t really need to be
e traduciamolo così:
 e non mi servono davvero queste dita
se non posso toccarti la spina dorsale
non mi servono queste gambe
se non posso camminare al tuo fianco
e non ho davvero bisogno di esistere
se non posso essere con te
Lo avevi già detto sopra, seppur con parole diverse...  A da qui si ripete mille volte il ritornello. Non lo so, non arrabbiatevi con me, ma caspita! Per quanto lo giri e lo rivolti, questo testo non riesce a trasmettermi proprio nulla. Per fortuna che a metterci una pezza ci ha pensato la sua grande voce! Si perchè, senza dubbio, Beyonce è indubbiamente una grandissima interprete.
Il titolo.
Dimenticavo il titolo, forse l'unica cosa che potrei definire almeno mediocre di tutto il testo: die with you. Ci sta dai, in un testo dove non fa che ripetere che lui è tutto, l'idea che tutto muoia con lui ci sta. Non basta però a salvare il testo!

La cura - Franco Battiato

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franco battiato canta la cura
Era da tempo che volevo scrivere un post su questa canzone. Lo voglio fare perchè in pochi casi come questo la gente si è lasciata andare ad interpretazioni totalmente fuorvianti (a partire dalla mia fidanzata). Devo ammettere che nemmeno io la avevo capita all'inizio, ma di una cosa ero certo: il maestro Battiato non avrebbe mai scritto una banale canzoncina d'amore. Da cosa si capisce che non è una canzone d'amore? Prendiamo qualche frase:
  • ti proteggerò dai turbamenti che da oggi incontrerai: di solito diciamo alla compagna che da oggi sarà felice, non che da oggi sarà turbata
  • dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai: cioè, il più bel complimento che si possa fare ad una fidanzata, dargli della fallita cronica!
  • ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore, dalle ossessioni delle tue mani: della serie "ti amo perchè hai sbalzi di umore, ossessioni, dolori... mamma mia! Tutti lo vorrebbero un'uomo così!

Battiato, Dio e la mela del peccato.

E siamo solo al primo paragrafo! No, è evidente che il significato è un'altro. Ma intanto: a chi si rivolge questa canzone? Chi è che ha sbalzi di umore, che per sua natura fallisce ripetutamente,  pieno di manie e ossessioni? Be, semplice, è l'uomo stesso! Quindi è qualcuno che si rivolge all'essere umano stesso!
Ma chi è che si rivolge all'uomo? Per capire il chi, forse sarebbe meglio domandarsi il quando. Inizia parlando di "turbamenti che da OGGI incontrerai", come dire: fino ad oggi tutto era felice e perfetto, ma d'ora in avanti l'esistenza ti sarà difficile: fallimenti, malattie, ossessioni... Quel momento è molto chiaro ed è dettagliatamente descritto nella Genesi: è il momento in cui l'uomo mangia la mela del peccato.

Dio ci punisce o ci sostiene?

I preti ci hanno sempre parlato di un Dio adirato, quasi cattivo, che si scaglia contro l'uomo e, con un linguaggio ricco di anatemi, gli predice un futuro di disgrazie. Leggendo bene la Bibbia non è proprio così: Dio dice all'uomo (ma glielo dice anche il serpente) che, dal momento in cui ha scelto di mangiare dal frutto del bene e del male, è diventato simile a lui. Riconoscere tra il bene e il male è un grande privilegio, ma comporta anche grandi sofferenze, sofferenze dovute all'indecisione, sofferenze dovute a scelte sbagliate. Un po' come per il bambino, che è felice e spensierato durante l'infanzia, in cui il genitore si occupa di tutto, ma che scopre la vera sofferenza in adolescenza, quando finalmente può scelgiere!

Dio nella cura di Battiato.

Il Dio di Battiato però non è cattivo. E' un padre preoccupato, che lascia andare la propria creatura, ma che è sempre presente per aiutarla, per sostenerla, per dargli un aiuto, ma che non vuole togliere la libertà di decidere e di sbagliare alla propria creatura


Testo integrale de "la cura" di Franco Battiato.

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.
Vagavo per i campi del Tennessee
(come vi ero arrivato, chissà).
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
attraversano il mare.

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
Ti salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
io sì, che avrò cura di te.
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