Quantcast
Channel: Cosa significa il testo di.. ?
Viewing all 299 articles
Browse latest View live

Tutti Frutti - Elvis Presley

$
0
0
foto di elvis presley quando cantava tutti frutti

Il misterioso titolo "tutti frutti".

Alzi la mano chi non si è mai domandato il significato del titolo di questa canzone. E alzi la mano chi di voi lo conosce veramente. Quasi nessuno cedo. Qualcuno, come me, avrà riascoltato il pezzo mille volte nella vana speranza di trovare un nesso tra il titolo e tutto il resto. Pensavo pure di esserci arrivato, ma quando ho scoperto la verità, ho compreso che ero fuori strada di brutto. Anzi no, di brutto no, ero solo nella pista sbagliata, ma qualcosa ci avevo azzeccato.
Premessa: tutti frutti non è italiano, è un'espressione americana presa dall'italiano che vuole significare "gelato alla frutta". Siamo negli anni '50, e quando ci si voleva provare con una ragazza la si invitava a mangiare un gelato. Un po come oggi si beve uno spriz e qualche anno fa un'caffè.

Cosa racconta il vero autore della canzone, Little Richard

Era quindi abbastanza evidente che l'autore (Little Richard) intendesse invitare la splendida ragazza della canzone a prendere un gelato alla frutta. In parte è vero, ma la storia della canzone è tutta un'altra!
In realtà le cose andarono così: Little Richard aveva scritto musica e testi, ma, secondo Blumps Blackwell le parole della canzone erano troppo volgari. In quel tempo stavano frequentando una cantautrice di colore, Dorothy La Bostrie, che a parere del secondo, scriveva musiche banali, ma ottimi versi. Chiesero a lei di buttare giù il testo, che fu preparato in pochi minuti.
A detta della Dorothy ad ispirarla fu proprio il gusto del gelato a cui stava pensando in maniera ossessiva. Nessuno aveva ancora capito la portata del brano che stavano per incidere, che di fatto venne registrato in 15 minuti. Per praticità vennero eliminati 3 paragrafi, motivo per il quale il titolo tutti frutti sembra così criptico. Ripeto che la registrazione venne fatta alla buona in 15 minuti, per cui nessuno dette peso al fatto che in questo modo avrebbe perso il suo significato. Aggiungo poi, a titolo del tutto personale, che in america non si è mai dato molto peso ai testi delle canzoni rock. Questo compito spetterà, qualche anno più tardi, agli inglesi. Ecco di seguito i tre paragrafi mancanti:
I gotta go, can’t stop,
Down to the candy shop.
I gotta go, can’t stop,
And get me an ice cream pop.
Don’t want vanilla
Or strawberry too,
Want the same kind of flavor
When I’m kissing you.  
Si può facilmente (e aprossimativament) tradurre come:
devo scappare, non posso restare
devo andare al negozio di caramelle
devo andare, non mi posso fermare
voglio un gelato
non voglio vaniglia
non voglio fragole
voglio lo stesso sapore
che avevi quando mi hai baciato
You’re the one that I miss,
I gotta tell you this.
Oh, you’re the one that I miss,
And the flavor of your kiss.
I don’t mean cherry
With chocolate chips,
I mean the kind of flavor
Of your sweet lips.  
sei tu che mi manchi
te lo devo dire
sei tu che mi manchi
e il sapore dei tuoi baci
non voglio cicliegie
con cioccolato
io voglio il sapore
delle tue dolci labbra
Won’t you be my date,
And baby, don’t be late.
Oh, won’t you be my date,
And share my ice cream plate.
Without your kisses
This is all I’ve got,
Just an imitation flavor
Of you know what. 
vuoi essere la mia fidanzata?
ragazza non tardare
vuoi essere la mia ragazza?
e condividere la mia coppa di gelato
senza i tuoi baci
questo è tutto ciò che ho
solo l'imitazione di un sapore
che tu conosci


Rime oscene

$
0
0
Rime talmente idiote che fanno piangere
Capita a volte che nelle canzoni l'autore cerchi a tutti i costi la rima, spesso cadendo nel ridicolo. Un ridicolo che spesso diventa insopportabile quando la rima è parte del ritornello. Alcune davvero, malgrado numerosi sforzi, non le riesco proprio a digerire. Ne elenco qualcuna qui di seguito. L'elenco potrebbe essere arricchito dai vostri suggerimenti.

Francesco de Gregori.

"Guarda i muscoli del capitano, tutti di plastica e di metano". So che inserire il nome del maestro de Gregori in questo post potrebbe sembrare blasfemo, ma davvero questa rima la trovo penosa assai! E non cercate di motivarla: è indifendibile!!!

Biagio Antonacci.

"è bastato star dentro ad un altro cappotto per capire che in fondo avrei rotto". Penoso tentativo di dire che dopo aver tradito la sua donna aveva capito che la loro storia non poteva continuare. Certo, è un'arte dei poeti dire le cose attraverso metafore, ma questa è proprio dilettantistica. Con l'aggravante che sentirla ripetere mille volte in una canzone la rende davvero irritante.

Fabri Fibra.

Rispetto il rapper milanese, ma la canzone "applausi per Fibra" la trovo un capolavoro di demenza. Vorrei trovare una frase che meglio delle altre riassuma la demenza del testo, ma qui veramente l'imbarazzo della scelta è enorme. Per cui ne metto una più o meno a caso: "Mangiavo lucertole aperte, da ragazzino tornavo a casa e vomitavo in mezzo al giardino". Be caro Fibra, io vomito anche qui in salotto se ascolto il tuo testo ;)

Dolcenera.

"Se ad ogni mia reazione corrisponderà un'azione". Ad ogni azione corrisponde una reazione, è una delle leggi fondamentali della fisica. Il gioco di parole di invertire le due cose può anche essere divertente. Ma ripeterlo 100 volte in una canzone come se si fosse scoperta l'america proprio no! Ormai mi sono abituato a cambiare canale in fretta durante questa canzone, per non rischiare di doverlo sentire ancora!!!

Marco Masini

"perchè sei bella, bella, bella, bella, bella... ... ... ... ...  STRONZAAAAAAAAAAAAAA". Questa a dire il vero non fa nemmeno rima, ma la ho voluta mettere lo stesso. È una canzone in cui tutto il testo gira attorno ad una parolaccia, e quindi questa viene caricata al massimo da un bella bella bella bella ripetuto mille volte! A me viene in mente Fracchia contro Dracula, quando Filini dice: "ma questo è... questo è... questo è..... DRACULA". Ecco, l'esclamazione di sollievo di Fracchia starebbe benissimo anche nella canzone, quando l'autore dice stronza.

Max Pezzali 883.

"Bello non ti passa più, te la sei voluta tu, vuoi la bicicletta e poi, pedalare cazzi tuoi". Una brutta parafrasi del classico: "hai voluto la bicicletta? Adesso pedala!". Vero che la forza di Max Pezzali è da sempre quella di mettere in musica situazioni ed espressioni della quotidianità, ma questa mi sembra proprio una forzatura.

Er Piotta.

"Piotta sei grande! Ignorante con l'abbronzante, abbondante fra le mutande". La canzone la trovo divertente e non voglio criticare il testo perchè tamarro. Ma qui siamo all'università della demenza!

Samuele Bersani.

"Ciao Ciao belle tettine. Scusami se parlo male, lo sai che io non sono fine". Su una canzone in cui si parlava di campana tibetana, dei doors e della cultura degli anni 70, una rima così inutile e forzata mi sembra davvero fuori luogo.

Umberto Tozzi - Ti amo

$
0
0
umberto tozzi canta ti amo

Ti amo, quarant'anni e non capirla.

Poche canzoni come queste hanno segnato una generazioni. Se andate a vedere i vari commenti su youtube sono tutti del tenore: "che bella canzone, quanti ricordi...". L'abbiamo ascoltata e cantata per anni, eppure, quando chiedo a qualcuno il significato del testo di questa canzone, mi sento sempre rispondere cose del tipo: facile, è una canzone d'amore. Davvero? Si, vabbè, si sente ripetere mille e mille volte il ritornello "ti amo", ma ne siete sicuri? Allora spiegatemi cos'è un guerriero di carta igienica, e perchè "un soldo ti amo", e cos'è questo vino leggero? Insomma, sembra un calderone di frasi senza senso, e, forse, lo è davvero in parte.

Ossessionati dal dubbio.

Cominciamo col dire che se un testo ripete mille volte ti amo non è una canzone d'amore! E' un "giochetto", nato dalla pittura che ha avuto la sua massima implementazione nel cinema. E' un classico, serve a sviare lo spettatore del vero messaggio. A questo si aggiunge una considerazione personale: avete mai avuto un amico (ma più spesso un'amica) che vi ha ripetuto mille volte di essere innamorato del proprio compagno come il primo giorno? Bene, quando io li sento, mi domando sempre chi stia cercando di convincere: me o se stesso? Si, questa è una canzone sull'amore, ma non propriamente una canzone d'amore.
Lui, lei e l'altra.

Alla fine, se pur con uno spessore differente, si cade ancora una volta sul classico degli anni settante: il marito, la moglie, l'amante. Questa canzone infatti è divisa in due parti: nella prima l'autore si rivolge all'amante, esternando il suo amore, ma anche i suoi dubbi e le sue paure, nella seconda alla moglie, alla quale invia quasi una preghiera disperata, implorandola di fargli riscoprire il fascino del matrimonio.

L'amante.

Nella prima parte parla alla sua amante. Un'amante che gli da sesso e passione, che lo fa tremare davanti al suo seno. L'autore è consapevole che sta facendo un gioco pericoloso, un gioco d'azzardo, come una monetina lanciata in aria. Una donna che lo fa impazzire a letto, alla quale chiede di dargli quella metà dell'amore che non riesce più ad ottenere dalla moglie: "l'amore che a letto si fa, datemi l'altra metà". Un'amante con la quale resterebbe tutto il tempo possibile, ma purtroppo è il primo maggio, e non ha scuse da raccontare alla moglie, è la festa del lavoro! E quindi torna a casa.

La moglie e il rapporto stanco.

Appena tornato dalla moglie le prime cose che gli escono dal cuore sono un "ti amo" e un "ti chiedo perdono". La domanda "ricordi chi sono?" non è rivolta da lui alla moglie, ma a se stesso. Ti ricordi ancora chi sei? Un marito e padre di famiglia? Apri la porta ad un guerriero di carta igienica è una delle frasi che sono ancora oggetto di discussione. Premettiamo che in quegli anni era un giocattolo in voga. Non esistevano tablet o playstation e, per giocare, ci si costruiva i soldatini con il cartoncino della carta igienica. In un intervista Bigazzi, l'autore del testo, disse che un uomo di carta igienica altro non è che un uomo buono per pulirsi il culo. Sta a sottolineare il senso di colpa. Alla moglie, differentemente dall'amante, non chiede passione, di fronte al seno della moglie non trema, anzi, è solo un vino leggero, che non è nemmeno in grado di inebriarlo. Chiede un bambino, che forse è l'unica cosa che può dare un po' di ossigeno al rapporto, un rapporto fatto ormai di frasi di circostanza, del tipo "ciao amore, che hai fatto quando non c'ero?", "hai cambiato le lenzuola?".
Niente polemiche.
Non finirò mai di ripeterlo: una canzone, come una poesia, non ha mai un'unica spiegazione o una spiegazione giusta. Il significato della stessa dipende esclusivamente da quello che uno sente. Per cui scrivete pure le vostre interpretazioni, e segnalatemi pure eventuali imprecisioni, ma evitate i soliti: "non hai capito un cazzo". ;)

Testo della canzone ti amo di Umberto Tozzi (scritto da Brignani).

ti amo,
in aria
ti amo
se viene testa vuol dire che basta
lasciamoci.
ti amo, io sono, ti amo, in fondo un uomo
che non ha freddo nel cuore, nel letto
comando io
ma tremo davanti al tuo seno,
ti odio e ti amo,
è una farfalla che muore sbattendo le ali
l'amore che a letto si fa
prendimi l'altra metà
oggi ritorno da lei
primo Maggio, su coraggio
Io ti amo e chiedo perdono
ricordi chi sono
apri la porta a un guerriero di carta igienica
e dammi il tuo vino leggero
che hai fatto quando non c'ero
e le lenzuola di lino
dammi il sonno di un bambino
che fa
sogna
cavalli e si gira
e un po' di lavoro
fammi abbracciare una donna che stira
cantando
e poi fatti un po' prendere in giro
prima di fare l'amore
vesti la rabbia di pace e sottane sulla luce
io ti amo e chiedo perdono
ricordi chi sono
ti amo, ti amo, ti amo ti amo
e dammi il tuo vino leggero
che hai fatto quando non c'ero
e le lenzuola di lino
dammi il sonno di un bambino
che fa
sogna
cavalli e si gira
e un po' di lavoro
fammi abbracciare una donna che stira
cantando
e poi fatti un po' prendere in giro
prima di fare l'amore
vesti la rabbia di pace e sottane sulla luce
io ti amo e chiedo perdono
ricordi chi sono
ti amo, ti amo, ti amo ti amo

Vasco Rossi - Come vorrei

$
0
0
immagine della morte su vasco rossi

Esce Sono Innocente di Vasco Rossi.

Ed ecco puntuale arrivare l'album della Rock Star Italiana: il grande Blasco! Il titolo del nuovo lavoro è "sono innocente" ed è composto da 14 brani, 3 dei quali già editi. Tutti gli altri 12 sono pezzi originali, tra i quali spicca: "Come vorrei", il primo estratto dell'LP. (si usa ancora la parola LP?).
Prima ancora di parlare del brano in questione, come vorrei, mi attira il titolo dell'album. Si, perchè un sono innocente, per chi conosce il Vasco, è già una parola ricca di significati. Come non pensare ad esempio a "nessun pericolo per te?", a quando canta: "so quel che faccio e sento di far questo, e tu non centri un cazzo amico, vai a fanculo te e chi non te lo ha mai detto". Si perchè Vasco è sempre stato insofferente alle numerose critiche che gli sono piovute, anzi, grandinate addosso durate tutta la sua carriera. La sua "linea difensiva"è sempre girata attorno a due temi: 1 - non giudicarmi perchè tu non mi conosci davvero; 2 - io i miei errori li pago e li ho sempre pagati sulla mia pelle, quindi pensa alla tua coscienza. (e qui citerei anche "un gran bel film", "stupido hotel", "gli angeli").
Allora ecco che questo sono innocente si arricchisce di significati. Forse i più giovani non ricordano le pesanti accuse che gli venivano rivolte, accuse di fare propaganda all'uso della droga, accuse di traviare i giovani, accuse di diffondere valori negativi che la stampa gli riversava addosso durante gli anni 80 e che, seppur in tono minore, ha continuato a rivolgergli negli anni successivi. Con sono innocente sembra che l'autore abbia voluto fare un'esame di coscienza. Forse sta diventando vecchio, forse maturo o forse, addirittura, comincia a tirare le somme sulla sua vita... Queste almeno sono le sensazioni che mi sono arrivate quando ho letto il titolo, prima ancora di ascoltare le canzoni. Magari non centra nulla con tutto l'album, ma qui sta il genio di un autore: con una sola frase, con un solo titolo, è già riuscito a scatenare in me emozioni, riflessioni, curiosità.

Come Vorrei - gli eterni dubbi di Vasco Rossi.

Il Vasco del primo paragrafo è quello che conosciamo: quello insicuro che invidia, o probabilmente, sfotte quelli che "hanno capito tutto". Un Vasco che per la millesima volta vorrebbe scappare. Inutile domandarsi scappare da cosa, vuol scappare da se stesso, dai suoi dubbi, dalle sue paure e, aggiungo io, dalle sue responsabilità. Ma non ne ha il coraggio, perchè per scappare da se stessi, ovvero, per diventare una persona nuova, è innanzitutto necessario fare sincero esame di coscienza. Ci si deve guardare dentro senza ipocrisia, per quello che si è. E malgrado l'età e il genio, non ne ha ancora il coraggio. E quindi preferisce continuare e restare dov'è, nel suo mondo, che in fondo non gli piace tanto. 

Chi è la persona a cui è dedicata la canzone?

Chi è la persona che invece ha capito tutto? Che vuole restare? Che non lo lascia scappare? Che lui ha paura di perdere?
La compagna? No, poco convincente. Oltretutto Vasco non scriverebbe mai una canzone per sua moglie. Il figlio? Nemmeno questo mi convince. Di fatto non lo so, e vorrei trovare qualche risposta nei commenti. Ma un dubbio a me viene: Vasco ha sempre sfiorato il tema del suicidio, specialmente negli anni '90. Non è che questa persona che gli dice di restare qui, che ha capito tutto e che lui non riesce a lasciare perchè non sa se può vivere senza sia proprio la vita? Della serie: sarebbe molto facile togliersi la vita, ma sono troppo insicuro anche per fare questo?
Mi piace pensare che sia una canzone sul suicidio o, semplicemente, di una persona non più giovane che ha avuto grossi problemi di salute negli ultimi anni, e che si è domandato spesso cosa sia la morte. La morte che è la via più semplice per cambiare questo mondo, ma che non ha il coraggio di affrontare.
Ripeto, prima di essere sommerso da insulti, non dico che questa sia la giusta interpretazione, ma è quella che piace a me.

Ecco il testo di Come Vorrei.

Al contrario di te
Io non lo so
Se è giusto così
Comunque sia
Io non mi muovo
Io resto qui
Sarebbe molto più semplice
Per me
Andare via
Ma guardandomi in faccia
Dovrei dirmi una bugia
Come vorrei
Che fosse possibile
Cambiare il mondo che c'è
Ma mi dimentico che
Dovrei vivere senza di te
Tu che ne sai
Tu dici che
Per te l'amore è così
Sei scappata di casa giovane
E ormai sei qui
Sarebbe molto più semplice
Per te
Se non fosse così
Solo quando piangi ti ricordi
che sono qui
Come vorrei
Che fosse possibile
Cambiare il mondo che c'è
Dimenticarmelo eh
Sarebbe facile
È che per farlo sai
Prima di tutto dovrei
Dovrei decidere se
So fare senza di te
Come vorrei
Che fosse possibile
Cambiare il mondo che c'è
Dimenticarmelo eh
Sarebbe facile
È che per farlo sai
Prima di tutto dovrei
Dovrei decidere se
Posso vivere senza di te

Guerriero - Marco Mengoni

$
0
0
Marco Mengoni - Guerriero
Guerrieroè il titolo del testo nella nuova canzone di Marco Mengoni, singolo che anticipa l'uscita dell'album previsto per gennaio.
Come sempre, Mengoni non si smentisce  scrivendo una testo davvero molto toccante e sensibile.
In un'intervista sul TG1, lui dice che il guerriero è un po' la nostra coscienza, la forza che ci spinge a scegliere una strada piuttosto che un'altra. Aggiunge "il guerriero" lo siamo un po' tutti.
A mio parere, leggendo bene il testo e tenendo conto anche del fatto che è stato lui a creare la regia del video, mi viene da affermare che sia una canzone molto intima.

Secondo me, infatti, il bambino del video non è altro che lui, nella sua fanciullezza indifesa e sensibile ad ogni attacco esterno. Il super eroe, ovviamente, è sempre lui, ma ormai cresciuto e munito di corazza e di esperienza di vita che difficilmente qualcuno potrebbe più scalfire.
È riuscito a diventare un uomo talmente tanto forte che si sente di poter difendere la propria sensibilità, la sua fanciullezza, da tutto e tutti. Pertanto lui è il guerriero, difensore e protettore di sé stesso.


La conferma di quello che penso, mi arrivata da questo pezzo di testo:
Io sono un guerriero
veglio quando è notte
Ti Difenderò da incubi E tristezze
Ti riparerò da inganni e maldicenze
E ti abbraccerò per darti forza sempre
Il fatto che dica che difenderà di notte da incubi e tristezze abbracciando per dare forza sempre, è un modo per dire che, ogni volta, saprà quale viaggio introspettivo dovrà fare per arrivare a darsi il giusto coraggio per rialzarsi anche nei momenti più inconsci, fase onirica.

Altro punto fermo in cui mi conferma che sta parlando alla sua fanciullezza è racchiuso proprio nel ritornello:
E amore il mio grande amore che mi credi
Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi
E resterò al tuo fianco fino a che vorrai
Ti difenderò da tutto, non temere mai
Sta parlando di un amore leale ed indissolubile, pronto a difendere e a rialzarsi in piedi in qualunque avversità il destino lo faccia imbattere. Totale lealtà e devozione per la sua parte più sensibile.

Comunque, se leggeste il testo che riporto qui sotto pensando che è una canzone introspettiva, ne avrete conferma pure voi che quanto ho scritto è, molto probabilmente, corretto:
Non temere il drago
Fermerò il suo fuoco
Niente può colpirti dietro questo scudo
Lotterò con forza contro tutto il male
E quando cadrò tu non disperare
Per te io mi rialzerò
Io sono un guerriero e troverò le forze
Lungo il tuo cammino
Sarò al tuo fianco mentre
Ti darò riparo contro le tempeste
E ti terrò per mano per scaldarti sempr
Attraverseremo insieme questo regno
E attenderò con te la fine dell'inverno
Dalla notte al giorno, da Occidente a Oriente
Io sarò con te e sarò il tuo guerriero
(ritornello)
Ci saranno luci accese di speranze
E ti abbraccerò per darti forza sempre
Giurò sarò roccia contro il fuoco e il gelo
Veglio su di te, io sono il tuo guerriero
Di seguito potete trovare una cover della canzone davvero molto carina.


Magnifico - Fedez feat. Francesca Michielin

$
0
0
Magnifico - Fedez feat. Michielin
Magnificoè il titolo del testo della nuova canzone scritta da Fedez e da Francesca Michielni, tratto dall'album Pop-Hoolista, uscito il 30 settembre scorso.
Si nota subito il tocco femminile nel testo, dato che non è la classica canzone rapper da incavolato nero contro tutto ciò che non funziona nella società, esplicitandolo senza troppe mezze misure.
In maniera un po' più delicata, Fedez, la lamentela, la pone al gentil sesso. Rivolgendosi, forse, in primis, a qualche sua ex fidanzata; anche se, palesemente, grazie anche al video, si può notare che si sta rivolgendo alle donne in generale. Le definisce "scalatrici sociali" perché tutte troppo interessante a quello che lui rappresenta e non a quello che è realmente. Descrivendo così la donna media, del giorno d'oggi, troppo materialista, troppo impegnata ad apparire e con uno spiccato egocentrismo.

Nel video si vede sempre in secondo piano un SUV che segue Fedez a passo d'uomo. A fine video, quando non ci sono più donne che gli sbavano addosso perché "denudato" dai vestiti che lo fanno sembrare un Re di denari, ne esce fuori una donna, la sua vera fidanzata, che fa capire che sta con lui per quello che è e non per quello che ha... uhm.

Ma passiamo alla spiegazione del testo:
E gli anni passano e non ci cambiano,
davvero trovi che sia diverso?
Guardami in faccia i miei occhi parlano
e tu dovresti ascoltarli un po' più spesso
Sorridi quando piove, sei triste quando c'è il sole
devi smetterla di piangere fuori stagione
Dai proviamo e poi vediamo che succede
Si lamenta del fatto che lei non lo ha mai guardato abbastanza per capire che non è lui ad essere cambiato ma lei che fa i capricci ogni volta per ottenere attenzione in ogni dove, piangendo e ridendo fori da ogni. Le dice che dovrebbe smetterla di comportasi così per vedere se la loro storia potrebbe avere qualche possibilità per continuare a definirsi tale.
Per ogni mia parte che ti vuole, c'è un'altra che retrocede
Sapessi quante ne ho viste di scalatrici sociali
regalano due di picche aspettando il Re di denari
Per quanto lui si senta attratto da lei, si sente fuori luogo con una persona che sente così "vuota". Quindi, cerca di reprimere questo desiderio perché sa già che nel momento in cui lei troverà qualcuno di più ricco, re di denari, e che le darà maggiori attenzioni, lei se ne andrà.
Quante volte ad un "Ti amo" hai risposto "No, non posso",
hai provato dei sentimenti e non ti stanno bene addosso.
Ai "ti amo" risponde con una negazione perché sa bene che se non è più lei al centro dell'attenzione, come le deve esser già successo, ne soffrirebbe troppo e non vole che questo riaccada.
Parliamo allo stesso modo ma con diversi argomenti,
siamo nello stesso hotel ma con due viste differenti.
L'amore è un punto di arrivo, una conquista,
Ma non esiste prospettiva senza due punti di vista.
Entrambi stanno parlando di amore, solo che lei, a differenza di lui, sta parlando del suo amor proprio e del suo totale interesse. Senza minimamente guardare verso di lui verso una prospettiva comune. I loro punti di vista non sono convergenti, come dovrebbe essere quando due persone si amano.
Anche se fuori tutto è magnifico,
non lo prenderò come un rimprovero
È possibile abbia sogni sbagliati, un po' illusi al momento
Mi appartengono
Il ritornello è l'unico pezzo in cui mostra un minimo di umiltà in tutto il testo. Perché?  Semplice, è solo qui che fa capire che si rende conto che le scelte, i sogni, che sta percorrendo, compresa la donna che ha accanto, non sono scelte del tutto giuste. Ma gli appartengono e devono, perciò, essere rispettate.
Fuori è magnifico,
si ma tu un po' di più
Sei la bellezza a due passi
a portata di manicure,
Fa un apprezzamento molto ironico dicendo che lei è un po' più magnifica rispetto a quello che li circonda perché la bellezza, non estetica ma etica, che ha è del tutto finta.
Ma so che quando troveranno il centro dell'universo
rimarrai delusa a scoprire che non sei tu
Ognuno coi suoi pensieri e i suoi segreti,
lo so siamo divisi dalla spazio senza essere pianeti
Qui si nota ancora una volta che l'accusa di essere troppo egocentrica dicendole che non è lei il centro dell'universo. Dice che ognuno, a modo suo, è il proprio centro dell'universo con i suoi pensieri e segreti, ma bisogna essere capaci di ritornare con i piedi per terra e non guardare solo il proprio interesse.
L'amore rende ciechi devo dirtelo
e io devo smettere di cercare le scarpe nel frigorifero.
Ma tu non guardi me continui a guardare fuori,
ti ho dato i giorni migliori dei miei anni peggiori
Contraddizioni e vizi, a ognuno il suo
ma questa notte dormo sul mio fianco preferito, il tuo.
"L'amore rende ciechi" non credo sia un modo per dire che la falegnameria è operativa. Credo stia dicendo che, a volte, per troppo amore, si è disposti a far finta di non vedere ciò che è palese.
"Cercare le scarpe nel frigorifero" credo sia una metafora per dire che è stufo di intraprendere una strada che porta al cuore di una donna che non sa amare. Ne è così innamorato che ha sempre cercato di darle il meglio anche nei suoi giorni bui. Ma, una donna egocentrica, per quanto guardi verso qualcun'altro che non sia il suo riflesso, avrà la testa sempre impegnata a pensare a sé stessa.

La canzone si ripete e conclude con il ritornello. Di seguito la cover della canzone.



Classifica delle 100 migliori canzoni italiane di sempre

$
0
0
la canzone gli angeli di vasco rossi è stata scelta come la miglior canzone italiana di sempre
 Come sempre redarre una simile classifica non è facile ed il risultato dipende esclusivamente dai parametri che si intendono utilizzare. In questa classifica si vuole tener conto del successo della canzone, dell'impatto sociale nel momento in cui è uscita, della longevità del successo, dell'universalità del messaggio e del suono che superi le barriere del tempo. Mi sono accorto anche che una classifica di questo genere sarebbe diversa se stilata un'anno prima o un anno dopo. Perchè a volte ci sono dei fenomeni sociali che la fatto tornare attuale e quindi rendono ancora più forte il suo messaggio. Questa classifica non è assoluta, quindi vorrei modificarla ed aggiornarla aiutato dai vostri commenti. In alcuni casi terrò conto anche della carriera dell'artista, del quale cercherò di riportare la canzone migliore. Eviterò di mettere in classifica più canzoni dello stesso autore.

1 - Gli Angeli - Vasco Rossi.

Credo che tutti noi se dovessimo scegliere una canzone del grande cantautore di Zocca sceglieremmo Albachiara. Anche a me è la canzone che suscita più emozioni, perchè è una delle prime, perchè è la canzone che chiude tutti i concerti, perchè ha accompagnato tutta la mia adolescenza. Ma da quel magico 1979 al 1996 l'autore ha fatto grandi progressi. Ho scelto gli Angeli perchè ha una base musicale magica (suonata da Stefe Burns), un assolo di chitarra spettacolare (Mike Landau), un testo che meglio degli altri ricalca la visione del mondo del Blasco ed ha segnato il passaggio del suo autore da cantante Pop a grande Rock Star.

2 - Fabrizio de Andrè - Un giudice

Non avevo dubbi sul fatto che al secondo posto dovesse esserci il grande autore genovese, il problema era scegliere uno tra i tanti capolavori del maestro. Ho scelto un giudice perchè in questo brano più che in altri viene messa in luce la sua più grande forza: scavare dentro la parte più profonda dell'anima umana. La ho scelta anche per la sua attualità: sarà una mia impressione, ma spesso nei luoghi del potere vedo persone davvero "sfigate", che mantengono nella loro attività politica, sociale o industriale, un'arroganza imbarazzante, che quasi sconfina nella cattiveria. Loro sono i giudici di de Andrè.

3 - Fiorella Mannoia - Quello che le donne non dicono.

Scritta dal grande Ruggeri ed interpretata dall'altrettanto grande Fiorella Mannoia, questa canzone
fiorella mannoia a san remo interpreta la canzone di ruggeri che occupa il terzo posto in classifica
riassume magicamente le frustrazioni della donna di mezza età e, forse ancor di più, gli eterni problemi di comunicazione tra uomo e donna, che non terminano nemmeno quando l'adolescenza è finita. Un grande successo a sar Remo, un'evergreen, un pezzo che riesce sempre a commuovere.

4 - Baila Morena - Zucchero Fornaciari

Prima di lui sembrava impossibile fare blues in italiano. E forse lo sarà anche dopo. Questa canzone ha sonorità semplici, ma curatissime, lente, ma coinvolgenti ed il testo nella sua quasi banalità riassume l'emozione che ha provato solo chi ha sentito il fuoco dentro vedendo ballare una ragazza splendida e maledetta

5 - Io non mi sento italiano - Giorgio Gaber

Ho un debole per questo poliedrico artista. Nelle sue canzoni trova sempre le parole che descrivono perfettamente quello che ho in testa. I suoi testi sono stupendi, le sue musiche e la sua interpretazione non virtuose, ma perfettamente adatte al suo genere. La sua principale forza è l'equilibrio: in questo testo ad esempio riesce a sintetizzare perfettamente la rabbia verso l'italietta unita alla consapevolezza che in fondo, essere essere nato in questo paese, è anche una fortuna.

umberto tozzi con la sua canzone di maggior gloria occupa il sesto posto
6 - Gloria - Umberto Tozzi

Umberto Tozzi ha avuto un grande successo commerciale. Malgrado ciò lo ritengo sottovalutato. Non è stato solo l'autore di grandi tormentoni, ma anche un innovatore. Prima ancora che questa canzone lo consacrasse, aveva dato un grande impulso alla musica italiana con brani come Hurrah o Donna Amante Mia.

7 - Volare - Domenico Modugno

Evergreen. Brano che ha portato la musica italiana ai vertici mondiali. Il pezzo che ha reso popolare il festival di Sanremo. La canzone che ha messo d'accordo nonni, padri e figli, amanti del pop commerciale con amanti della musica da camera, appassionati di musica con ascoltatori distratti. Questa canzone finirebbe dentro le migliori canzoni di tutto il mondo, e non solo italiane.

8 - A te - Jovanotti

Assieme a Gente della Notte è certamente il miglior brano di Lorenzo Cherubini. Testo straordinario, dolcissimo, ma non patetico, la sintesi di un grande amore. Commuove sempre e non stanca mai.

9 - Maledetta Primavera - Loretta Goggi

Per quelli della mia generazione una canzone che ricorda le meravigliose estati degli anni 80. Tutta la musica di quegli anni è stata raggruppata in un genere denominato pop anni 80, o, più criticamente, trash commerciale degli anni 80. Loretta Goggi apparteneva a quella generazione e, per essere coerente fino alla fine, ha fatto pure la fine delle meteore (almeno per quanto riguarda la carriera musicale). Purtroppo dentro questo calderone di brani più o meno belli, ci sono finiti dei pezzi stupendi come questo. Grande canzone, grandi arrangiamenti, grande interpretazione e grande testo!

10 - Figli delle stelle - Alan Sorrenti

Troppo sottovalutato questo brano. E' vero che l'autore con questo LP ha segnato una svolta pop commerciale, ma anche in questo ci ha messo tutto il suo genio. A volte mi domando perchè un brano per essere accettatto dalla critica debba essere per forza palloso!

11 - Cenerentola - Alberto Camerini

So che il 99 per cento dei lettori, e forse anche il 100, rimarrà assai perplesso di fronte a questo undicesimo posto. Vi invito ad andare ad ascoltare la canzone, del 1976, e a dirmi se con questo pezzo l'autore e session man brasiliano non fosse almeno 10 anni avanti, non rispetto agli altri autori italiani, ma rispetto a tutto il mondo. Purtroppo il genio conobbe il successo con dei sempliciotti motivetti commerciali, e, capito che quella era la strada facile per il successo, è scaduto piuttosto in basso.

12 - Eskimo - Francesco Guccini

Conosciuto per la profondità dei testi, per le musiche minimal, ma curate nei particolari, e per la sua fede anarchico comunista, il cantante di Pavana meritava di diritto vedere il suo nome in questa classifica. La canzone Eskimo la ho scelta perchè è la più equilibrata, introspettiva e universale. 

13 - Ahi Maria! - Rino Gaetano

Genio assoluto della musica italiana. Belle musiche e testi con messaggi straordinari. Una carriera breve, come breve e stata la sua vita, ma sufficiente a lasciare un segno indelebile. La semplicità, l'allegria e l'ironia con cui riesce a comunicare messaggi profondi, fortemente legati al sociale, tocca il culmine in questo brano sull'amore. 

14 - Il Cielo - Renato Zero

Considero Renato Zero più un poeta che un cantante. Negli anni alla poesia ha aggiunto buone musiche e il teatro. Un suo concerto infatti è uno spettacolo che va molto oltre la musica. Ricordiamo in passato la presenza di personalità del calibro di Carla Fracci o dei Momix. Ho scelto questo brano perché trovo che tra tutti sia il più poetico.

15 - Caruso - Luccio Dalla

Luccio Dalla non è tra i miei cantanti preferiti, ma sarei davvero incompetente se non lo aggiungessi a questa classifica. Tra tutte le sue eccellenti canzoni questa, dedicata al tenore Enrico Caruso, è la mia preferita. Poetica, toccante e arrangiata ad arte!

16 - Centro di gravità permamente - Battiato

I fan di Battiato forse storceranno il naso. Il grande cantautore è evoluto moltissimo da quegli anni, mentre il pubblico commerciale non si è mai slegato dai suoi primi brani. Ma è proprio per questo che la ho selezionata: perché, tra le sue canzoni, è quella che più di tutte ha raggiunto il grande pubblico, aspetto fondamentale perché una canzone possa entrare in questa classifica.
Emozioni - Lucio Batisti
Uomini soli - I pooh
Il mare d'inverno - Loredana Bertè
Self Control - Raf
Litfiba - Paname
Non è tempo per noi - Ligabue
Perdere l'amore - Massimo Ranieri
Silvia lo sai - Luca Carboni
Adesso tu - Eros Ramazzotti
Parole - Mina
Come mai - 883
Dedicato a te - Le Vibrazioni
Teorema - Marco Ferradini
Falco a metà - Gianluca Grignani
Silvia lo sai - Luca Carboni
Rock and Rolling - Scialpi
Iris - Biagio Antonacci
Ragazzo dell'Europa - Gianna Nannini
Vacanze Romane - Matia Bazar
Il ragazzo della via Gluck - Adriano Celentano
Impressioni di settembre - PFM
Rimmel - Francesco de Gregori
Tanti auguri - Raffaella Carrà
Piccolo grande amore - Claudio Baglioni
O sole mio - Mario del Monaco
Bartali - Paolo Conte
Eppur mi son scordato di te - Formula 3
Domani smetto - Articolo 31
Acido Acida - Prozac +
Balla - Umberto Balsamo
Fatti mandare dalla mamma - Gianni Morandi
Extraterrestre - Eugenio Finardi
Almeno tu nell'universo - Mia Martina
Storie di tutti i giorni - Riccardo Fogli
Margherita - Riccardo Cocciante
Via le mani dagli occhi - Negramaro
Luci a San Siro - Vecchioni





Il carrozzone - Renato Zero

$
0
0

il carrozzone del circo che per renato zero rappresenta la vita
Il circo della vita.

Il "carrozzone"è, nel gergo, un modo di chiamare il circo. Il carrozzone, nella canzone del grande autore romano è la vita. Non dimentichiamoci infatti che tutte le maschere del circo, altro non sono che caricature di personaggi della vita reale. Le regine, i fanti ed i re che vediamo al circo sono quelli che ci circondano nella realtà. Attenzione però: questa non è una canzone sulla vita, ma sulla morte: "sotto a chi tocca in doppiopetto blu, una mattina sei scesa anche tu". Scendere dal carrozzone del circo significa abbandonare la vita, naturalmente il doppiopetto blu, simbolo dell'eleganza, fa rifermento al fatto che il morto in occasione del funerale viene vestito nel modo migliore.

Ridi buffone per scaramanzia

Il carrozzone va avanti da sé,
con le regine, i suoi fanti, i suoi re…
Ridi buffone, per scaramanzia,
così la morte va via
Parla del carrozzone della vita e introduce subito il concetto di morte. La morte da sempre è stata esorcizzata con dei rituali sia teatrali, sia religiosi, a scopo scaramantico. Infatti, come verrà ricordato a fine canzone, il carrozzone va avanti da se, come un carillon a molla precaricato, e la morte è solo un piccolo evento all'interno dello spettacolo.

La morte è un evento che tocca a tutti

Musica, gente, cantate che poi
Uno alla volta si scende anche noi…
Sotto a chi tocca… in doppiopetto blu
Una mattina sei sceso anche tu!
Bella la vita che se ne va
Tutti noi dovremmo scendere dal carrozzone, e in occasione del funarale verremo vestiti con i nostri abiti milgiori (il doppiopetto blu), circondati di fiori e profumati di incenso. E' arrivato il turno della persona a cui è dedicata la canzone. Nulla si sa di questa persona, nemmeno se si tratti di un maschio o di una femmina, solamente un strofa più avanti ("proprio sul meglio ha detto no") ci fa pensare ad un giovane. Il "bella la vita che se ne va" credo vada presa in modo ironico.

I valori semplici

Un fiore, un cielo, la tua ricca povertà
Il pane caldo, la tua poesia…
Tu che stringevi la tua mano nella mia!
Bella la vita, dicevi tu
È un po' mignotta e va con tutti, sì però…
Però, però… proprio sul meglio, t'ha detto no!
 Nel momento dei grandi drammi, in questo caso la morte, è facile riscoprire il valore delle cose semplici, come il sapere del pane caldo, il calore di una stretta di mano, la poesia... Peccato che se ne sia andata proprio sul meglio (e se a morire fosse stato proprio un bambino?).

La cinica indifferenza del carrozzone.

 il carrozzone riprende la via,
facce truccate di malinconia..
Tempo per piangere, no, non ce n'è,
tutto continua anche senza di te..
Bella la vita che sene va…
Vecchi cortili dove il tempo non ha età,
i nostri sogni, la fantasia …
ridevi forte e le paura era allegria!
Bella la vita, dicevi tu,
e t'ha imbrogliato e t'ha fottuto, proprio tu!!!
Con le regine, con i suoi re,
il carrozzone va avanti da se
Alla fine, quello che sembra un dramma totale, non è altro che una rutine nel ciclo della vita. Passato il momento del dramma e dei pianti ipocriti, tutto riprende come prima. Restano solo i ricordi, i cortili dove si giocava da bambini, i sogni mai realizzati, la fantasia e per finire la beffa. La morte che sembra essersi presa proprio una persona che amava la vita, che era viva, che manifestava apertamente il suo entusiasmo per le cose. Ma alla fine anche questo poco conta, il carrozzone ricomincia il suo percorso e ci cancella dalla memoria, come se non fossimo mai esistiti.

Renato Zero affronta il tema della morte.

Che dire di questo che, tutt'ora, è considerato uno dei migliori testi di Renato Zero e, aggiungo io, della musica italiana in generale? Tante cose. Per cominciare, negli anni in cui la musica italiana si sforzava di uscire dal solito cerchio "cuore fa rima con amore", il cantautore romano esplora un tema del tutto nuovo: quello della morte. E riesce a farlo con leggerezza e poesia, senza forzare mai la mano, riuscendola a rinchiudere dentro una gabbia di indifferenza, ma mai di cinismo. Come una cosa da accettare, nella certezza che continueremo a vivere nei ricordi delle persona alle quali siamo riusciti a regalare un sorriso o un momento di gioia.




Game Over suor Cristina

$
0
0
suor cristina alza al cielo crocifisso e premio di the voice

Italia: un paese di geni e mediocrità.

L'Italia è il paese di Dante e Michelangelo, ma anche il paese del pressapochismo, del bigottismo e della mediocrità. A volte sembra un humus che permette a questi grandi fiori di sbocciare. In questa stagione the voice è riuscito a dare il peggio di se e, per mantenere alti gli ascolti, trovandosi in concorrenza con una pletora di trasmissioni fondate sui litigi, su giudici incazzosi e su carognate tra concorrenti, ha giocato una carta sempre buona in Italia: il Vaticano!
Era già difficile per me sopportare la pena che mi davano Piero Pelù e J-Ax, ex dannati, ora macchiette di se stessi per un po di soldi e un po di popolarità! Facevano più pena di altri (vedi Morgan) perchè vedere el Diablo fare estrarre dal suo repertorio da palcoscenico facce e atteggiamenti da star, per sostenere una sua concorrente, fa davvero tenerezza.

Suor Cristina: il nuovo fenomeno mediatico.

Comunque, visto il rischio di un flop della trasmissione, ecco la carta suor Cristina Scuccia. Un vero asso da briscola, sotto ogni punto di vista! La sua comparsa è già un chicca: J-Ax che si commuove e piange. Forse l'ex leader dell'articolo 31 non ha le idee molto chiare su cosa sia una suora. Ho lavorato per anni coi diversamente abili, e anch'io mi sono commosso davanti ad alcuni gesti. Vedere come una persona diversamente abile utilizza i suoi mezzi per manifestare i propri sentimenti (non potendolo fare in modo ortodosso) fa una tenerezza infinita. Lo capisco bene io! Ma una suora non è necessariamente diversamente abile: può cantare, ballare, ridere e giocare come qualunque normodotato! Sarebbe stato carino farglielo sapere prima, per evitare gaffes. Poi si parte con l'ovvio: scegli me così facciamo il diavolo e l'acqua santa. Battuta prevedibile che è stata la colonna portante di tutto il programma. Ma la forza di suor Cristina non sta qui! La sua forza in realtà è un'altra: la nostra sorella di fatto è una cantante assai mediocre, e quindi scatena l'ira di coloro i quali si aspetterebbero dal pseudo-reality musica di qualità, ma, contemporaneamente appare uno squadrone di fedeli pronti a sommergere di insulti, invettive e anatemi chiunque si permetta di contestare la loro nuova star!

Clero, fede e insulti!

Ed ecco che la chimica è fatta: pagine e pagine di insulti sotto ogni video pubblicato su youtube, il miracolo è fatto! Tutto il mondo parla di The Voice. La vittoria della star non è scontata, mentre è scontato che arriverà in finale. Una sua dipartita infatti, avrebbe significato perdere la metà degli ascolti. Oggi la suora ha vinto il programma, la coppa del nonno direbbe il grande Pino Scotto, ed ha pubblicato il suo inutile album, passato del tutto inosservato alle masse. Persino ai suoi fedeli, che se da un lato la venerano e sono disposti a rovinarsi il fegato, dall'altro non hanno nessuna voglia di ascoltare banali cover reinterpretate da una cantante mediocre. Poco fa, cercando di far nuovamente parlare di se,  si è giocata la carta sesso: un'intervista dove la suora ha raccontato del suo primo amore e del fatto di essere contraria ai rapporti prematrimoniali. Davvero troppo poco!

Cosa ne penso di questo fenomeno da baraccone?

Cosa ne penso io di suor Cristina? Che come chiunque aveva diritto a partecipare  alla trasmissione, quello che mi ha terribilmente irritato era vederla con l'abito da suora. Perchè? Era una ragazza che si divertiva a cantare o era li in veste di rappresentante del clero? Non ci irriteremmo se un generale dei carabinieri partecipasse alla trasmissione e si presentasse sempre in divisa? Che alla fine, suo malgrado, ha trasformato la fede in una merce, messa a disposizione di coloro i quali da anni utilizzano il loro potere mediatico per propagandare i peggiori valori: sesso, denaro facile e ricchezza. Per finire mi ha veramente scosso la mancanza di umiltà: non l'ho mai vista fare i complimenti, dare un abbraccio o dire una parola di conforto ad una cantante da lei eliminata.
Oggi la dura legge del rock (come la chiama il grande Vasco) ha fatto giustizia: la carriera artistica di suor Cristina è finita ancor prima di cominciare.
Ora la mia curiosità è: cosa inventerà il prossimo The Voice per stupire? Un'idea c'è l'ho, ma me la tengo per me!
Ho scelto quella foto perchè meglio di ogni altra riassume quello che per me sono il diavolo e l'acqua santa: il crocefisso e il premio di the voice!

A modo tuo - Elisa

$
0
0
elisa interpreta a modo tuo di luciano ligabue

Un capolavoro firmato Elisa e Ligabue.

A modo tuoè il titolo del testo della canzone cantata da Elisa, tratto dall'album L'anima vola.
In realtà, il testo e la base musicale, sono stati scritti e donati dal gentilissimo Luciano Liguabue. Il quale, a mio avviso, da quando è invecchiato, sta facendo davvero dei capolavori.
In questo testo l'impronta del cantautore emiliano è molto marcata, malgrado ciò è davvero perfetta per la grande interprete friulana. Il testo gira attorno ad un tema molto caro all'autore: da un lato il pessimismo di chi è consapevole di come giri il mondo attorno a se, dall'altro l'ottimismo di chi ha capito che è ancora possibile essere felici, se impari a credere nelle cose semplici e davvero importanti, primo tra tutti l'amore. La canzone è dedicata ad un ipotetico figlio, al quale si augurano le cose migliori, ma anche le scuse per il mondo che gli stiamo lasciando.

Non si è mai abbastanza grandi per essere padri.

Che succeda a vent'anni, trenta o anche cinquant'anni, non ci si sente mai pronti ad essere padri. Si avverte che la nostra vita cambia, che è necessario essere più responsabili, che bisogna cominciare a dare un valore alle cose che prima ci sembravano superflue. E non si ha mai abbastanza tempo per farlo. Per certo è il momento in cui un uomo diventa adulto, e lo deve fare prima che il figlio cominci a fare le domande, non solo le domande del bambino che scopre il mondo, ma anche le domande dell'adolescente che deve fare delle scelte importanti.
Sarà difficile diventar grande
prima che lo diventi anche tu
tu che farai tutte quelle domande
io fingerò di saperne di più
sarà difficile
ma sarà come deve essere
metterò via i giochi
proverò a crescere 

È difficile vedere i bambini crescere.

I bambini non lo sono per tutta la vita. I bambini crescono, diventano a loro volta adulti e ad un certo punto se ne vanno. Nessuno ci pensa quando diventa padre, ma prima o poi accada, ed è in questi momenti che a volte noi siamo più impreparati di loro. Loro a cui spesso dobbiamo anche delle scuse, per non essere stati in grado di preparagli in mondo migliore.
Sarà difficile chiederti scusa
per un mondo che è quel che è
io nel mio piccolo tento qualcosa
ma cambiarlo è difficile
sarà difficile
dire tanti auguri a te
a ogni compleanno
vai un po' più via da me 

Dobbiamo accettare che la tua vita alla fine la devi decidere tu.

Alla fine il nostro contributo alla crescita di un bambino è minimo. Sarà lui a fare delle scelte, sarà sempre lui che cadrà e che, con le sue forze, dovrà rialzarsi. Saranno sempre i suoi occhi a vedere il mondo come lo vede lui, e sarà lui a decidere se fare qualcosa per migliorarlo.
A modo tuo
andrai
a modo tuo
camminerai e cadrai, ti alzerai
sempre a modo tuo
A modo tuo
vedrai
a modo tuo
dondolerai, salterai, cambierai
sempre a modo tuo 

Padri, non padroni!

Noi tutti vorremmo il meglio per i nostri figli. Forti degli errori che abbiamo fatto in passato, vorremmo che loro non li ripetessero. Che ascoltassero i nostri consigli e facessero tutto nel modo migliore. Che non trasgredissero mai una regola, che facessero sempre la scelta che noi, con la testa di oggi, faremmo. Ma è pura illusione, lui farà tutto con la sua testa, farà i nostri stessi errori o ne farà di diversi. Noi potremo solo stare a guardare, anche se questo può essere doloroso.
Sarà difficile vederti da dietro
sulla strada che imboccherai
tutti i semafori
tutti i divieti
e le code che eviterai
sarà difficile
mentre piano ti allontanerai
a cercar da sola
quella che sarai 

L'impotenza di non poterli tenere sempre stretti a se.

La cosa più difficile sarà capire che sono diventati adulti, che si allontaneranno da noi e, soprattutto, che non saremo più in grado di proteggerli. Di proteggerli dai loro errori e da un mondo cattivo. Ed, egoisticamente, sarà anche difficile il distacco, l'aver perso il nostro "giocattolo" preferito. 
Sarà difficile
lasciarti al mondo
e tenere un pezzetto per me
e nel bel mezzo del
tuo girotondo
non poterti proteggere
sarà difficile
ma sarà fin troppo semplice
mentre tu ti giri
e continui a ridere
La considero una canzone semplice, ma toccante. Un'ammissione di colpa che da solo assolve il colpevole. Una confessione che in fondo non maschera il fatto che spesso verso i nostri figli siamo noi i primi egoisti, e questo ci porta a commettere degli errori.
Una canzone semplice, ma arrangiata bene e gradevole. Resa eccellente dalla solita grande interpretazione di Elise, un sicuro successo commerciale.

Come in un film - Modà e Emma Marrone

$
0
0
emma marrone canta come in un film con i modà

Modà feat Emma Marrone.

Un modulo ormai di successo: quello degli artisti di farsi pubblicità reciproca tramite le collaborazioni. È già questo un brutto biglietto da visita: questa modalità è ormai dominio di cantanti emergenti o eclissanti. Non troverete mai un artista nella cresta dell'onda cedere ad un simile compromesso. Dico compromesso, perchè frequentemente le forzature sono evidenti. Ad ogni modo alcuni esperimenti danno risultati interessanti. Altri sono davvero disastrosi. Non saprei davvero in quali delle due categorie collocare questo brano. Quello che è certo è che rientrano appieno nelle due categorie di cantanti a cui accennavo prima: Emma Marrone, una carriera partita con la de Filippi e due partecipazioni a Sanremo, ambedue con discreto successo, ma anche la consapevolezza che, spenti i riflettori sui grandi eventi, il pubblico la ha dimenticata velocemente. Modà, presentati come uno dei più importanti fenomeni della nuova musica italiana, non sono mai riusciti a fare il salto di qualità che ci si aspettava. Per dirla in altre parole, non sono riusciti ad entrare nel mondo dei giganti, assieme ai vari Ligabue, Vasco, De Gregori... Ecco allora un buon modo per far parlare di se.

Emma Marrone sorprende ancora (un po delude Francesco Silvestre).

La canzone, come la maggior parte dei brani dei Modà, è costruita su di un brano roccheggiante piuttosto pregevole, con degli arrangiamenti molto curati e, di fatto, impeccabili. Forse, ma questa è un opinione del tutto personale, la voce di Kekko Silvestre, tende a stancare quasi subito. Troppo personale e troppo ascoltata in molte altre canzoni. Tanto di cappello invece all'interpretazione di Emma Marrone che, malgrado tutto, ha una grande voce.

Come in un film: un testo originale, ma non troppo.

Il testo invece lascia un po perplessi. Lo riporto interamente a fine post, da qui voglio solo spiegarne il senso (o, perlomeno, il senso che ci vedo io). Si tratta del solito dubbio, del solito enigma, della solita decisione che tortura un sacco di uomini durante la loro storia sentimentale. La situazione è questa: lui è innamorato di una donna, una donna bella, passionale, ma stronza. Non è molto chiaro nel testo, ma, probabilmente, una donna che lo ha anche tradito. Come si deve comportare un uomo davanti a questa situzione? Farsi forza e cercare di dimenticarla, farsi una nuova vita, rendersi cosciente del fatto che alla fine lei lo ha fatto stare più male che bene? Oppure passarci sopra, dimenticare l'orgoglio, e prendere coscienza del fatto che stare dentro ad un suo abbraccio è sicuramente più bello che starsene a casa a rodersi il fegato? L'artista sceglie la seconda, ma di fatto, continua a soffrire. Ma è una sofferenza consapevole, una sofferenza che conosce, una sofferenza che è disposto a sopportare poichè, ad ogni modo, non riuscirebbe a sopportare la sua assenza.

Come in un film lascia gli autori ancora nel limbo.

In conclusione un testo non originalissimo, ma nemmeno banale. Un testo non poetico, ma sicuramente che tocca il cuore. Un testo non illuminante, ma che fa riflettere. Alla fine però la sensazione che ne resta è quella che questi due artisti hanno perso ancora un'occasione di fare il salto di qualità, Sono e resteranno ancora delle giovani promesse. Attenzione però, che anche voi cominciate a non essere più tanto giovani.

Testo della canzone come in un film.

Credimi,
ti penso anche se son lividi
tanto il rancore non mi dà
la stessa libertà
che provo quando chiudo gli occhi e tu ritorni qua

Pensami,
anche se sei di un altro pensami
In fondo dimmi che cos'è
che c'è di male se
ad occhi chiusi perdo equilibrio e d'incanto tu

Tornerai, come in un film
piangerai, o no
mi odierai, forse sì
ma lo fai sorridendomi
mi abbracci e cambia il mondo
ti bacio e poi mi sveglio

Portami
in mezzo ad un temporale, abbracciami
voglio cadere insieme a te,
ma consapevole
che come la pioggia atterreremo su due foglie

Cercami,
anche se sei di un altro cercami
In fondo dimmi che cos'è,
che c'è di male se
ad occhi chiusi perdo equilibrio e d'incanto tu

Tornerai, come in un film
piangerai, o no
mi odierai, forse sì
ma lo fai sorridendomi
mi abbracci e cambia il mondo
ti bacio e poi mi sveglio
o no, o no

Tornerai, come in un film
piangerai, o no
mi odierai, forse sì
ma sempre sorridendomi
dicendomi che anche se mi sveglio
Tornerai

The reason why - Lorenzo Fragola

$
0
0
lorenzo fragola vincitore di xfactor con the reason why

Lorenzo Fragola vincitore di XFactor esce con un singolo inedito.

Lorenzo Fragola è stato l'ultimo vincitore di XFactor e, diversamente da come spesso accade, ne è risultato vincitore anche al botteghino. Il brano che lo ha portato al successo è stato il "subito disco d'oro" the reason why, nato con la collaborazione di Fedez. Il testo di questo brano è in lingua inglese (purtroppo) ed il suo significato abbastanza semplice. Naturalmente, essendo il prodotto di un reality italiano, il testo parla necessariamente d'amore. Per fortuna abbiamo superato la generazione del cuore fa rima con amore, la storia è leggermente più raffinata, ma non ci siamo spostati tanto più in la. Ricordo inoltre che Lorenzo Fragola sarà presente al festival di Sanremo.

Testo e traduzione di "the reason why".

You say, you say that all is going great
but I just can’t get away
and I know, I know, it’s not enough
cause I’ve been falling in love
and you say your love is far away
do you think of him everyday
or you worried you’ll forget his name?
Dici, tu dici che va tutto alla grande
ma non riesco a liberarmi (da un pensiero)
e so, lo so che non è abbastanza (quello che mi dai)
perché mi sto innamorando
e tu pensi a lui tutti i giorni
pensi a lui ogni giorno
o sei preoccupata di dimenticare il suo nome?
In fondo è pregevole come in queste strofe riesca a porre l'accento ad un sentimento piuttosto comune a tutti i maschi, e sono convinto, tutti voi lettori ci siete passati. L'immagine è sempre la stessa, una bella ragazza, una bella serata, tanto divertimento. Lei è allegra e spensierata, magari finalmente è riuscita a dimenticare il suo moroso, ma voi vi sentite in disagio, perchè vi rendete conto che vi state innamorando di lei.
and I don’t care
you see me as a friend
but please just keep on dancing
forever always ends you know
Fall in love you and I
Can’t afford to waste our time
sun is up in the sky
and we don’t even know the reason why
E non mi disturba
se tu mi veda come amico
ma non smettere di ballare
balla per sempre perchè tutto ha fine
Innamoriamoci, io e te
non sciupiamo il nostro tempo
il sole è alto nel cielo
e non  ne sappiamo nemmeno la ragione
Le cose interessanti qui sono due: la prima il continua a ballare, il che ci fa dedurre che forse non sono in un locale affollato, ma stanno facendo l'amore; il secondo è un invito alla ragazza a lasciarsi andare e ad innamorarsi di lui, un invito quasi disperato se messo insieme al non smettere di ballare. Cioè, lui già pensa a quando avranno finito di fare l'amore e per lei ritorneranno semplicemente amici.

So high, so high
we were so blind
because we got high one night
And I know I’m wrong
but I just don’t care at all
I’ll catch you when you fall
Così in alto, così in alto
eravamo così ciechi
perché abbiamo sbagliato una sera
Lo so che è uno sbaglio
ma non mi interessa
ti prenderò quando cadrai
E qui intanto abbiamo la conferma che ballare significava fare l'amore. Qua siamo già ai pensieri del giorno dopo. A lei che gli ricorda che sono amici, al fatto che è stato un eccesso ed uno sbaglio. E lui che le dice: "ti prenderò quando cadrai", ovvero, per te è stata l'avventura di una notte, per me è qualcosa che non finisce, il mio amore farà si che io sia li a raccoglierti quando cadrai.

And I don’t know what makes him be so fly
maybe he’s got game, and you’re hypnotized
but I can be a slave of heaven or a king in hell
but I prefer the flames coz red I rock well
and one day you’ll be mine
Non lo so cosa lo renda così interessante
forse lui è prestigiatore e ti ha ipnotizzata
ma io preferisco stare tra le fiamme dell'inferno, sono una roccia
ed un giorno sarai mia
E qui è la triste domanda che ci siamo posti altre volte. Perchè continui a perdere tempo innamorata di quell'uomo? Cosa ti ha fatto per avere il tuo cuore? Possibile che tu continui a pensare a lui quando ci sono qua io, che ti amo davvero e che ti so far stare bene?

Un esordio che è una promessa.

Ripeto, un testo non eccezionale, ma che in fondo si alza di mezza spanna dal solito brano sanremese. Spesso mi sono trovato a criticare gli esordi degli artisti provenienti da programmi come XFactor, ma in questo caso mi sembra che Lorenzo Fragola abbia cominciato col piede giusto. Presto sarà a Sanremo e sono previste ulteriori collaborazioni con J-Ax e Fedez, per cui in bocca al lupo Francesco!

 

Yellow Flicker Beat - Lorde

$
0
0

lorde canta Yellow Flicker Beat
Lorde ci sorprende con un brano Chillwave.

La giovanissima cantante neozelandese Lorde, all'anagrafe Ella Marija Lani Yelich-O'Connor, già conosciuta grazie al singolo Rolyals, ha raggiunto i vertici delle principali classifiche mondiali grazie a questo brano, Yellow Flicker Beat, nato come colonna sonora del film Hunger Games: il canto della rivolta. È un brano che si fa apprezzare da subito, grazie al suo sound certamente originale, che fa massiccio uso di elettronica, e che si rifà al genere Chillwave e, più in generale, al fenomeno indie. Quest'ultimo, in fondo, tradito, visto che la cantautrice ha poi firmato un contratto con la Universal.
Il testo lo trovo addirittura geniale! Oltretutto, sarà che lo sto ascoltando il 30 dicembre, a modo suo lo considero natalizio. Ovviamente non conforme alle regole standard per un canto di Natale. Cosa ci trovo di natalizio, malgrado i toni forti, a volte cupi e a volte violenti? L'atmosfera fiabesca. Attenzione, non di fiaba alla Walt Disney, quanto piuttosto di fiaba moderna, tipo la storia infinita o labirinth. Ma di cosa parla esattamente questa canzone? Eccovi la traduzione del testo.

Traduzione e spiegazione del testo Yellow Flicker Beat di Lorde.

I’m a princess cut from marble, smoother than a storm
And the scars that mark my body, they’re silver and gold
My blood is a flood of rubies, precious stones
It keeps my veins hot, the fires find a home in me
I move through town, I’m quiet like a fire
And my necklace is of opal, I tie it and untie
And our people talk to me, but nothing ever hits
So people talk to me, and all the voices just burn holes
Io sono una principessa scolpita nel marmo, più forte di una tempesta
E le ferite che segnano il mio corpo sono d’oro e d’argento
Il mio sangue è un fiume di rubini e pietre preziose
Mantiene le mie vene calde, i fuochi trovano una casa in me
Mi muovo attraverso la città, sono tranquilla come un fuoco
E la mia collana è di opale, la lego e la sciolgo
E la nostra gente mi parla, ma niente mi tocca
Così la gente mi parla, e le loro voci colo bruciano buchi
Ecco la descrizione di una fata, una dea, una principessa fiabesca. Fatta di marmo, fuoco e diamanti. Indistruttibile, invincibile, intoccabile da chiunque, specialmente dalle male lingue. È una principessa descritta come in un libro di due secoli fa, ma, di fatto, è una principessa moderna, che non si difende da orchi e dragoni, ma dalla città e dalla cattiveria della gente.
I’m going in (ooh)
This is the start of how it all ends
They used to shout my name, now they whisper it
I’m speeding up and this is the
Red, orange, yellow flicker beat sparking up my heart
We’re at the start, the colors disappear
I never watch the stars there’s so much down here
So I just try to keep up with them
Red, orange, yellow flicker beat sparking up my heart
I dream all year, but they’re not the same kinds
And the shivers move down my shoulder blades in double time
And now people talk to me I’m slipping out of reach now
Sto per andare
È l'inizio della fine
Gridavano il mio nome, ora sussurrano che
Sto accelerando e questo è il
Rosso, arancio, giallo battito tremolante che accende il mio cuore
Stiamo partendo, i colori scompaiono
Non guardo mai le stelle, c’è così tanto qui
Cerco solo di tenere il passo con loro
Rosso, arancio, giallo battito tremolante che accende il mio cuore
Io sogno tutto l’anno, ma loro (le stelle) non sono la stessa cosa
E i brividi scendono dalle mie spalle a passo accelerato
E ora la gente parla con me, sto scivolando lontano da loro ora
Qui la principessa che combatte contro la cattiveria terrena risulta ancora più evidente. Una principessa che parla dei suoi sogni, che non sono le stelle, ma sono molto più terreni. Una principessa che vuole scappare da questo mondo, che non riesce a stare al passo con questo mondo, che vuole solo allontanarsi da questo mondo. Non credo vi sia alcun riferimento al suicidio, quanto piuttosto alla droga. La droga è un potente allucinogeno che ti allontana dal mondo e che ti fa sentire qualcosa di diverso, di irreale (come una principessa di marmo).
People talk to me, and all their faces blur
But I got my fingers laced together and I made a little prison
And I’m locking up everyone who ever laid a finger on me
I’m going in (ooh)
This is the start of how it all ends
They used to shout my name, now they whisper it
I’m speeding up and this is the
Red, orange, yellow flicker beat sparking up my heart
We’re at the start, the colors disappear
I never watch the stars there’s so much down here
So I just try to keep up with them
Red, orange, yellow flicker beat sparking up my heart
And this is the red, orange, yellow flicker beat
Sparking up my heart
And this is the red, orange, yellow flicker beat-beat-beat-beat
La gente parla di me, e tutti i loro volti si confondono
Ma ho le dita legate insieme e ho fatto un po’ di prigione
E rinchiuderò con tutti quelli che non hanno mai posato un dito su di me (dato una mano nda)
Sto per andare
È l’inizio di come tutto questo non finisca mai
Gridavano il mio nome, ora sussurrano che
Sto accelerando e questo è il
Rosso, arancio, giallo battito tremolante che accende il mio cuore
Abbiamo strappato la partenza, i colori scompaiono
Non guardo mai le stelle c’è così tanto qui
Cerco solo di tenere il passo con loro
Rosso, arancio, giallo battito tremolante che accende il mio cuore
E questo è il rosso, arancio, giallo battito tremolante che accende il mio cuore
E questo è il rosso, arancio, giallo tremolante battito battito battito battito
Attenzione, che l'espressione "accelerare" in alcune lingue, come inglese o spagnolo, sta proprio ad indicare il fatto di assumere droga. È L'inizio della fine, del viaggio che non finisce mai (il tunnel), ed emerge anche la rabbia di coloro che parlano male di lei e che non le hanno mai dato una mano. Si noti che chi prima pronunciava il suo nome ora lo sussurra soltanto. Come si fa per i drogati e gli assassini, di cui si parla sempre alle spalle e a bassa voce. E alla fine il battito leggero ed insicuro. Il battito del cuore che i tossici sentono nelle orecchie quando sono sotto l'effetto della droga.
Non è detto, comunque, che sia questo il senso del brano. Questo è quello che ci ho visto io e, probabilmente, sono anche fuori strada. Eppure il testo mi ricorda questo tipo di emozioni. In un panorama abbastanza mediocre di giovani artisti, questo mi sembra un'eccellenza, sia dal punto di vista musicale che come testo. Speriamo sia l'inizio di una grande carriera. In bocca al lupo Lorde!

American Pie - Don McLean, Madonna

$
0
0
Don McLean autore di American pie

Un testo senza spiegazione nel 2015.

Premetto che ho aggiunto il nome di madonna nel titolo perché in Italia è molto più famosa la sua versione, molti nemmeno sanno che l'originale è di Don McLean. Fenomeno questo della nostra penisola, in quanto la versione originale ha svettato nelle più importanti classifiche del mondo per mesi.(cosa per altro insolita per un brano che dura quasi nove minuti). Soprattutto negli stati uniti, questo pezzo ha raggiunto una tale popolarità da essere stato proposto come patrimonio dell'umanità. Non si contano le cover di questo pezzo, tra le quali spicca, la già citata Luisa Veronica Ciccone (che a mio parere sta comunque una spanna, o forse due, sotto l'originale).
Se il motivo rock è semplice, immediato e accattivante, il testo è di assai difficile interpretazione. Al punto che non esiste un punto di vista "ufficiale". Più volte interpellato per chiarimenti Don McLean si è rifiutato di dare spiegazioni, dicendo che di interpretazioni c'è ne sono talmente tante che non si vede la necessita di aggiungerne una sua. Avendola tradotta ed ascoltata più volte, una mia me la sono fatta. Non me ne si voglia a male però se questa è opinabile, perché, ripeto, nessuno è riuscito a dare una spiegazione che abbia messo tutti d'accordo. Onestamente, però, questa mi sembra davvero vicina alla verità. Il testo e la relativa traduzione la trovate fondo pagina (la migliore che ho trovato, alla quale ho apposto solo qualche correzione, dovuta sopratutto alle frasi idiomatiche).

Significato di American Pie.

Madonna autrice di una delle più famose cover di American pie
Partiamo dal titolo intanto, che sembrerebbe non avere alcun senso. Secondo me invece si e vedremo dopo il perché. American pie si potrebbe tradurre come "dolce americano". Si noti che, seppur il testo reciti miss America pie, lasciando intendere che pie è un nome proprio di persona, questi è scritto in minuscolo. Quindi direi che dolce americano ci può andare bene. Il ritornello invece dice "bye bye American Pie", ovvero "addio dolce americano". Vedremo nelle prossime righe perché.

Significato di "the day the music die".

Qui non ci sono dubbi: il 3 febbraio 1959 l'aereo con a bordo Buddy Holly, Ritchie Valens e J.P. Richardson cade, e tutte le persone a bordo (loro 3 più il pilota) muoiono. Le cause dell'incidente non sono mai state chiarite, apparentemente sono dovute al mal tempo e alla poca esperienza del giovanissimo pilota, ma, tra i relitti, è stata trovata una pistola con dei colpi esplosi. Il che lascia aperta ogni ipotesi. Quello che è certo è questa data ha preso il nome di "the day the music die", il giorno in cui è morta la musica. Il riferimento in particolare è rivolto a Buddy Holly che nel 1959 era considerata la più  grande star del rock. Se qualcuno di voi ha visto il film la bamba ricorderà che finisce con il protagonista che muore in un incidente aereo. Il protagonista è appunto Ritchie Valens, è l'episodio a cui si fa rifermento è "the day the music day", il giorno in cui la musica è morta.

La fine del sogno.

Don McLean ha cominciato a scrivere il testo subito dopo l'incidente, per finirlo nel 1971, 12 anni durante i quali ha continuato ad aggiungere nuove strofe. Questo si capisce ascoltando il testo, si vede che lo stile cambia leggermente in ogni paragrafo. La parte iniziale è quella più semplice e immediata, poi, a mano a mano che si va avanti, il testo diventa più enigmatico. Certo è che, se si comprendono, e se si conosce la genesi del brano, le cose possono sembrare più chiare. 
A long long time ago
I can still remember
How that music used to make me smile
And I knew if I had my chance
That I could make those people dance
And maybe they'd be happy for a while.
Che si potrebbe tradurre
Tanto tanto tempo fa
Ricordo
Come quella musica mi facesse sorridere
E sapevo che se avessi avuto la mia occasione
Avrei fatto ballare quella gente
E forse sarebbero stati felici per un pò
Questo rappresenta i sogni di una bambina. Una bambina a cui la musica dona felicità e che sogna, un giorno, di poter essere musicista per rendere la gente felice. Questo potrebbe essere l'american pie. Il dolce sogno americano di questa bambina.
Ed ecco la seconda:
But February made me shiver
With every paper Ìd deliver
Bad news on the doorstep
I couldn't take one more step
tradotta:
Ma febbraio mi faceva venire i brividi
Ogni volta che consegnavo i giornali
Lasciavo brutte notizie davanti alla porta
Non potevo andare avanti così
Ed ecco la fine del sogno americano: il giorno in cui è morta la musica. La fine dei sogni della ragazza. Un po' come quando un bambino scopre che non esiste babbo Natale. Eppure il mondo va avanti, nascono nuovi artisti, nuovi fenomeni musicali, nuovi ideali, ma il sogno ormai è svanito. Babbo Natale non esisterà più, anche se continueranno ad esistere i regali e le persone buone.
Da qui in poi la canzone fa una carrellata di tutta la musica americana che va dal 1959 al 1972, anno di pubblicazione della canzone. E il tutto viaggia attraverso questo contrasto: da un lato la gioia di veder nascere delle star, ma dall'altro l'ossessivo ripetersi del ritornello "bye bye miss American pie", ovvero, nulla sarà più come prima. Vediamo a quali grandi artisti fa riferimento:

Beatles, Rolling stone e Bob Dylan.

Il ragazzo col giubbotto di James Dean che ruba la corona ad Elvis
Il grasso muschio che cresceva attorno al "rolling stone" si riferisce alla rivista rolling stone, non alla band di Mick Jagger. 
The King of rock è ovviamente Elvis Presley, mentre non è chiaro chi sia the "queen", qualcuno parla di Little Richard. 
Il personaggio che indossa un cappotto alla James Dean e che ruba la corona al re è ovviamente Bob Dylan, che in quel periodo, mentre la popolarità di Elvis era in costante calo, stava diventando una leggenda vivente. 
"And while Lennon read a book on Marx", nel 59 stavano nascendo grandi ideologie. Lennon stava ancora leggendo i libri di Marx, ma, da li a poco, sarebbe diventato il più grande testimonial del movimento pacifista. 
"The qurtet practiced in the Park" fa riferimento ai 4 ragazzi di Liverpool, ovvero dei Beatles, qui trattati con una certa sufficienza.
"Helter Skelter in a summer swelter" non è una persona, ma il titolo di una delle canzoni del White album.
"The birds flew off with the fallout shelter Eight miles high and falling fast", si riferisce ai Bird, che nel 1966 avevano pubblicato l'album "Fifth Dimension", che risulta essere il primo LP censurato della storia, a causa dei suoi riferimenti alla droga.
"And we were all in one place", chiaro riferimento a Woodstock.
"I met a girl who sang the blues", la geniale Jenis Joplin, che oltre ad essere stata una delle protagoniste di Woodstock è da molti considerata la madre del genere Punk.
Di riferimenti ad artisti, gruppi ed anche generi musicali (come il genere psicadelico) c'è ne sono a dozzine. Val la pena notare comunque, come la maggior parte di questi, vadano in direzione di Bob Dylan, dei Beatles e dei Rolling Stones.
Insomma, la musica è cambiata, si è evoluta, è anche migliorata forse. I tre artisti morti in quel febbraio sono stati sostituiti da grandi geni della musica, forse sono stati anche dimenticati. Ma quello che non tornerà più è la magia che regnava prima di questa tragedia.

La fine del sogno americano.

Voglio tornare su questo punto. Ci dobbiamo fissare sugli anni '50, la seconda guerra mondiale era finita, la guerra fredda ancora non aveva raggiunto la tensione "reganiana", l'economia viveva una crescita che sembrava inarrestabile, l'eroina e la cocaina dovevano ancora invadere le città americane, e cominciava l'epoca della liberazione della donna e della liberazione sessuale. Un mondo semplice e idilliaco, ed anche ingenuo. Tutti sembravano felici e spensierati e persino i testi delle canzoni erano "idioti", dovevano solo comunicare allegria e voglia di vivere. Questo era Buddy Holly.
Confrontiamolo con l'immenso John Lennon. Anche John Lennon era un sognatore e trasmetteva al pubblico valori semplici e positivi, come il pacifismo. Ma il pacifismo esisteva perché esisteva la guerra nel Vietnam. Woodstock fu un grande evento, che ha segnato la musica ed anche i costumi di una generazione. Ma Woodstock era comunque un movimento di protesta contro l'America capitalista e imperialista. Janis Joplin era si la regina del blues e la madre del punk, ma era anche capostipite di un movimento anarchico e nichilista che voleva distruggere il sistema. Il caso di censura dei Bird è comunque riferito ad un problema di droga, problema che non esisteva prima che la "musica morisse".
E potrei andare avanti per pagine. All'inizio l'autore dice che la musica riusciva a farlo sorridere, ora non più! La musica è cresciuta, è andata avanti, è anche migliorata, ma non lo fa più sorridere. Non lo fa più sorridere perchè il dolce sogno americano è svanito. Ecco perché Bye Bye Miss Amercian pie.

Testo originale America pie.

A long long time ago
I can still remember
How that music used to make me smile
And I knew if I had my chance
That I could make those people dance
And maybe they'd be happy for a while.

But February made me shiver
With every paper Ìd deliver
Bad news on the doorstep
I couldn't take one more step

I can't remember if I cried
When I read about his widowed bride
But something touched me deep inside
The day the music died

So bye-bye, Miss American Pie
Drove my chevy to the levee
But the levee was dry
And them good old boys
Were drinkin' whiskey and rye
Singin' this'll be the day that I die
This'll be the day that I die

Did you write the Book of Love
And do you have faith in God above
If the Bible tells you so
Do you believe in rock 'n roll
Can music save your mortal soul
And can you teach me how to dance real slow

Well, I know that yoùre in love with him
'Cause I saw you dancin' in the gym
You both kicked off your shoes
Man, I dig those rhythm and blues

I was a lonely teenage broncin' buck
With a pink carnation and a pickup truck
But I knew I was out of luck
The day the music died

I started singin'
So bye-bye, Miss American Pie
Drove my chevy to the levee
But the levee was dry
And them good old boys
Were drinkin' whiskey and rye
Singin' this'll be the day that I die
This'll be the day that I die

Now for ten years wève been on our own
And moss grows fat on a rollin' stone
But that's not how it used to be
When the jester sang for the King and Queen
In a coat he borrowed from James Dean
And a voice that came from you and me

Oh, and while the King was looking down
The jester stole his thorny crown
The courtroom was adjourned
No verdict was returned
And while Lennon read a book of Marx
The quartet practiced in the park
And we sang dirges in the dark
The day the music died

We were singing
So bye-bye, Miss American Pie
Drove my chevy to the levee
But the levee was dry
And them good old boys
Were drinkin' whiskey and rye
Singin' this'll be the day that I die
This'll be the day that I die

Helter Skelter in a summer swelter
The Byrds flew off with a fallout shelter
Eight miles high and falling fast
It landed foul out on the grass
The players tried for a forward pass
With the jester on the sidelines in a cast

Now the half-time air was sweet perfume
While the Sergeants played a marching tune
We all got up to dance
Oh, but we never got the chance
'Cause the players tried to take the field
The marching band refused to yield
Do you recall what was revealed
The day the music died

We started singing
So bye-bye, Miss American Pie
Drove my chevy to the levee
But the levee was dry
And them good old boys
Were drinkin' whiskey and rye
Singin' thborn in hell
Could break that Satan's spell
And as the flames climbed high into the night
To light the sacrifical rite
I saw Satan laughing with delight
The day the music died

He was singing
So bye-bye, Miss American Pie
Drove my chevy to the levee
But the levee was dry
And them good old boys
Were drinkin' whiskey and rye
Singin' this'll be the day that I die
This'll be the day that I die

I met a girl who sang the blues
And I askedborn in hell
Could break that Satan's spell
And as the flames climbed high into the night
To light the sacrifical rite
I saw Satan laughing with delight
The day the music died

He was singing
So bye-bye, Miss American Pie
Drove my chevy to the levee
But the levee was dry
And them good old boys
Were drinkin' whiskey and rye
Singin' this'll be the day that I die
This'll be the day that I die

I met a girl who sang the blues
And I asked her for some happy news
But she just smiled and turned away
I went down to the sacred store
Where Ìd heard the music years before
But the man there said the music woudn't play

And in the streets the children screamed
The lovers cried, and the poets dreamed
But not a word was spoken
The church bells all were broken
And the three men I admire most
The Father, Son and the Holy Ghost
They caught the last train for the coast
The day the music died

And they were singing
So bye-bye, Miss American Pie
Drove my chevy to the levee
But the levee was dry
And them good old boys were drinkin' whiskey and rye
Singin' this'll be the day that I die
This'll be the day that I die

They were singing bye-bye, Miss American Pie
Drove my chevy to the levee
But the levee was dry
Them good old boys were drinking whiskey and rye
Singin' this'll be the day that I die her for some happy news
But she just smiled and turned away
I went down to the sacred store
Where Ìd heard the music years before
But the man there said the music woudn't play

And in the streets the children screamed
The lovers cried, and the poets dreamed
But not a word was spoken
The church bells all were broken
And the three men I admire most
The Father, Son and the Holy Ghost
They caught the last train for the coast
The day the music died

And they were singing
So bye-bye, Miss American Pie
Drove my chevy to the levee
But the levee was dry
And them good old boys were drinkin' whiskey and rye
Singin' this'll be the day that I die
This'll be the day that I die

They were singing bye-bye, Miss American Pie
Drove my chevy to the levee
But the levee was dry
Them good old boys were drinking whiskey and rye
Singin' this'll be the day that I dieis'll be the day that I die
This'll be the day that I die

Oh, and there we were all in one place
A generation Lost in Space
With no time left to start again
So come on, Jack be nimble, Jack be quick
Jack Flash sat on a candlestick
'Cause fire is the Devil's only friend

Oh, and as I watched him on the stage
My hands were clenched in fists of rage
No angel born in hell
Could break that Satan's spell
And as the flames climbed high into the night
To light the sacrifical rite
I saw Satan laughing with delight
The day the music died

He was singing
So bye-bye, Miss American Pie
Drove my chevy to the levee
But the levee was dry
And them good old boys
Were drinkin' whiskey and rye
Singin' this'll be the day that I die
This'll be the day that I die

I met a girl who sang the blues
And I asked her for some happy news
But she just smiled and turned away
I went down to the sacred store
Where Ìd heard the music years before
But the man there said the music woudn't play

And in the streets the children screamed
The lovers cried, and the poets dreamed
But not a word was spoken
The church bells all were broken
And the three men I admire most
The Father, Son and the Holy Ghost
They caught the last train for the coast
The day the music died

And they were singing
So bye-bye, Miss American Pie
Drove my chevy to the levee
But the levee was dry
And them good old boys were drinkin' whiskey and rye
Singin' this'll be the day that I die
This'll be the day that I die

They were singing bye-bye, Miss American Pie
Drove my chevy to the levee
But the levee was dry
Them good old boys were drinking whiskey and rye
Singin' this'll be the day that I die

America pie testo tradotto

 Tanto tanto tempo faRicordo
Come quella musica mi facesse sorridere
E sapevo che se avessi avuto la mia occasione
Avrei fatto ballare quella gente
E forse sarebbero stati felici per un pò

Ma febbraio mi faceva venire i brividi
Ogni volta che consegnavo i giornali
Lasciavo brutte notizie davanti alla porta
Non potevo andare avanti così

Non ricordo se ho pianto
Quando ho letto della sua sposa rimasta vedova
Ma qualcosa mi ha toccato nel profondo
Il giorno che la musica è morta

Ciao-Ciao, Miss American Pie
Spinsi la mia caccia fino all'argine,
Ma l'argine era secco
E vecchi amici
Bevevano wiskey di segale
Cantando che quel giorno sarei morta
Quel giorno sarei morta

Hai scritto il libro dell'amore
E credi in Dio lassù?
Se lo dice la Bibbia
Adesso credi nel rock and roll?
E la musica può salvare la tua anima mortale?
E puoi insegnarmi a ballare davvero lentamente?

Bene, so che sei innamorata di lui
Perché vi ho visto ballare nella palestra
Tutti e due avete calciato via le vostre scarpe
Hey, ho apprezzato quei rhythm and blues

Ero soltanto una ragazzina sola e senza soldi
Con un garofano rosa e un pick up
Ma sapevo che il giorno in cui la musica fosse morta
Io sarei stata sfortunata

Iniziai a cantare
Ciao-Ciao, Miss American Pie
Spinsi la mia caccia fino all'argine,
Ma l'argine era secco
E vecchi amici bevevano
Wiskey di segale
Cantando che quel giorno sarei morta
Quel giorno sarei morta

Per dieci anni siamo stati per i fatti nostri
Ed il muschio è cresciuto denso su una pietra che rotola
Ma questo non è come dovrebbe essere
Quando il giullare cantava per re e regina
In un cappotto preso in prestito a James Dean
E una voce che usciva da me e te

E mentre il re stava guardando in basso
Il giullare gli ha rubato la sua corona di spine
Il processo fu rimandato
Nessun verdetto fu emesso
E mentre Lennon leggeva un libbro di Marx
Il quartetto si esercitava nel parco
E noi cantavamo lamenti funebri nell'oscurità
Quel giorno la musica è morta

Noi stavamo cantando
Ciao-Ciao, Miss American Pie
Spinsi la mia caccia fino all'argine,
Ma l'argine era secco
E vecchi amici
Bevevano wiskey di segale
Cantando che quel giorno sarei morta
Quel giorno sarei morta

Helter Skelter in un'estate soffocante
I Byrds volarono via con un rifugio anti atomico
Otto miglia in alto e poi cadendo in picchiata
Atterrò malamente sul suolo
I giocatori cercano di fare un passo in avanti
Con il giullare nelle linee laterali verso la meta

L'aria del primo tempo era dolcemente profumata
Mentre i Sergents giocavano con tono di marcia
Tutti ci alzammo per ballare
Ma non abbiamo avuto tempo per farlo
Perché i giocatori cercarono di conquistare il campo
The marching band rifiutava di cedere
Ti ricordi cosa accadde
Quel giorno la musica mori

Abbiamo iniziato a cantare
Ciao-Ciao, Miss American Pie
Spinsi la mia caccia fino all'argine,
Ma l'argine era secco
E vecchi amici
bevevano wiskey di segale
Cantando che quel giorno sarei morta
Quel giorno sarei morta

Li eravamo tutti in un posto solo
Una generazione persa nello spazio
Senza tempo per ricominciare
Forza Jack, vieni, sii agile, sii veloce
Jack Flash si è seduto su un candeliere
Peché il fuoco è l'unico amico del demonio

Lo stavo guardando sul palcoscenico
Le mie mani si sono strette in un pugno di rabbia
Nessun angelo nasce all'inferno
Potevo rompere l'incantesimo di satana
E mentre le fiamme salivano alte nella notte
Per illuminare il rito del sacrificio
Ho visto satana ridere deliziato
Quel giorno la musica è morta

Lui stava cantando
Ciao-Ciao, Miss American Pie
Spinsi la mia caccia fino all'argine,
Ma l'argine era secco
E vecchi amici
Bevevano wiskey di segale
Cantando che quel giorno sarei morta
Quel giorno sarei morta

Ho incontrato una ragazza che cantava il blues
E le ho chiesto di darmi delle buone notizie
Ma lei ha solo sorriso e se n'è andata
Poi mi sono diretta verso questo negozio sacro
Dove anni prima ascoltai la musica
Ma là l'uomo mi disse che la musica non avrebbe suonato

E in quel momento nelle strade i bambini gridarono
Gli innamorati piansero e i poeti sognarono
Nulla fu detto
Tutte le campane della chiesa si ruppero
E i tre uomini che amavo di più
Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo
Loro, il giorno in cui la musica morì
Presero l'ultimo treno per la costa

Loro stavano cantando
Ciao-Ciao, Miss American Pie
Spinsi la mia caccia fino all'argine,
Ma l'argine era secco
E vecchi amici bevevano wiskey di segale
Cantando, questo giorno sarei morta
Questo giorno sarei morta

Loro stavano cantando ciao-Ciao, Miss American Pie
Spinsi la mia caccia fino all'argine,
Ma l'argine era secco
E vecchi amici bevevano wiskey di segale
Cantando quel giorno sarei morta

'O scarrafone - Pino Daniele

$
0
0
pino daniele giovane canta o scarrafone

Pino Daniele e i valori del napoletano ingenuo.

Pino Daniele ci ha lasciati. Ci ha lasciati e lascia dietro di se uno strascico di polemiche, dubbi, liti familiari, che sono addirittura sfociate in un'inchiesta per omicidio colposo. Fine ingloriosa per un artista che durante tutta la sua lunga carriera ha sempre scelto di essere defilato, di evitare il jet set, le polemiche e gli scandali. Per fortuna, oltre ai gossip di questi giorni, il grande artista napoletano, ci ha lasciato in eredità un grande patrimonio musicale. Una storia artistica nata dalla sua Napoli e dalle sue tradizioni, arricchita ispirandosi al genio di Alan Sorrenti, alla quale ha aggiunto grandi virtuosismi, arrivati ad un tale livello da riuscire a portarsi sul palco personaggi come Eric Clapton e Pat Metheny. La canzone che ho scelto per questo blog è 'O Scarrafone, non perchè sia la miglore o la più famosa, ma perchè è quella maggiormente legata ai miei ricordi di gioventù. Ricordo che olre al consueto pubblico di nicchia, il brano raggiunse un buon successo commerciale, tanto da essere suonata spesso anche nelle discoteche.


Razzismo e ingenuità.

La canzone fonde inseme due temi: l'ingenuità e il razzismo. Due temi tra loro contrastanti, ma che l'artista riesce a fondere perfettamente. L'ingenuità di un Napoletano emigrato al nord "Accidenti a questa nebbia, te set andre a laurà", una tipica espressione dei napoletani, che lamentano che nella pianura padana c'è sempre nebbia (e naturalmente al fatto di essersi trovati li in cerca di lavoro). Mentre "questa Lega è una vergogna, noi crediamo alla cicogna"è un chiaro rifermento all'allora nascente movimento leghista, che attaccava duramente i lavoratori meridionali. Il riferimento al razzismo è confermato dalla frase "e se hai la pelle nera, amico guardati la schiena". L'ingenuità del punto di vista dell'autore è la risposta ai razzisti: noi siamo gente semplice, che crediamo ancora nella cicogna. Gente che lavora, ma che tutta la settimana aspetta il sabato perchè il giorno dopo non si lavora (o non si va a scuola). Lo dice senza vergogna (aver poca voglia di lavorare è visto di brutt'occhio qua al nord), e lui, ingenuo, lo dice pubblicamente.

Ogni scarrafone è bella alla sua mamma.

Si tratta di un proverbio, esistente praticamente in tutte le lingue. E' molto semplice e immediato: lo scarrfaone è l'animale brutto per antonomasia, ma alla sua mamma pure lui sembra bello. In altre parole, i nostri bambini, i nostri affetti, i nostri compagni di vita ci sembreranno sempre i migliori del mondo. Ed è giusto che sia così. Quindi basta confrontarsi con gli altri o commentare gli affetti altrui, alla fine ognuno nel suo piccolo è contornato dalle persone più belle del mondo.
'o scarrafone 'o scarrafone

Ogni scarrafone è bello a mamma soja - Testo

Accidenti a questa nebbia
te set adre a laurà
questa Lega è una vergogna
noi crediamo alla cicogna
e corriamo da mammà
Oggi è sabato
e domani non si va a scuola
oggi è sabato
se non chiami ho un nodo in gola
oggi è sabato
e forse è un giorno speciale
oggi è sabato meno male

'O scarrafone 'o scarrafone
ogni scarrafone è bello a mamma soja

E se hai la pelle nera
amico guardati la schiena
io son stato marocchino
me l'han detto da bambino
viva viva 'o Senegal
Oggi è sabato
e domani non si va a scuola...

'O scarrafone 'o scarrafone
ogni scarrafone è bello a mamma soja

Sono sempre i sogni a dare forma al mondo - Luciano Ligabue

$
0
0
Luciano Ligabue, sono sempre i sogni a dare forma al mondo

Ligabue e un testo che parla di sogni.

Ecco il nuovo estratto dall'ultimo album di Luciano Ligabue "Mondovisione", dal titolo "sono sempre i sogni a dare forma al mondo". Un pezzo che ricorda, almeno nel testo, il vecchio Ligabue. Un testo gradevole e molto dolce, che si distacca dal tono polemico che domina nelle altre canzoni dell'album. Un testo a modo suo ottimista, ma mai ingenuo. L'autore vede come, in una società corrotta e malata, dove sono tante le persone che soffrono, sia ancora possibile provare la felicità. Felicità che non va cercata nella ricchezza o nella fortuna o nei sogni. Sogni che appartengono a tutti, ai fortunati, a quelli meno fortunati ed anche a coloro che ti dicono che i sogni non servono a vivere bene.

Sognare con umiltà.

Io non lo so
quanto tempo abbiamo
quanto ne rimane
io non lo so
chi c'è dall'altra parte
non lo so per certo
se ogni nuvola è diversa
so che nessuna è come te
La modestia, almeno per quanto riguarda i testi, di Luciano Ligabue, emerge sempre. Non si innalza a maestro di vita, anzi, fa quasi sfoggio della sua ingenuità o ignoranza, cercando di farci capire come la felicità vada spesso cercata nelle cose semplici. Nel primo paragrafo quello che si dice è che, se anche esistono un sacco di vite e di persone straordinarie nel mondo, ogni persona, ogni vita, ogni storia è unica, esattamente come ogni nuvola è diversa da un'altra, indipendentemente che si tratti di una nuvola da uragano o una nuvoletta estiva.
Io non lo so
se è così sottile
il filo che ci tiene
io non lo so
che cosa manca ancora
io non lo so
se sono dentro o fuori
se mi metto in pari
so che ogni lacrima è diversa
so che nessuna è come te

Ogni persona è unica. 

Si resta sul concetto del primo paragrafo. Qui si sottolinea che non solo le persone sono tutte diverse, ma anche, e soprattutto, i sentimenti. Toccante la frase: "so che ogni lacrima è diversa".
Sono sempre i sogni a dare forma al mondo
sono sempre i sogni a fare la realtà
sono sempre i sogni a dare forma al mondo
e sogna chi ti dice che non è così
e sogna chi non crede che sia tutto qui

La realtà è come noi la sogniamo.

Un concetto molto antico questo, già esplorato dai filosofi dell'800 e, prima ancora, dalla filosofia orientale, come quella buddista. In realtà il mondo non è una cosa oggettiva fatta di materia, ma è una nostra interpretazione. Siamo noi, con i nostri sensi, con la nostra immaginazione, con la nostra fantasia a dargli una forma e, soprattutto, un valore emotivo.
Io non lo so
se è già tutto scritto
come è stato scritto
io non lo so
che cosa viene dopo
io non lo so
se ti tieni stretto
ogni tuo diritto
so che ogni attimo è diverso
so che nessuno è come te

Ogni momento della nostra vita è unico.

Non solo ogni vita e ogni persona è diversa da ogni altra, ma anche ogni attimo della nostra vita è diverso da ogni altro attimo, ecco perché ce lo dovremmo sempre tenere stretto e non lasciarlo scappare inutilmente. 
E a giornata finita
a stanchezza salita
a salute brindata
provi a fare i conti

A giornata finita
alla fine capita
a preghiera pensata
tu ti prendi il tempo
Come sopra. Ogni giornata che hai passato, bella o brutta che sia, è stata una giornata unica. Ricordatelo. Dagli il valore che si merita.

Ligabue continua a sognare.

A tutto questo, come nella tradizione di Ligabue, viene inserita una nota di ottimismo: "e sogna chi non crede che sia tutto qui". Frase già sentita in altre canzoni, come la grande "non è tempo per noi". Sta a dire che sognare è l'unico strumento di salvezza per chi è insoddisfatto dalla vita. E il cantautore bolognese ci ricorda che, non solo sognare non è un'abitudine da bambino ingenuo, ma è lecito e, forse, anche la sola ancora di salvezza.

Piccola Katy - I Pooh

$
0
0

Gli I Pooh ed i diritti delle donne.

i pooh nella copertina di piccola katyEcco un evergreen della rock band italiana di maggior successo. Pubblicato nel 1968 resta tutt'ora il brano più popolare del gruppo ed è ancora il più richiesto in radio. Il testo non è molto complicato, ma lascia comunque spazio a qualche equivoco. Non si tratta infatti di una ragazzina che ha subito molestie dai genitori, o di una sessantottina che vuole scappare di casa per ottenere la giusta indipendenza o di una persona che cerca la libertà ed i diritti che in quegli anni ancora venivano negati alla maggior parte delle donne.

Katy: la sedicenne che scopre i propri desideri e la propria coscienza.

La piccola Katy è una ragazza di sedici anni che ha conosciuto un ragazzo, ci ha fatto l'amore e se ne è innamorata. Ora Katy è a casa, non fa altro che pensare a lui, ed è consapevole che lui sta pensando a lei. Lui, che in una sola notte, la ha fatta uscire dalla sua adolescenza, dai giochi con le bambole, dal diario di una bambina di provincia, e la ha proiettata nel mondo dei grandi. Le ha fatto scoprire in un solo momento cosa sono l'amore, il sesso e la passione.
Katy è a casa. È notte. Tutti dormono. E una voce dice alla sua coscienza di scappare, di andare da lui, da dare le ali ai suoi sogni, ma un'altra voce le dice che fuori la notte è scura, che il mondo è difficile, di non bruciare così i suoi 16 anni.
Metaforicamente si potrebbe trattare anche di una ragazzina tra le mani di un ragazzo di cui si è innamorata, che è indecisa se concedere o no la sua verginità al pretendente (la porta socchiusa potrebbe essere un doppiosenso).
La canzone non ci dice come la storia vada a finire e, di fatto, è poco importante.

Il diritto delle donne di sciegliere. 

Perchè questo testo è così importante per la storia della musica italiana e, soprattutto, perchè è considerato rivoluzionario? Innanzitutto perchè prima nessuno aveva osato parlare di sesso e di verginità in relazione ad una ragazza. In particolare le canzoni d'amore parlavano solo di sentimenti, non di rapporti sessuali e, tanto meno, di fughe da casa. Poi perchè se astiene da considerazioni morali, si limita a riportare, senza giudizio, i desideri "buoni e cattivi" della ragazza. Ma, cosa che ai giorni nostri potrebbe sembrare strana, la vera forza del messaggio sta nel fatto che tutta la decisione è data in mano alla ragazza. È lei, e solo lei, che deve decidere se, come e quando concedersi. Questo è importante, perchè prima del '68 la ragazza era considerata quasi un oggetto, ed era il suo fidanzato-padrone a decidere, in accordo con la famiglia. Insomma, per dirla in altre parola, non sarà più la famiglia a decidere chi sarà il futuro fidanzato-marito al quale la fanciulla sarà obbligata a concedere le proprie grazie, ma sarà lei a farlo in modo autonomo.
Un gran pezzo di musica italiana, a mio parere forse un po' sopravvalutato, ma comunque un pezzo pregevole, che ha aggiunto un tassello in più alla rivoluzione culturale che stava prendendo forma in quegli anni.
Una note: a cantare il brano era ancora l'ex i-pooh Riccardo Fogli.

Testo di piccola Katy dei Pooh

Oh, oh, piccola Katy
oh, oh, piccola Katy
oh, oh, oh!
Piccola Katy, stanotte ho bruciato
tutti i ricordi del tuo passato
tutte le bambole con cui dormivi
ed il tuo diario che sempre riempivi
solo con ciò che faceva
piacere anche di notte l'andava a vedere.
Piccola Katy, oh, oh
piccola Katy oh, oh, oh!
Piccola Katy, stanotte hai capito
che carezzandoti ti hanno tradito
e alle tue mani han legato il calore
che si conquista in un'ora d'amore
e in questo mattino di grigia foschia
di colpa hai deciso di andartene via.
Piccola Katy, vai vai
piccola Katy vai vai vai!
Piccola Katy, fermati un momento ed ascolta.
Ti ricordi quel ragazzo ieri alla festa
che ti guardava negli occhi senza parlare
e che ti ha accompagnato mano per mano
e ti ha detto soltanto "Arrivederci"?
Adesso, adesso lui sta sognando di te
e quando si sveglierà, si accorgerà di
volerti rivedere presto, molto presto.
Piccola Katy, il mondo è buio è cattivo
non è fatto per te, non andare, non gettare
al vento i tuoi sedici anni favolosi!
Vai, vai piccola Katy
vai vai piccola Katy
vai vai vai!
Piccola Katy, la porta è socchiusa
non devi nemmeno inventare una scusa
dormono tutti di un sonno profondo
e questo silenzio è la fine del mondo
chiudi pian piano e ritorna a dormire
nessun nel mondo ti deve sentire.
Piccola Katy
ciao ciao, piccola Katy
ciao ciao, piccola Katy. 

Inviateci la vostra spiegazione

$
0
0

Avete scritto la recensione/spiegazione di una canzone?

Avete colto nel testo di una canzone una sfumatura che è sfuggita a tutti gli altri?
Avete tradotto un testo da una lingua straniera e pensate che la vostra traduzione sia migliore delle altre?
Pensate di essere gli unici ad aver capito il vero significato di una canzone?
Volete spiegare il vostro punto di vista su un pezzo famoso?
Allora inviaci la tua interpretazione a budinomollo @ yahoo . it e noi la pubblicheremo.

Vuoi diventare blogger? 

Vuoi scrivere direttamente da qui? Mandaci la richiesta allo stesso indirizzo e ti diamo la possibilità di scrivere nel blog. Non serve essere professionisti, basta la buona volontà!

Che Dio ti benedica (che fica) - Pino Daniele

$
0
0
Pino Daniele canta che Dio ti benedica

Pino Daniele e le cose semplici.

Questo, del grande cantautore napoletano che ci ha lasciati da poco, è un lavoro che sintetizza in modo efficace il suo spirito. Non è un testo eccezionale, anzi, è piuttosto mediocre a parer mio, ma ha in se i principali valori del compositore: semplicità, ingenuità e una capacità di gioire delle cose semplici che definirei addirittura pascoliana, facendo rifermento al grande poeta e alla sua filosofia del fanciullo. La filosofia del fanciullo è proprio questa: il saper gioire delle cose semplici, esattamente come fa il bambino davanti alla fetta di polenta o al giocattolino in legno. Per dirla in altre parole Pino Daniele è rimasto semplice, non se la tira!

Un ragazzo sfigato davanti ad una grande fica.

La canzone è dedicata ad una donna, ma non alla donna angelicata decantata da Dante e dagli scrittori del dolce stil novo, ma ad una bella figa incontrata in un locale notturno. Una di quelle ragazze che si fanno guardare, perché, ipotizzo, hanno una bella gamba, una bella camminata e una gonna sufficientemente corta. E allora l'autore, come uno sfigato sedicenne, resta ore in un locale solo per guardarla. E intanto sogna, come ogni adolescente, di essere un grande play boy, di essere in grado di conquistarla, in una sola ora, e, naturalmente, di portarla a letto.
Non cadiamo in equivochi: non è che con questa canzone Pino Daniele voglia vantarsi di essere un grande cuccadores, un vero figo! Cadreste in un puerile tranello. È esattamente il contrario, si mette nei panni del ragazzino sfigato, che non può fare altro che stare a guardare e sognare quello che vorrebbe fare, quello che vorrebbe essere (si noti che per farsi coraggio è ubriaco e deve bere una coca cola per tirarsi su).

Grandi arrangiamenti e contaminazioni.

Ovviamente questa canzone, come tutte le sue grandi canzoni, non si fa apprezzare tanto per il testo, quanto per gli spettacolari arrangiamenti che vi sono dietro. Tanto spettacolari da aver attratto nel palco di alcune sue tourneè personaggi del calibro di Pat Metheny ed Eric Clapton. E la magia scocca proprio qui: anche gli arrangiamenti, seppur magistrali, vengono messi li con una tale facilità ed una tale semplicità da sembrare puerili come il testo. Ma questa non è mediocrità: è genio puro!
Abbiamo un sacco di cantautori in Italia, alcuni davvero bravi. Anche tra i giovani stanno emergendo figure eccellenti, ma il vuoto che lascia Pino Daniele difficilmente sarà riempito. Nessuno fino ad ora era riuscito così bene a fondere blues di primissimo livello, cultura popolare e musica napoletana senza mai farli stridere. È come riuscire a fare un'ottima pietanza con maionese, Nutella e crauti.

Testo di Che Dio ti benedica di Pino Daniele.

Meno male che ho trovato un bel posto
Tutta la notte ci resterò
sabato sera argento vivo addosso
sei ancora in ufficio però
Dammi solo un'ora baby
un'ora per cambiare per farmi rimorchiare
Dammi solo un'ora baby
che Dio ti benedica
che fica
meno male che si può ballare
l'uno sull'altro addosso così
sono le quattro non guardarmi male
ho bevuto troppo si
Dammi solo un'ora baby
e un po' di coca-cola
che mi graffi la gola
Dammi solo un'ora baby
che Dio ti benedica
che fica
ho bisogno di qualcuno
che mi tiri un po' più su
perché sono un insicuro
non riesco neanche più!
Quando cammina si fa guardare
sembra la scena di un film
ed è arrapato come un animale
si guarda intorno si
Dammi solo un'ora baby
un'ora per cambiare per farmi rimorchiare
Dammi solo un'ora baby
che Dio ti benedica
che fica
ho bisogno di qualcuno
che mi tiri un po' più su
perché sono un insicuro
non riesco neanche più!
Che strana combinazione
tu chiamala complicità
che strana....uuuuh...sarà, Che strana combinazione
, tu chiamala complicità che strana....uuuuh...sarà
Dammi solo un'ora baby
un'ora per cambiare per farmi rimorchiare
Dammi solo un'ora baby che Dio ti benedica
che fica

Quello che le donne non dicono - Fiorella Mannoia, Enrico Ruggeri

$
0
0
Enrico Ruggeri autore di Quello che le donne non dicono

Enrico Ruggeri e l'anima delle donne

Non sono propriamente un fans di Enrico Ruggeri, ma devo ammettere che ha scritto, per terze persone, alcuni dei brani più belli della musica italiana. Basti pensare al "mare d'inverno" scritto per Loredana Bertè. Questo splendido regalo che l'autore ha fatto a Fiorella Mannoia è un vero capolavoro! A volte, riascoltandolo, mi domando come faccia Ruggeri a scavare così a fondo nell'animo delle donne. Ad arricchire questo, per altro già pregevole, lavoro ci ha pensato Fiorella Mannoia, con un'interpretazione da oscar!

Fiorella Mannoia interprete di Quello che le donne non dicono

La solitudine delle donne.

Spiegare il testo non è difficile, basta capire il contesto, o meglio, chi è che canta. Non la cantante ovviamente, ma il personaggio che si nasconde dietro al brano. Si tratta di una donna non più giovane, non più avvenente come ad un tempo, che soffre la solitudine. Le fresi che ce lo fanno capire sono molte, tutte poetiche e molto delicate nella forma, come la frase d'esordio: "ci fanno compagnia certe lettere d'amore", ovvero nella solitudine è facile cercare conforto nelle frasi che ci venivano scritte in gioventù. Anche la frase: "e dalle macchine per noi i complimenti del play boy, ma non li sentiamo più se c'è chi non ce li fa più" rende l'idea, anzi, la trovo doppiamente bella. Da un lato sottolinea ancora l'età, dall'altro crea un raffinato contrasto, l'autore (ma sarebbe più corretto dire l'autrice) prova nostalgia per i complimenti che le venivano fatti dalla macchina dei passanti, ne sente la mancanza, malgrado all'epoca fossero considerati fastidiosi e volgari.

L'amore non conosce età.

Un'altra frase molto efficace è "cambia il vento, ma noi no", ovvero, non siamo più come una volta, fisicamente, ma siamo sempre uguali, sempre desiderose d'amore. Ma la frase attorno alla quale gira tutta la canzone è senz'altro la più interessante: "ma se diciamo una bugia è una mancata verità". La bugia non è una frase detta, la bugia è l'atteggiamento. L'atteggiamento della donna che deve sembrare deferente verso le avance e verso i facili complimenti, ma che nella realtà li gradisce, ne sente la mancanza e il bisogno. Si tratta quindi di un esortazione verso il mondo maschile, di continuare a corteggiare le donne, anche se queste fingono di non volerlo.

La differenza tra una bugia e una mancata verità.

Commovente poi è il paragrafo:"... ma potrai trovarci ancora qui, nelle sere tempestose, portaci delle rose, nuove cose e ti diremo ancora un altro si". Ovvero: "siamo ancora capaci di amare, vogliamo ancora amare, l'amore non è solo una cosa da adolescenti. Quindi provaci ancora ed io, ancora una volta, ti dirò di si. E se in un primo impatto ti dovessi scoraggiare non rinfacciarmelo, era una bugia o, meglio, una mancata verità.

Testo di quello che le donne non dicono di Fiorella Mannoia ed Enrico Ruggeri.

Ci fanno compagnia certe lettere d'amore
parole che restano con noi,
e non andiamo via
ma nascondiamo del dolore
che scivola, lo sentiremo poi,
abbiamo troppa fantasia, e se diciamo una bugia
è una mancata verità che prima o poi succederà
cambia il vento ma noi no
e se ci trasformiamo un po'
è per la voglia di piacere a chi c'è già o potrà arrivare a stare con noi,
siamo così
è difficile spiegare
certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui,
con le nostre notti bianche,
ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro "si".
In fretta vanno via della giornate senza fine,
silenzi che familiarità,
e lasciano una scia le frasi da bambine
che tornano, ma chi le ascolterà...
E dalle macchine per noi
i complimenti dei playboy
ma non li sentiamo più
se c'è chi non ce li fa più
cambia il vento ma noi no
e se ci confondiamo un po'
è per la voglia di capire chi non riesce più a parlare
ancora con noi.
Siamo così, dolcemente complicate,
sempre più emozionate, delicate ,
ma potrai trovarci ancora quì
nelle sere tempestose
portaci delle rose
nuove cose
e ti diremo ancora un altro "si",
è difficile spiegare
certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui,
con le nostre notti bianche,
ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro "si"
Viewing all 299 articles
Browse latest View live