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Esce il video di Work Bitch di Britney Spears

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 Sembra che la cantante americana sia stata fedele alla filosofia espressa nel suo nuovo singolo. Ricordate la Britney tutta smagliature, cellulite e rotolini? Miracoli del fotoritocco oppure ha aderito al suo credo ed ha lavorato duramente in palestra per rendersi presentabile? Non possiamo saperlo, almeno finchè non uscirà la stampa specializzata con i suoi scatti proibiti. Intanto vi lasciamo a queste splendide immagini che ci fanno ricordare la Britney Spears dei tempi migliori. Speriamo che il suo periodo di festini e divertimenti sia finito e che abbia davvero deciso di mettersi a lavorare.
Buona fortuna Britney!




Story of my life - One Direction

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one direction dopo il concerto
Ecco in anteprima il testo, con traduzione e relativa interpretazione, della canzone Story of My Live degli One Direction. Il titolo si presenta subito molto interessate: "finalmente una canzone non d'amore" ho pensato appena lo ho sentito. Naturalmente mi sbagliavo. Sembra che la musica pop ormai non viva d'altro. Magari dovremmo esserne orgogliosi, Sanremo ha cambiato il mondo! Tutti aspettavamo che la musica italiana raccogliesse i migliori temi della musica straniera, ed invece è successo il contrario. Forse ha ragione Morgan, la musica italiana è perfetta!

"La storia della mia vita", traduzione del titolo, potrebbe essere completato come: "la storia della mia vita con te". Il testo più che una dichiarazione d'amore è un grido di rabbia. Il grido di rabbia di chi giorno dopo giorno costruisce il suo amore verso una donna. Di chi dedica ogni respiro, ogni pensiero, ogni sogno della sua vita per una persona che, di fatto, lo premia con l'indifferenza. O forse non è proprio così, ci sono alcune frasi che potrebbero far pensare a qualcosa di diverso. "Trascorro il suo amore fino a quando lei esplode dentro", "Lascia il mio cuore aperto, ma rimane proprio qui nella sua gabbia", "Trascorro il suo amore fino a quando lei è scoppiata dentro (fino a che non è frantumata all’interno)", sono frasi che potrebbero far pensare ad una disgrazia. Ad una donna che se ne è andata dopo un'incidente. Numerosi sono i riferimenti in questa canzone all'automobile, come "Io guido tutta la notte per tenerla al caldo e il tempo...".
La terza strofa però: "dice che la mattina non sente le stesse cose per me", farebbe pensare ad un uomo rimasto solo che continua a riflettere sulla propria solitudine. Sull'ennesima storia fallita, tanto che la sua solitudine se la porterà dietro fino alla tomba. Il testo è poco chiaro insomma. Sentiremo se qualche intervista riuscirà ad illuminarci un po'. Nel frattempo godiamoci questa bella canzone.

She told me in the morning she don’t feel the same about us in her bones
It seems to me that when I die these words will be written on my stone
And I’ll be gone gone tonight
The ground beneath my feet is open wide
The way that I been holdin’ on too tight
With nothing in between
The story of my life I take her home
I drive all night to keep her warm and time
Is frozen (the story of, the story of)
The story of my life I give her hope
I spend her love until she’s broke inside
The story of my life (the story of, the story of)
Written on these walls are the colors that I can’t change
Leave my heart open but it stays right here in its cage
I know that in the morning
I’ll see us in the light upon your ear
Although I am broken, my heart is untamed still
And I’ll be gone gone tonight
The fire beneath my feet is burning bright
The way that I been holdin’ on so tight
With nothing in between
The story of my life I take her home
I drive all night to keep her warm and time
Is frozen (the story of, the story of)
The story of my life I give her hope
I spend her love until she’s broke inside
The story of my life (the story of, the story of)
And I been waiting for this time to come around
But baby running after you is like chasing the clouds
The story of my life I take her home
I drive all night to keep her warm and time
Is frozen
The story of my life I give her hope (give her hope)
I spend her love until she’s broke inside (until she’s broke inside)
The story of my life (the story of, the story of)
The story of my life
The story of my life (the story of, the story of)
The story of my life
Traduzione:
Scritte in queste mura ci sono le storie che non riesco a spiegare
Lascio il mio cuore aperto, ma rimane proprio qui vuoto per giorni
Mi ha detto che la mattina lei non sente lo stesso riguardo di noi dentro si sé
Mi sembra che quando morirò queste parole saranno scritte sulla mia tomba
E sarò andato stasera
La terra sotto i miei piedi è aperta
Il modo in cui io sono stato tenuto troppo stretto
Con niente in mezzo
La storia della mia vita, la porto a casa
Io guido tutta la notte per tenerla al caldo e il tempo
È congelato (la storia, la storia di)
La storia della mia vita, le regalo la speranza
Trascorro il suo amore fino a quando lei esplode dentro
La storia della mia vita (la storia , la storia di)
Scritti su questi muri ci sono i colori che non posso cambiare
Lascia il mio cuore aperto, ma rimane proprio qui nella sua gabbia
So che durante la mattina
Ci vediamo noi nella luce al tuo orecchio
Anche se mi sono spezzato, il mio cuore è ancora incontrollato
E sarò andato andato stasera
Il fuoco sotto i miei piedi sta bruciando luminoso
Il modo in cui io sono stato tenuto troppo stretto
Con niente in mezzo
La storia della mia vita, la porto a casa
Io guido tutta la notte per tenerla al caldo e il tempo
È congelato (la storia, la storia di)
La storia della mia vita, le regalo la speranza
Trascorro il suo amore fino a quando lei esplode dentro
La storia della mia vita (la storia , la storia di)
E ho aspettato questo momento per ripresentarsi
Ma baby, correre dietro di te è come inseguire le nuvole
La storia della mia vita, la porto a casa
Io guido tutta la notte per tenerla al caldo e il tempo
È freddo (la storia, la storia di)
La storia della mia vita, io le regalo la speranza (darle speranza )
Trascorro il suo amore fino a quando lei è scoppiata dentro (fino a che non è frantumata all’interno)
La storia della mia vita (la storia , la storia di)
La storia della mia vita

Cambia-menti - Vasco Rossi

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vasco rossi canta la canzone cambiamenti
Quanto e quante volte è cambiato Vasco Rossi nell'arco della sua carriera? E quanti lo hanno accusato di ipocrisia per questo? Come Guccini fece a suo tempo con l'avvelenata, ecco che anche il Komandante preferisce affidare la sua risposta ad una canzone.
Una canzone che è già un cambiamento di per se stessa. A partire dalla musica, che stride ancora sotto le corde della chitarra di Stef Burns, ma che è molto addolcita dal sassofono e da un ritmo molto lento, quasi reggae. Anche al testo manca quel pizzico di cinismo, quasi cattiveria, a cui siamo abituati.
Ci sono cose che sono facili da cambiare e altre molto meno, ci dice il cantautore di Zocca. Ma la cosa più difficile da cambiare siamo noi stessi. Passiamo tutta la vita a commentare quello che non va, a volte facciamo qualcosa per cambiare le cose e gli altri. Ma se riuscissimo a cambiare noi stessi allora il mondo cambierebbe davvero. Cambierebbe perchè noi stessi avremmo una percezione diversa del mondo, cambierebbe perchè saremmo tutti migliori.
Che dire del Blasco dopo questo ennesimo cambiamento? So che mi attirerò l'ira dei fans più giovani, ma mi piaceva di più prima. Lo preferivo quando cantava la rabbia di chi a questo stato di cose non si era mai adeguato, e che lo voleva a tutti costi urlare. Giustamente con gli anni si diventa più introspettivi, e si capisce che la vera rivoluzione non si fa nelle piazze coi mitra, ma dentro di noi. Quindi non suoni come una condanna, dico solo che lo trovo più "debole" di una volta. 
D'altronde è anche vero che, un Vasco che cantasse ancora i temi di Vita Spericolata o Fegato Spappolato, sarebbe alquanto patetico. Quindi benvenuto nuovo Vasco, sono certo che riuscirai a dire qualcosa di speciale anche in queste nuove vesti.
Cambiare macchina è molto facile
Cambiare donna un po’ più difficile
Cambiare vita è quasi impossibile
Cambiare tutte le abitudini
Eliminare le meno utili
E cambiare direzione
Cambiare marca di sigarette
O cercare perfino di smettere
Non è poi così difficile
È tenere a freno le “passioni”
Non “farci prendere” dalle emozioni
E “non indurci in tentazioni”
Cambiare logica è molto facile
Cambiare idea già un po’ più difficile
Cambiare fede è quasi impossibile
Cambiare tutte le ragioni
Che ci hanno fatto fare gli errori
Non sarebbe neanche naturale
Cambiare opinione non è difficile
Cambiare partito è molto facile
Cambiare il mondo è quasi impossibile
Si può cambiare solo se stessi
Sembra poco ma se ci riuscissi
Faresti la rivoluzione
Vivere bene o cercare di vivere
Fare il meno male possibile
E non essere il migliore
Non avere paura di perdere
E pensare che sarà difficile
Cavarsela da questa situazione.

Sanremo 2014 - cantanti ammessi

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Chi viene a Sanremo?

Il tema dei cantanti ammessi a partecipare al festival della musica leggera italiana è da sempre molto scottante e foriero di litigi e, spesso pesanti, accuse. E' fuori discussione che la presenza al festival aumenti la popolarità di un cantante e, di conseguenza, la sua vendita di dischi. Ed ecco allora ventilarsi il dubbio che le case discografiche possano sponsorizzare i propri autori al fine di ricarvarne un rientro economico.
Il problema poi è acuito da fatto che la musica non è matematica. E' difficile stabilire quando una canzone sia migliore di un'altra secondo criteri oggettivi. Non mancano casi clamorosi. Forse il più noto riguarda Ranieri con la canzone "perdere l'amore", scartata dalla giuria per il festival di Sanremo 1987, è stata ammessa a quello del 1988 di cui è stata la vincitrice. Anche sulla classifica finale della kermesse si potrebbe aprire un ampio dibattito. Basti pensare a Vasco Rossi arrivato penultimo con "vita spericolata", che è poi entrata di prepotenza tra le grandi canzoni della musica italiana. Si è cercato di ovviare al problema ricorrendo alla giuria popolare e ad altri strumenti, ma di fatto il problema non è mai stato risolto. Ogni Sanremo si porta dietro (ma anche davanti) un sacco di polemiche, al punto tale che secondo "la bibbia" Pippo Baudo, le polemiche fanno parte integrante dello stesso festival.

X-Factor a Sanremo.

Quest'anno intanto arriva una novità: il vincitore di x-factor entrerà di diritto a partecipare nella categoria dei big, prima ancora di sapere con quale canzone. Che dire? A prima vista verrebbe da inorridire, ma, ripensandoci, mi trovo d'accordo con questa, comunque discutibile, decisione. Vediamo perchè.
Partiamo dal fatto che l'evento gode di una bella contraddizione: tutti si lamentano che non sa rinnovarsi, che è troppo legato al vecchio e, contemporaneamente, ogni volta che si da spazio ad una novità, tutti a dire che il festival va a puttane :D Basti pensare alle partecipazioni di Jovanotti e e Francesco Salvi nei primi anni 90. Gli andò pure bene. Agli I Pooh venne addirittura preclusa la partecipazione per via dei loro capelli, giudicati troppo lunghi secondo che di dovere.Io dico rinnoviamo! Anche a costo di prendere qualche abbaglio. Senza il coraggio di mettere in campo il nuovo, non ci sarebbero state canzoni come Pensiero Stupendo o la sopracitata Vita Spericolata.

Diventiamo commerciali!

Ammettere il cantante vincitore di x-factor alla competizione significa anche tanta pubblicità, e "acquistare" il pubblico della popolare trasmissione televisiva. Può non piacere? Certo, ma così attiriamo i giovani, a meno di non volere un festival che nel 2014 ci propone ancora Albano e Romina.
Il festival deve fare anche questo, prendere tutti i fenomeni musicali di successo e dargli una vetrina speciale. Altrimenti che festival è?
Voglio anche ricordare il nome del festival: "festival della musica leggera italiana". Cosa vuol dire musica leggera? Vuole dire musica non impegnata. Nella sua stessa definizione si ammette il voler ammiccare alla musica commerciale e, perchè no, anche alle meteore.

Ospiti del festival di Sanremo 2014

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Laura Pausini ritira il premio come vincitrice di Sanremo Giovani del 1993
Col contagocce, al fine di portare la tensione al massimo livello nel mese di febbraio, escono informazioni relative al festival della canzone leggera italiana. Tre nomi grossi hanno dato la loro disponibilità: Laura Pausini, Piero Pelù e Raffaella Carrà.

Laura Pausini.

Semplice, sincero e sensato mi è sembrato il suo intervento. La cantante che ha portato la musica italiana in vetta alle classifiche europee non disdegnerebbe di partecipare a questo festival. Come ospite però, non come cantante. Perchè? Molto semplice: paura di mettersi in gioco. E la capisco! Ormai è un gigante della musica, non deve dimostrare niente a nessuno, partecipare al festival e, magari piazzarsi dietro qualche nuova proposta, potrebbe decisamente nuocere alla sua imamgine.

Piero Pelù.

Il ribello, quello contro tutto e tutti! Quello che snobba la televisione, i salotti buoni, il facile successo e il conformismo, ha deciso di deluderci ancora. Non gli bastava presenziare ad un banale reality, adesso vuole anche partecipare come ospite ad un festival che è l'antitesi di tutto ciò che ha predicato nella sua precedente carriera. Dico precedente perchè, una volta assaggiato il sapore del successo, ha cambiato decisamente stile. Evidentemente il ritorno ai vecchi Litfiba non ha giovato abbastanza al suo portafogli. Bene, vieni al festival ma, mi raccomando, fatti accompagnare anche da Morgan. A proposito, non lesinare interviste in cui dici quello di Sanremo è un buon festival, fucina di nuovi talenti ;)

Raffaella Carrà.

A vederla così sciolta non si direbbe che la "Pippo Baudo" al femminile abbia paura di calcare un palco. Personalmente credo che sia una di quelle persone che si sente a proprio agio solo quando deve interpretare un ruolo che della quale si sente sicura. Ecco perchè in passato a rinunciato all'invito ad essere presente al festival. Questa volta però non vuole mancare, complice, a suo dire, i 60 anni dalla nascita della televisione. Certo, vista in questo modo, lei deve esserci di diritto. Noto anche che sta per uscire un nuovo album, e allora, penso, magari il produttore ci ha messo lo zampino. Quale migliore pubblicità?

Come sono i primi ospiti di Sanremo?

Allora, in conclusione, cosa possiamo dire di questi primi tre nomi? Bè, innanzitutto, che sono nomi grossi. Vale a dire che Sanremo è ancora un festival di punta. Sicuramente a questo contribuisce la conduzione di Fabio Fazio, che riesce sempre a dare lustro ai suoi ospiti e a smarcarsi, con facilità e ironia, a situazioni difficili. Per contro come non notare che alla fine si tratta di vecchi dinosauri? Una comparsata della 70enne triestina ci può stare, ma se dobbiamo farla cantare, al massimo un "tanti auguri" commemorativo. Piero Pelù? Più giovane della Carrà, ma il suo rock è ancora più vecchio di lei (il suo grande rock, sia chiaro che a me i Litfiba piacevano, solo che ormai non hanno più niente da dire). La Pausini? Una grande star attualmente in difficoltà, Sanremo può essere una rinfrescata, ma secondo me dovrebbe trovare il coraggio di entrare come partecipante. Entrare come ospite sarebbe come autopiazzarsi tra le vecchie glorie, tra le cantanti da "revival". Insomma, anche questo festival comincia col sapore di vecchio e di nostalgico.

Ma chi devono essere gli ospiti?

Secondo me dovrebbero partecipare a Sanremo come ospiti solo cantanti stranieri, non cantanti (attori, sportivi, comici) o italiani che fanno generi musicali improponibili al festival (DJ, sperimentali o altro). Al limite posso tollerare la comparsa di vecchie glorie della musica nostrana, come Raffaella Carrà, ma non per proporre un'album nuovo, ma farci riassaporare qualcosa di vecchio (in piccole dosi comunque).

Bene, ora non ci resta che attendere i nomi dei big

Quando una stella muore - Giorgia

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la stella che esplode che rappresenta la fine di un amore secondo giorgia
A RAI24 news Giorgia ha dichiarato che per la prima volta ha dato più importanza al testo che al suono. E che dire? Questo non poteva che attirare la mia attenzione. Anche perchè ero curioso di scoprire se Giorgia avesse deciso di fare il salto di qualità, abbandonando i testi destinati alle ragazzine 15enni, per scrivere testi più maturi, come matura è ormai la sua voce. Il brano appartiene all'album "senza paura". Un titolo curioso, che va controcorrente, in un momento della storia in cui la paura regna sovrana. La paura del domani che, a differenza degli anni 80, non sembra dover diventare ogni giorno più roseo.
"Quando una stella muore"è un titolo interessante. Qual'è il suo significato? Tanto per cominciare vediamo cosa succede quando muore una stella: esistono due possibilità: se la stella è piccola si spegne lentamente, mentre se la stella è di grandi dimensioni (ovvero è una stella "importante") avviene la supernova. Di cosa si tratta? Di un'esplosione immensa (che da sola potrebbe vaporizzare l'intero sistema solare)! Le conseguenze di quest'esplosione sono 2: la prima è la nascita di un buco nero, la seconda è l'irraggiamento nel cosmo di particelle di atomi complessi, dai quali hanno origine i pianeti (si noti che la stella prima di esplodere è formata solo da Idrogeno, Elio, Ferro e Carbonio 12). Questa tremenda esplosione emette una straordinaria quantità di luce, visibile in altre galassie, persino a miliardi di anni luce di distanza.

E allora vediamo il testo e cerchiamo di capirlo:
Cambia il cielo
Cambia la musica dell'anima
Ma tu resti qui con me
Tra lo stomaco e i pensieri più invisibili
e da li non te ne andrai
La vita cambia idea, cambia le intenzioni
e mai nessuno sa come fa
Quando una stella muore
Che brucia ma non vuole
Un bacio se ne va
l'universo se ne accorgerà
Quando una stella muore fa male, fa male
Troppe notte sotto agli occhi porto livide
ho imparato a modo mio
a leccarmi le ferite più invisibili
perchè è così che si fa
Ma la via cambia idea e cambia le intenzioni
e mai nessuno sa come fa
Quando una stella muore
che brucia ma non vuole
un bacio se ne va
l'universo se ne accorgerà
quando una stella muore, fa male
a metà tra il destino e casa mia
arriverà la certezza che non è mai stata colpa mia
non è stata colpa mia
Un bacio se ne va
l'universo se ne accorgerà
quando una stella muore
fa male
Le prime tre strofe sono chiare: quando esplode una stella questa è facilmente visibile, anche di giorno (se è abbastanza grande e visibile naturalmente), cambiando il nostro cielo. Eppure il suo lui (la stella che muore) resta dentro di lei, tra lo stomaco (la sofferenza) e i pensieri più invisibili (come sono invisibili i buchi neri, e non è dato sapere cosa c'è dentro). E non te ne andrai, perchè un buco nero dura in eterno.  Stella che brucia e che non vuole? L'esplosione, che fa male e che è la morte della stella. Quell'esplosione che ci parte nello stomaco quando ci sentiamo dire addio. L'universo se ne accorgerà? L'impressione che si ha quando si viene lasciati, che tutto sia cambiato. "Ho imparato a modo mio a leccarmi le ferite più invisibili", ovvero la solitudine. Per quanti amici abbiamo, nessuno ci può accarezzare il cuore. La stessa solitudine dei buchi neri.
"La via cambia idee e cambia le intenzioni" unita a "arriverà la certezza che non è stata colpa mia", sta a dire che come il destino di una stella è scritto, sarà bella e ci scalderà fino all'inevitabile e dolorosa esplosione, così certi amori sono destinati a finire, e non è colpa di nessuno.
Che dire? Mi sembra un testo indovinato, originale, suonato bene e magistralmente cantato da Giorgia, che fino ad oggi avevo, forse erroneamente, sottovalutato.


Festival di Sanremo 2014 - Ecco i big più probabili

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In attesa della comunicazione ufficiale dell'elenco dei cantanti ammessi al festival, che avverrà il 18 dicembre, continua la gara tra le varie riviste di gossip, per indovinare chi saranno i big presenti. In particolare la rivista "Chi" ha elencato 13 cantanti che, con ogni probabilità, saranno presenti al grande evento canoro. Poco importa se questi esclusive vengono sistematicamente confutate, l'importante è far parlare (e agli organizzatori del festival va bene così).

Ad ogni modo secondo loro i presenti sicuri saranno:
  1. Antonio di Maggio
  2. Noemi
  3. Giusy Ferreri
  4. Alex Britti
  5. Ron
  6. Grancesco Renga
  7. Francesco Sarcina
  8. Otto Ohm
  9. Caparezza
  10. Gianluca Grignani
  11. il vincitore di X-Factor
  12. Clementino
  13. Mondo Marcio
Si vocifera inoltre di Max Gazzè, Daniele Sivestri, Nicolò Fabi e i Tiro Mancino.
Tra questi, dal punto di vista dei testi, quelli che mi incuriosiscono di più sono:

Max Gazzè.

Testi molto elaborati, anche se non sempre indovinati. Sicuramente poco "sanremesi", motivo per il quale sono curioso di vederlo all'Ariston.

Giusy Ferreri.

Il suo testo migliore è stato "ma il cielo è sempre più blu", peccato che fosse una cover del leggendario Rino Gaetano. Le sue canzoni sono invece impregnate di un forte pessimismo, che poco spesso guadagna il consenso di questo pubblico

Gianluca Grignani.

Geniale il suo primo album, e, anche se sembra assopito, un genio può sempre sorprendere. Tra le canzoni di tutti questi autori "falco senza catene" e "la mia storia tra le dita" hanno i miei testi preferiti.
Comunque poco vale spendere altre parole, aspettiamo piuttosto che esca l'elenco ufficiale.


Last Christmas - Wham

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la canzone degli wham e george michael simbolo del natale
Con questa canzone George Michael è diventato immortale, e, mi piace dire, ha sostituito astro del ciel tra le più gettonate canzoni natalizie. Ormai la si mette anche come musica di sottofondo, quando, scoccata la mezzanotte, scattano i baci e gli auguri di Natale. Niente da dire, il ritmo caldo, il video con la neve così spiccatamente anni 80 (anni in cui il Natale aveva ancora importanza), e le radio di tutti i centri commerciali che la mandano a ripetizione, hanno fatto si che anche per me questa canzona abbia il sapore delle feste natalizie. Non vado più a messa, ma non mi sorprenderebbe scoprire che anche il coretto della chiesa lo canti durante le feste.
Il testo è così semplice da non richiedere una spiegazione, ma allora perchè lo ho messo qui? Perchè forse pochi sanno che questa è tutto fuorchè una canzoncina di Natale. È la canzone di un amore finito. La canzone con cui il nostro George Michael dice ad una donna, che ad un anno di distanza dal loro addio, forse è riuscito a dimenticarla. Il testo, in linea con tutti i testi romantici dell'epoca è molto delicato e, quasi, struggente. Il significato sta tutto attorno alla frase del ritornello:

Last Christmas I gave you my heart
But the very next day you gave it away
This year to save me from tears
I'll give it to someone special
La traduzione è molto semplice, ma, per chi non conoscesse l'inglese, significa: "lo scorso Natale io ti ho donato il mio cuore, ma il giorno subito dopo tu lo hai gettato via, quest'anno, per proteggermi dalle lacrime, lo voglio dare ad una persona speciale".
Anche il resto della canzone è molto triste, fatto salvo per una strofa "buttata li" dove recita: 
Ooh hoo, now I've found a real love
You'll never fool me again
 Che significa: "ora ho trovato il vero amore e tu non mi ti prenderai più gioco di me". Dico "buttata li" perchè per tutto il resto del testo, sia prima che dopo, ripete che ci cascherebbe ancora una volta, e non si fa mai menzione ad un nuovo amore. Anzi, ad un certo punto dice che "forse lo troverà il prossimo Natale".
Che aggiungere? Buon Natale a tutti!!!!


One Direction - Diana

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gli one director autori e interpreti della canzone diana
Testo che si apre a numerose interpretazioni, ma la più quotata sembra quella che vuole che Diana, altro non sia che la contrazione di "Die Ana", ovvero Ana morta. Questo gruppo ha voluto, con questa canzone, fare una dedica alle loro fans, le Directioners. Ma chi è questa Diana, o Die Ana? Una ragazza non famosa che occupa la prima pagina di un giornale, una ragazza sola e una ragazza depressa. Come può una ragazza sola e depressa finire nella prima pagina di un giornale? Forse perchè è l'ennesima adolescente che ci ha lasciati a causa di quella terribile malattia che prende il nome di "anoressia" (o forse la causa più profonda è un altra, in primis l'indifferenza della gente). Diana è anche il nome di una popolare principessa, che ci ha prematuramente lasciati in seguito ad un incidente stradale. Forse anche questo riferimento non è casuale, forse gli 1D volevano dirci che tutte le loro fans sono dei delle principesse per loro.

Chiarito questo basta rileggere il testo ed ogni frase vi sarà chiara. Che aggiungere? Il rock sembra morto, ma gruppi, se pur discussi, come gli 1D ci fanno capire che c'è ancora qualcosa da dire, e ce lo fanno capire aggiungendo alle ormai note sonorità pop/rock dei testi assai dolci e romantici, quasi sdolcinati, cosa a cui il pubblico rock non era abituato.
Buon ascolto, con l'augurio che tutto il nuovo albun degli 1D sia di livello pregevole.
Ancora una cosa: per chi come me è cresciuto sotto l'insegna del rock duro, duro nei suoni e duro nei testi, che continua a criticare gli 1D proprio perchè troppo sdolcinati, rispondo che forse bisognerebbe smetterla con questi discorsi da "uomo navigato". Il rock cambia e i giovani cambiano, e, in tutta franchezza, trovo più squallido ascoltare dinosauri come gli ACDC e i Deep Purple, che da 40 continuano a suonare i loro pezzi, senza accorgersi che il mondo è cambiato e che loro e la loro musica ormai sono vecchi (per non scatenare i fans di questi due giganti del rock, voglio dire che le considero tra le miglior band della storia e che quest'estate ero a Osoppo al concerto dei mitici Deep Purple).

Testo della canzone Diana degli One Direction:

Front pages are your pictures
They make you look so small
How could someone not miss you at all

I never would mistreat ya
I'm not a criminal
I speak a different language
But I still hear your call

Diana
Let me be the one to
Light a fire inside those eyes,
You've been lonely,
You don't even know me
But I can feel you crying

Diana
Let me be the one to
Lift your heart up and
Save your life,
I don't think you even realize
Baby you'd be saving mine
Diana

It's only been four months but
You've fallen down so far
How could someone mislead you at all

I wanna reach out for ya
I wanna break this wall
I speak a different language
But I still hear you call.

Diana
Let me be the one to
Light a fire inside those eyes,
You've been lonely,
You don't even know me
But I can feel you crying

Diana
Let me be the one to
Lift your heart up and
Save your life,
I don't think you even realize
Baby you'd be saving mine

We all need something
This can't be over now
If I could hold ya
Swear I'd never put you down

Diana
Let me be the one to
Light a fire inside those eyes,
You can own me,
You don't even know me,
But I can feel you crying

Diana,
Let me be the one to
Lift your heart up and
Save your life,
I don't think you'll even realize
Baby you'd be saving mine

Oh oh oh
Diana
Oh oh oh
Diana
Baby you'd be saving mine
Oh oh oh
Diana
Oh oh oh
Diana
Baby you'd be saving mine

Traduzione della canzone Diana degli One Direction:

Prima pagina, vedo le tue foto,
sembri così piccola.
Come può qualcuno non sentire per nulla la tua mancanza
Io non ti tratterò mai male
no io non sono un criminale
Io parlo una lingua diversa
ma posso sentire che mi stai chiamando
Diana, lascia che sia io
ad accendere un fuoco nei tuoi occhi
sei sola,
non mi conosci nemmeno
ma posso sentirti piangere
Diana, lascia che sia io
a sollevare il tuo cuore e salvarti la vita
Io non credo che tu te ne renda conto
ma mi stai salvando la vita.
Diana.
sono solo quattro mesi ma
ma sei completamente persa
come ha potuto qualcuno ingannarti.
Io voglio raggiungerti
Io voglio distruggere questi muri
Io parlo una lingua diversa
ma posso sentire che mi stai chiamando
Diana, lascia che sia io
ad accendere un fuoco nei tuoi occhi
sei sola,
non mi conosci nemmeno
ma posso sentirti piangere
Diana, lascia che sia io
a sollevare il tuo cuore e salvarti la vita
Io non credo che tu te ne renda conto
ma mi stai salvando la vita.
Tutti noi abbiamo bisogno di qualcosa
non può essere finita ora
Se potessi abbracciarti
giuro che non ti mollerei mai
Diana, lascia che sia io
ad accendere un fuoco nei tuoi occhi
sei sola,
non mi conosci nemmeno
ma posso sentirti piangere
Diana, lascia che sia io
a sollevare il tuo cuore e salvarti la vita
Io non credo che tu te ne renda conto
ma mi stai salvando la vita.

Ordinary Love - U2

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stretta di mano tra il cantante bono degli u2 e il presidente del sud africa nelson mandela
Gli U2 erano notoriamente amici del leader politico sud americano Nelson Mandela, e proprio per il film sulla sua vita hanno scritto la canzone "Ordinary Love". Complice anche la dipartita del grande uomo che ha fatto la storia nella lotta contro il razzismo ed, in particolare, l'aparteaid, l'album, appena pubblicato, si è piazzato direttamente al primo posso nelle classifiche dei dischi più venduti al mondo. Sia chiaro, non voglio insinuare che il successo del brano sia dovuto a questa spiacevole coincidenza, tutti gli album della rock band irlandese finiscono in vetta alle classifiche e questo, oltretutto, era molto atteso. 

Gli U2, naturalmente, volano più in alto di una comune pop band, e anche il loro testo, non è una banale quanto immediata ode al ex presidente del Sud Africa. Vanno oltre, come oltre ha sempre guardato Nelson Mandela. Gli U2 in questo splendido testo ci invitano a guardare all'amore. L'amore che è già presente nella natura, nel mare che vuole baciare la riva dorata, nella luce che riscalda la nostra pelle, .... E il messaggio di Mandela era quello di essere in grado di provare un'amore comune, comune tra tutti gli uomini, in sintonia col grande amore della natura. L'augurio della band invece è quello, una volta rimasti senza di lui, che il suo messaggio possa continuare a viaggiare sempre nel vento. Ho sempre odiato le parafrasi, quindi non dirò altro su questo testo, vi invito ad ascoltare la canzone e, magari, a leggere il testo e la traduzione qui sotto. 

Testo di Ordinary Love

The sea wants to kiss the golden shore
The sunlight warms your skin
All the beauty that’s been lost before
Wants to find us again
I can’t fight you anymore
It’s you I’m fighting for
The sea throws rock together
But time leaves us polished stones
We can’t fall any further
If we can’t feel ordinary love
We cannot reach any higher
If we can’t deal with ordinary love
Birds fly high in the summer sky
And rest on the breeze
The same wind will take care of you and
I will build our house in the trees
Your heart is on my sleeve
Did you put there with a magic marker
For years I would believe
That the world couldn’t wash it away
‘Cause we can’t fall any further
If we can’t feel ordinary love
We cannot reach any higher
If we can’t deal with ordinary love
Are we tough enough
For ordinary love
We can’t fall any further
If we can’t feel ordinary love
We cannot reach any higher
If we can’t deal with ordinary love
We can’t fall any further
If we can’t feel ordinary love
We cannot reach any higher
If we can’t deal with ordinary love

Traduzione di Ordinary Love

Il mare vuole baciare la riva dorata
La luce del sole riscalda la tua pelle
Tutta la bellezza che è stata precedentemente persa
Vuole ritrovarci di nuovo
Non posso più combatterti
È per te che sto lottando
Il mare mette insieme la roccia
Ma il tempo ci lascia sassi levigati
Non possiamo cadere ulteriormente
Se non siamo in grado di provare un amore comune
Non possiamo arrivare più in alto
Se non siamo in grado di affrontare un amore comune
Gli uccelli volano in alto nel cielo d’estate
E riposano nel vento
Lo stesso vento si prenderà cura di te e
io costruirò la nostra casa tra gli alberi
Il tuo cuore è in mia custodia
Lo hai messo lì con un pennarello
Per anni avrei creduto
Che il mondo non avrebbe potuto lavarlo via
Perché Non possiamo cadere ulteriormente
Se non siamo in grado di provare un amore comune
Non possiamo arrivare più in alto
Se non siamo in grado di affrontare un amore comune
Siamo abbastanza resistenti
Per un amore ordinario
Non possiamo precipitare ulteriormente
Se non siamo in grado di provare un amore comune
Non possiamo arrivare più in alto
Se non siamo in grado di affrontare un amore comune
Non possiamo precipitare ulteriormente
Se non siamo in grado di provare un amore ordinario
Non possiamo arrivare più in alto
Se non siamo in grado di affrontare un amore ordinario 

Big Sanremo 2014

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teatro dove si svolgera il festival di sanremo 2014
Finalmente sono stati resi noti i nomi dei cantanti che parteciperanno nella categoria BIG al festival di Sanremo. Sembra che finalmente si sia voluto dare un taglio al passato. Così almeno è stato dichiarato, vista l'assenza degli onnipresenti Toto Cutugno, Albano, Ricchi e Poveri, ed altri fenomeni che tendono a materializzarsi sotto il festival per poi scomparire nel resto dell'anno. Questo almeno quanto dichiarato. Sarà vero? Non ne sono tanto sicuro, visto che nell'elenco dei partecipanti compaiono i, seppur eccellenti, Ron e Antonella Ruggero .
Per esprimere un giudizio sulla scelta bisognerebbe conoscere le canzoni che presenteranno, ma noi possiamo sempre giudicare la carriera, per valutare l'opportunità della scelta.

Arisa.

Venuta alla ribalta con un motivetto molto sanremese (ricordate quella canzone che faceva: "sincerità è una parola molto semplice..."). Piacevole, ma poca cosa a dire il vero. Poi si è fatta notare più per la sua presenza nei reality, condita con litigi e solite robe... Speriamo che approfitti del festival per fare il salto di qualità, e non consolidi il suo ruolo di Subrette televisiva... Le sue canzoni saranno "Lentamente" e "Controvento".

antonella ruggero con i matia bazar
Antonella Ruggero.

Conosciuta al grande pubblico grazie ai leggendari "Matia Bazar" si fa apprezzare per la sua voce straordinaria. Qualcuno dice la miglior voce femminile italiana dopo mina. Purtroppo, lasciata la grande band, non è più riuscita a sfornare una killer song. Potrebbe essere la volta buona, in bocca al lupo Antonella, c'è bisogno di grandi artisti.  Partecipa con "Quando balliamo" e "Da lontano".

Ron.

Tra i pochi che è riuscito a vincere il festival con una canzone NON Sanremese. Da quella volta però sembra eclissato. La sua partecipazione al festival ha quasi il sapore di un tentativo di riconquistare la popolarità persa. Canterà "Un abbraccio unico" e "Sing in the rain". Ricordiamo anche lo scandalo che lo vide protagonista quando vinse il festival con un testo copiato da un'opera di William Shakespeare.

Giusi Ferreri.

Una voce unica che la ha portata facilmente al successo. Ora però non basta più. Ora deve puntare
giusi ferreri quando cantava a settembre
sulle canzoni. I presupposti ci sono tutti, vediamo che strada ha scelto. Sarà presente alla kermesse con "L'amore possiede il bene" e "Ti porto a cena con me".

Giugliano Palma.

E chi non ricorda la cover di "Messico e Nuvole"? Bella, gradevole e che "scorre bene". Certo che non sarei soddisfatto se dovesi ascoltare un'altra cover ska vecchia di 20 anni. Vediamo se la scelta di lasciare il gruppo nasconde anche un desiderio di rinnovarsi. Proporrà "Così lontano" e "Un bacio crudele". Oltretutto, se non sbaglio, è la prima volta che propone un brano originale. Vediamo cosa inventerà. I suoi pezzi sono: "Un bacio crudele" e "Così lontano".

Frankie Hi NRG.

È decantato da tutti come il padre, il decano, il maestro indiscusso dell'HIP HOP italiano. Di fatto, dopo il brano "quelli che ben pensano", non se lo è più filato nessuno. Personalmente considero il suo capolavoro "Fight to faida", genere che però la star ha abbandonato in quanto poco commerciale. La scelta di venire al festival dubito significhi voler tornare alle origini. Speriamo dai, spesso questo artista ci sorprende. I suoi brani saranno "Pedala" e "Un uomo è vivo".

Noemi.

È nelle fase più difficile per un artista. Dopo i primi successi, dovuti anche alle partecipazioni allo stesso festival, coronato anche da polemiche per la sua esclusione dalla finale nel 2010 a scapito del principino, deve dimostrare di essere matura e di avere le carte in regola per poter entrare di diritto tra i grandi cantanti della musica italiana. Si proporrà con "Bagnati dal sole" e "Un uomo è un albero".

Raphael Gualazzi & The Bloody Beetroots.

raphael gualazzi mentre suona il piano
Un pianista Jazz già vincitore nel 2011 nella categoria giovani, con il brano "follia d'amore" ed un DJ di Bassano del Grappa. Che dire? Sono quei fenomeni che causano una curiosità tale da farci venire voglia di vedere il festival. Ambedue abituati a sperimentazioni, affrontano il rischio di uscirsene con un flop. Niente paura però, ricordiamo che da flop simili sono venute fuori canzoni come "Vita spericolata". Proporranno "Liberi o no" e "Tanto ci sei".

Perturbazione.

Oltre 10 anni di musica al di fuori delle case discografiche sono un bel biglietto da visita. Certo, partecipare a Sanremo per un gruppo indie-rock sembra quasi una contraddizione in termini. Sospetto anche il fatto che questa partecipazione avvenga proprio quando l'"onda buona" sembra stia calando. Niente pregiudizi però, i numeri per fare una di quelle comparse che restano nella storia ci sono tutti. Speriamo di non rimanere delusi. Canteranno: "L'Unica" e "L'Italia vista dal bar".

Christiano de Andrè.

Portare un cognome simile è come viaggiare con un macigno nello zaino. Sentire il suo nome e paragonarlo all'immenso padre viene automatico. Peccato che di cantanti come de Andrè Padre c'è ne sia stato uno solo e non ce ne saranno più, come non avremo più altri Bob Dylan o Mozart. Che dire allora? Christiano ha da subito evitato di seguire il genere del padre e si è buttato su qualcosa di completamente diverso, con risultati eccellenti a mio avviso. Purtroppo non ha ancora una discografia tale da poter essere considerato per quello che è, e non per "di chi è figlio". Ha ormai una certa età, e confido che riesca a salire su questo ultimo treno. Canterà "Invisibili" e "Il cielo è vuoto".

Renzo Rubino.

renzo rubino mentre canta al pianoforte
Fa strano vederlo tra i big. Forse è una delle scelte più arrischiate di questo festival. Si è fatto conoscere al pubblico tramite lo spettacolo "Pianafrasando" e solo due anni dopo, nel 2010, ha pubblicato il suo primo disco: "Farfavole". Successivamente ha fatto da "gruppo spalla" a diversi artisti, tra cui Antonella Ruggero. L'anno scorso è arrivato terzo nella categoria giovani al festival, e oggi si presenta tra i big. È la sua occasione, questo probabilmente è il suo treno. In bocca al lupo Renzo! Canzoni al festival: "Ora" e "Per sempre e poi basta".

Riccardo Sinigallia

Personaggio curioso. Ha firmato una marea di capolavori italiani dalla metà degli anni 90 ad oggi. Tra coloro che hanno beneficiato del suo lavoro in testa vi sono i Tiromancino, ma anche Max Gazzè, Niccolò Fabi e una pletora di gruppi e cantanti che non vado ad elencare. Di suo ha pubblicato solo due album: "Riccardo Sinigallia" e "Incontri a metà strada". Per dirla in breve: ha regalato il successo a metà delle nuove band italiane, ma non ha mai raggiunto un successo suo. Vediamo cosa sarà in grado di fare in questo festival. I suoi pezzi sono "Prima di andare via" e "Una rigenerazione".

Francesco Renga.

Cantante rockeggiante, ma i cui testi girano sempre attorno all'amore. Ideale per un nuovo Sanremo insomma. Eppure non so, è un giovane ma leggere qui il suo nome mi sa di vecchio, Purtroppo Sanremo è spesso infarcita di cantanti in crisi che tentano il rilancio. E, ad essere sinceri, questo cantante ha tutte le carte in regole per ritornare sulla cresta dell'onda. Spero solo non si riproponga con qualcosa di sdolcinato e banale. In bocca al lupo francesco! Sarà presente con "a un isolato da te" e "Vivendo adesso".

Francesco Sarcina.

francesco sarcina nella nuova veste da solista
Ex cantante delle vibrazioni, uno dei giovani gruppi italiani che più mi ha entusiasmato nell'ultimo decennio. La sua voce è stata uno dei principali elementi del successo della band, ma non l'unico. Nei primi "esperimenti" da solista mi ha un po deluso., Testi prevedibili, voce sempre riconoscibile, ma che risulta quasi sgradevole senza il suono che la accompagnava nei brani precedenti. Non sarebbe il primo cantante che abbandona una band in per seguire la propria strada, per poi mangiarsi le unghie. Ci hanno provato in passato Riccardo Fogli, Antonella Ruggero e, in tempi recenti, Piero Pelù. Nessuno però è riuscito però a raggiungere la popolarità raggiunta con i loro gruppi. Canta: "Nel tuo sorriso" e "In questa città".

Conclusioni.

Fazio aveva assicurato di voler lasciare a casa i classici di Sanremo. La mia impressione però è che se ha lasciato a casa i classici della vecchia generazione (e non è nemmeno tanto varo visto la presenta di Ron e Antonella Ruggero) per farsi carico dei classici della nuova generazione (troppi i cantanti che hanno già partecipato o addirittura vinto premi nelle precedenti edizioni). Purtroppo però, che i nomi siano vecchi o nuovi, lo stile è sempre lo stesso. Non c'è stata nessuna voglia di rischiare. Nessun musicista che si sia distinto in passato per aver inventato qualche genere nuovo, fatta eccezione per Raphael Gualazzi e Bloody Beetroots. Anche chi, come Francesco Sarcina, a suo tempo ha dato uno scossone al panorama italiano, oggi si presenta in veste rifatta, davvero troppo sanremese.
È noto però, che malgrado tutte le critiche, Sanremo riesce sempre a tirare fuori un coniglio dal cilindro. Speriamo ci riesca anche in questa edizione!

Kate Perry - Unconditionally

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kate perry durante la registrazione di unconditionally
Semplice, chiaro e immediato questo testo, facile pure nella traduzione, ma che comunque contiene un messaggio forte e rassicurante. "Unconditionally - Incondizionatamente", parla, con voce di donna, di una delle più comuni frustrazioni del maschio (specie adolescente). Il maschio spesso, per insicurezza, tende ad indossare una maschera, di vario genere. Non parlo di patetici personaggi che si spacciano per ricchi quando non lo sono, vantano fantomatici parenti, conoscenze, lavori di manager e parenti clamorosi, quanto piuttosto per coloro che per vincere la propria insicurezza si spacciano da duri, brillanti o vincenti. Probabilmente tutti ci siamo cascati almeno una volta. Kate Perry è una donna che si avvicina a questo uomo (non è difficile immaginare che un ragazzo difronte ad una star tenda a cercare di superare un complesso di inferiorità ingigantendo le proprie qualità).
A quel punto il ragazzo si spaventa, ed ecco cosa dice la cantante:
Oh no, did I get too close?
Oh, did I almost see what’s really on the inside?
All your insecurities
All the dirty laundry
Never made me blink one time
ovvero, "mi sono avvicinata troppo? O quasi visto come sei fatto veramente? Tutte le tue insicurezze, tutta la tua biancheria sporca, non ho battuto le ciglia!".  E continua:
Unconditional, unconditionally
I will love you unconditionally
There is no fear now
Let go and just be free
I will love you unconditionally
"incondizionatamente, incondizionatamente, io ti amerò incondizionatamente, non avere paura adesso, andiamo avanti e sentiti libero, io ti amerò incondizionatamente!"
Un bel messaggio, un messaggio a tutti i ragazzi del mondo, siate voi stessi e non abbiate paura! Se è vero amore non abbiate paura di mostrarvi alla vostra donna, anche con i vostri "panni sporchi".

Come just as you are to me
Don’t need apologies
Know that you are a worthy
I take your bad days with your good
Walk through this storm I would
I’d do it all because I love you, I love you
"Vieni e mostrati per quello che sei, non ti  giustificare, so che vali, prenderà di te quello che c'è di buono e quello che c'è di cattivo, camminerò dentro la tua tempesta, io lo farò perchè ti amo". Non credo ci sia bisogno di commentare.

So open up your heart and just let it begin
Open up your heart, and just let it begin
Open up your heart, and just let it begin
Open up your heart
The trap ins is the key to be
To be truly free
Will you do the same for me?
"Apri il tuo cuore e lasciami entrare (letteralmente sarebbe lascia che cominci, ma credo che abbia più senso questa traduzione), la trappola è la chiave per essere veramente liberi, faresti lo stesso per me?". Starebbe a dire, smettila di fingere e fammi conoscere come sei veramente. Una volta dentro di te (intrappolata) saremo veramente liberi (non dovremo più fingere). E poi l'ovvia domanda (le donne hanno sempre un secondo fine :D): Faresti lo stesso per me? Ovvero, anch'io sto fingendo, posso essere sincera con te sapendo che continuerai ad amarmi?
Chissà cosa voleva dire veramente la nostra Kate. Forse più che una dichiarazione di amore od una richiesta di perdono, questa è una richiesta di comprensione. Potrebbe essere un: "ti ho nascosto come sono veramente, ma visto che io ti amerò anche se dovessi scoprire che tu mi hai nascosto qualcosa, sei disposto a fare lo stesso?
Bella canzone e bel testo Kate, originale e geniale nella sua semplicità!

 

Ospiti Italiani festival di Sanremo 2014

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Un breve post per commentare la presenza degli ospiti Italiani alla prossima edizione del festival della canzone leggera italiana di Sanremo. Come sempre il festival ci tiene in forse fino all'ultimo minuto, fa parte del marketing che gira attorno all'evento canoro, ma sembra che vi siano alcune certezze.

Gino Paoli.

Riesumato per l'occasione. Con tutto rispetto, lo trovo una minestra riscaldata. Se lo si voleva chiamare per un saluto al teatro bene, se lo merita vista la grande carriera alle spalle, ma metterlo nell'elenco degli ospiti ufficiali mi sembra davvero troppa grazia...

Laura Pausini.

In forse fino all'ultimo, anche se la sua assenza era fin troppo ovvia. Per quanto lucrosa sia una partecipazione al festival, risulta molto più lucroso un tour in Brasile. Tenerla in forse fino all'ultimo però ha aiutato a far parlare di questo evento.

Letitia Casta.

Mah! Belle come lei c'è ne sono tante, e visto che non sa cantare, recitare e nemmeno conosce bene l'italiano, non si capisce proprio perchè l'abbiano invitata. Forse per accendere un dibattito sul suo ricco cachè. Non dimentichiamoci che le polemiche sono la miglior propaganda al festival.

Luciana Littizzetto.

Brava e seria professionista, senza ombra di dubbio, ma anche un po' pochino... Cioè, sapere che il pilastro del festival di Sanremo sia una comica che vedo tutto l'anno, ogni sera, sulla RAI mi sembra poco. A meno di non ammettere che l'evento ha ormai perso di importanza. Comunque ripeto, nulla da dire sulla sua professionalità.
Che dire? Per il momento l'enturage di ospiti italiani sembra davvero deludente. Vecchi e scontati quanto inutili. Questa ventata di freschezza e novità promessa per il festival sembra non provenire nemmeno da qui.
Non resta che attendere i nomi degli ospiti strapagati stranieri, che vengono qui, ci trattano come pezzenti e cantano in playback. Dai primi nomi sembra che il festival voglia puntare sui dinosauri, stile Paul McCartney e George Michael, anche se un nome, se pur riesumato dalla storia del rock, attiri la mia curiosità: Roger Waters, ex leader dei Pink Floyd, nonchè padre di quel capolavoro della musica moderna di "the Wall".
Alla prossima!

Il gergo di Max Pezzali e degli 883

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max pezzali e repetto si fanno fotografare a bordo di una harley davidson 883
I testi di Max Pezzali e degli 883 sono molto semplici ed immediati. Mi rendo però conto che a molti giovani alcune espressioni gergali non sono note. A volte poi ci sono delle frasi e dei concetti che non sono così ovvi come sembrerebbe. Non che sia necessario usare molte parole per descrivere il testo di una loro canzone, ma magari una carrellata delle più interessanti potrebbe essere divertente. Partiamo dal nome del gruppo:

883:

è la cilindrata delle Harley Davidson di bassa gamma, contro le ammiraglie che all'epoca avevano 1340cc. Ha un doppio significato: la moto simbolo della libertà e della ribellione, il modella "dei poveri", come a sottolineare che in fondo gli autori non si sentivano dei numeri uno. In diverse interviste Max Pezzali ha dichiarato che lui e Repetto si sentivano quasi dei perdenti, snobbati dalle donne e dai bulli della loro classe, e di essersi messi a fare musica quasi per rivincita.

Cumuli di roba e di spade:

negli anni 80 "la roba" non era la droga in generale come adesso, ma era riferita propriamente alla cocaina. Le spade invece sono le siringhe con cui ci si inietta l'eroina. Chiaro che la canzone è riferita ad un tossico.

Con un deca:

"il deca" era la banconota da 10.000 lire, l'equivalente di 5,16 € di oggi. Era normalmente quanto i genitori davano ad un ragazzo delle superiori per i capricci settimanali. Il deca era anche il taglio minimo dei distributori automatici di carburante, per cui, se un sabato dovevi fare la benzina, ti eri giocato i soldi per ingresso in discoteca, sigarette e alcolici.

Regina del Celebrità:

si tratta di una ragazza immagine, di un'immaginaria discoteca chiamata "celebrità", che nulla ha a che vedere con il Celebrità di Novara. Probabilmente si fa rifermento all'"ombelico" di Pavia. Diversamente la sala giochi Jolly Bluè realmente esistita e andava parecchio di moda negli anni 80. A Pavia naturalmente.

S'incazza:

oggi i ragazzi escono e sono facilmente reperibili al cellulare. I genitori li aspettano alzati e, spesso, li vanno a riprendere in discoteca. Negli anni 80 non era così. Si usciva dicendo che si andava a casa di un amico, in oratorio, o, al massimo, al bar della piazza a giocare a calcetto. I genitori non potevano controllare, visto la mancanza di cellulare, e quindi si fidavano (o almeno era quello che credevamo noi) e andavano a letto. Quando poi si tornava dalla discoteca ad orari assurdi, si facevano le scale "come un ninja" per non svegliarli e non farsi scoprire (i Ninja sono coloro che praticano l'arte marziale Nun Jitzu, creata per i "banditi" dell'epoca, ed era fondamentale spostarsi senza fare rumore). Chi s'incazza naturalmente è la mamma. "Questa casa non è un albergo" di solito va di moda dai 20 anni in su, ovvero quando i genitori non possono più metterti dei paletti sui tempi d'uscita. All'epoca non aveva senso restare a casa, visto che non esistevano computer, cellulari e la TV aveva pochi canali (idioti come oggi per'altro). Era normale allora che il ragazzo si vedesse a casa solo a ora di cena e per dormire, da cui casa=albergo.

Rotta per casa di Dio: "ci sarà un'autostrada la":

solo negli ultimi vent'anni i locali hanno preso l'abitudine di tenere aperto fino a tarda notte (o anche tutta la notte in certi casi). Al tempo l'unico modo di bere qualche cosa o di comprare un pacchetto di sigarette fuori orario era di andare in un atuogrill. Può sembrare paradossale che per una consumazione tocchi entrare in autostrada, andare in autogrill, proseguire fino all'uscita successiva e quindi, pagare il ticket e fare il percorso inverso, ma all'epoca non esisteva alternativa. Tenete conto poi che al tempo la benza costava meno di mille lire (50 centesimi di euro) al litro (e le macchine consumavano poco di più di oggi).

Nella notte:

"loro vanno in discoteca solo per ballare", era riferito a quelle che sa tiravano o quelli che se la tiravano, che passavano tutta la notte da soli ad annoiarsi, ma non legavano con nessuno per fare i fighi o le fighe!

Il grande incubo:

la paura di guardarsi dentro e scoprire di non essere belli come si credeva. Ricordiamo che il primo hotel è il nostro io interiore, esattamente come lo stupido hotel di Vasco rossi.

Gli anni:

tanti riferimenti ai miti dei nostri (mio e Pezzali) anni di gioventù. Ovvero:

  • gli anni d'oro del grande Real: il Real Madrid di Di Stefano, vincitore di 5 coppe dei campioni consecutive, battendo, tra le altre, in finale Fiorentina e Milan. In realtà c'è un gap temporale, visto che il grande Real era quello della seconda metà degli anni 50. È anche vero che durante gli anni 80 ancora aleggiava un'alone di leggenda attorno a questa squadra.
  • gli anni di happy days: si potrebbe semplificare dicendo che ai miei tempi sapevamo che era ora di cena perchè sentivamo la sigla del telefilm arrivare dalla cucina
  • ralph malf: era l'amico idiota del grande Fonzie
  • gli anni delle immense compagnie: quando non esistevano i cellulari era difficile darsi un appuntamento. Si usava un altro sistema: il sabato sera (o venerdì o quando fosse) ci si trovava tutti al bar. Che c'era c'era, chi non c'era voleva dire che aveva altro da fare. Una volta radunati si decideva dove andare. Naturalmente ognuno aveva il suo bar con i suoi amici, che formavano quella che si chiamava "la compagnia". Quindi visto che una compagnia era formata dagli amici, gli amici degli amici e via dicendo, la compagnie diventavano davvero immense. Non era raro vedere da un bar un gruppo di 100 persone partire per una festa.
  • gli anni in motorino sempre in 2: quando la suddetta compagnia si radunava per andare ad un evento, i mezzi di trasporto erano un problema. Qualcuno aveva il motorino, qualcuno la macchina e qualcuno era a piedi. Specialmente nelle compagnia a prevalenza di minorenni non era raro andare in 2 o 3 in motorino. La cosa peraltro era ampiamente tollerata dalle forze dell'ordine (che di fatto staccavano il venerdì sera, e non si rivedevano fino al lunedì)
  • gli anni di che belli erano i film: anche qua gap temporale, quelli erano gli anni 60
  • gli anni dei Roy Rogers come Jeans: Roy Rogers, Levis, Fiorucci, Americanino, Pepper, Stone Island erano le marche dei Jeans più in voga. Da li nascerà poi la moda dei paninari
  • gli anni del qualsiasi cosa fai gli anni del tranquillo siam qui no: all'epoca ci si aiutava tutti.!
(Effettivamente mette nostalgia questa canzoncina).


Sanremo 2014 - evento per burattini e burattinai

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Leggo che gli autori del festival hanno dato ai giornalisti la possibilità di ascoltare le canzoni in gara per la prossima kermesse canora. Ed ecco che i nostri bravi giornalisti si prodigano a spiegarci che le canzoni sono molto impegnate e che i testi hanno significati molto profondi e vanno oltre il solito sole, cuore, amore... Già. perchè ormai si è deciso che i destinatari del festival sono idioti, del tutto incapaci di esprimere un giudizio. Facciamole ascoltare ai nostri bravi, preparati e competenti giornalisti, e loro ci diranno come la dobbiamo pensare... Non lo so, ma a me, sinceramente, piace ascoltare una canzone e poi esprimere un mio giudizio, senza dubbio personale e che non ha le pretese di essere universale, ma almeno è mio.
Troppo per una civiltà teledipendente! Quindi già da adesso ci stanno mettendo in testa come sono le canzoni, in modo da arrivare alla data di partenza abbastanza plagiati!
Che cosa posso dire? Andate e fate, tanto ci sarà sempre lo sapete, un musico fallito, un pio teorete, u Bertoncelli o un prete a sparare cazzate!

Addio compagno Gino Paoli

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In questo blog mi sono imposto di parlare solo di testi musicali e nient'altro! Spesso ho avuto la tentazione di estendermi ad altri temi, ma ho sempre scelto di tenermici alla larga. Faccio eccezione solo per oggi, ma mi fa troppa rabbia quello che leggo: Gino Paoli che prende la difesa di quella famigerata legge chiamata "equo compenso", di cui praticamente nessuna testata nazionale parla (si noti che questa tassa la stiamo pagando dal 2007, anche se nessuno lo sa).

Il funzionamento è molto semplice: visto che tutti gli italiani, alla faccia della presunzione di innocenza, utilizzano i supporti di memoria (qualsiasi supporto di memoria) per scaricarci dentro roba pirata, tanto vale fargli pagare i diritti SIAE al momento dell'acquisto, sia che si tratti di CD, DVD, Hard Disk, smartphone etc etc. Insomma, qualunque cosa possa archiviare qualcosa. Se poi usate il vostro CD per masterizzarci le foto delle vacanze... bè, sicuramente ne avrete usato un altro per fare pirateria, quindi niente scusette!
In concreto? Voi comprate uno smartphone e oltre al 22% di IVA pagate anche lo 0,12% di equo compenso. Dove andranno a finire quei soldi? Verranno distribuiti per "indennizzare" gli autori, in proporzione alle diffusione delle loro opere. In particolare coloro i quali ne otterranno maggior beneficio saranno:
  • Michele Guardì, autore RAI che, a causa della pirateria, guadagna solo 2 milioni di euro l'anno di diritti
  • Ligaube e Vasco Rossi che si limitano a 1 milione e 600 mila euro l'anno
  • Zucchero e Morricone, solo un milione di euro
  • e poi tra il milione ed i 500 mila euro Jovanotti, Pino Donaggio, Biagio Antonacci, Claudio Baglioni, Francesco de Gregori, Gianna Nannini, ed Eros Ramazzotti.
Quindi lo stato impone allo studente, al lavoratore o l'industriale che sia, una piccola tassa che andrà in tasca ai poveracci sopra citati. Tralascio qualsiasi considerazione morale. Solo ripenso alle favole che mi raccontavano da bambino, ricordate Robin Hood? Quello che prendeva ai ricchi per dare ai poveri? Bè, qui si fa esattamente il contrario, si prende ai poveri per dare ai ricchi. Attenzione, non tutti i ricchi ci guadagneranno, i rivenditori saranno costretti a fare i conti con la concorrenza straniera che non è obbligata ad imporre questo tributo (già nota l'abitudine di comprare CD vergini dall'Austria). 
Quando si ha vent'anni si sente il bisogno di aderire a qualche ideologia, purchè sia forte e radicale, non importa se comunista, fascista, cattolicista o che altro. Per i giovani comunisti, poter annoverare tra i propri compagni nomi come Gino Paoli era quasi una conferma di essere sulla buona strada. Oggi l'autore ha saltato la ringhiera, ed è diventato presidente di una grande multinazionale, e, coerentemente col suo nuovo incarico, cura gli interessi dei potenti a scapito di quelli del "popolo".
Quindi, senza insulti e senza fare polemica, ti volevo dire solo "addio compagno Gino Paoli"!

Ancora sugli ospiti di Sanremo 2014

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Continuano a trapelare news relative a quelli che saranno gli ospiti del festival della canzone italiana. Ad affiancare Fabio Fazio e Luciana Littizzetto ci sarà, anche quest'anno, il comico Maurizio Crozza. Fin qui niente di male, è una tradizione avere un comico al festival. Ma poi leggo gli altri nomi e impallidisco:

Letitia Casta.

Mi dite cosa sa fare questa ragazza oltre ad essere bella? Viene al festival in virtù di cosa???

Raffaella Carrà.

È la storia del festival, un personaggio molto vintage che comunque si fa accettare volentieri. Oltre ad essere stata una grande presentatrice ha anche scalato le classifiche musicali europee con evergreen come "tanti auguri" e "ballo ballo". Aggiungo poi che nelle interviste è sempre molto spigliata.

Franca Valeri.

Mah, io ho 40 anni è l'unica cosa che ricordi di lei è una vecchietta che faceva pubblicità del panettone Melegatti.

Enrico Brignano.

Un banale attore di film panettoni e ospite di minestre riscaldate come "la sai l'ultima" e "scherzi a parte". Un attore secondo me dovrebbe recitare solo nei film, non ne capisco la presenza ad una trasmissione televisiva o ad un festival. Fanno eccezione casi speciali come Checco Zalone e Roberto Benigni, ma siamo davvero su di un altro pianeta.

Luca Parmitano.

Si scrive PaRmitano, non PaLmitano, come riportano i coltissimi giornalisti di Panorama. Il fatto che i giornalisti nemmeno sappiano scrivere correttamente il suo nome la dice lunga... Per carità, rispetto una persona che col suo lavoro ha dato lustro all'Italia, ma cosa centra col festival della canzone leggera italiana???
Tanto per stare fuori tema, ci saranno anche Francesco Totti, Alex Del Piero, Terence Hill e Luisa Ranieri. Cioè, per carità, tutta brava gente, ma cosa ci fa qui? Prendiamo Totti (ma il discorso vale per tutti). Io sono d'accordo a pagarlo milioni di euro per farlo giocare a calcio, è bravo e se li merita. Ma perchè lo devo pagare per sentirlo parlare? (oltretutto manco sa parlare bene). E di cosa dovrebbe parlare ad un festival di musica?
Insomma, mi sembra abbastanza chiaro. Il festival ormai ha capito che il suo successo non ha niente a che vedere con le canzoni. Ormai esistono mezzi di gran lunga più efficaci, come YouTube, iTunes, Spotify, ... per ascoltare musica. Questo evento ormai è solo un calderone di gossip, polemiche, scandali e, soprattutto, opulenza! Centinaia di migliaia di euro riversati in tasche che ne hanno già cifre da fare arrossire! Forse a mia nonna potrà fare piacere vedere Franca Valeri che racconta come si stava in Italia al tempo della guerra...
La mia grande passione per la musica "mi obbliga" a vederlo, ma, se volete un consiglio, e, soprattutto, se vi piace la buona musica, prendete il giornale locale e cercate un concerto da vedere in un teatro e locale della vostra zona. L'evento non avrà lo stesso clamore, ma musicalmente sarà di sicuro più interessante.

Beppe Grillo a Sanremo 2014

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Stavo giusto riflettendo sul fatto che questo festival prometteva di essere monotono già dalle premesse. Cantanti mediocri, ospiti inutili e presentatore scontato. Ed ecco che, quasi per salvare il festival, interviene Beppe Grillo a creare un po' di attesa. Il comico, ora anche attivista politico, è già entrato due volte nella storia di Sanremo. La prima per le meravigliose comparsate come comico, la seconda per essere stato cacciato dalla RAI a causa della sua irriverenza. Fu Craxi a volerlo cacciare, a causa di una sua battuta sui socialisti, e fu Pippo Baudo a lavarsene le mani (cosa che ancora il genovese gli rinfaccia).

Sia chiaro intanto che Beppe non sarà presente come ospite, ma lo sarà nella tribuna del teatro. Dice che sarà presente "dentro e fuori". Conosciamo già abbastanza bene il personaggio per immaginare che non sarà li a fare da semplice spettatore e ad applaudire ogni volta che "il gobbo" lo richiede. Ma allora cosa ci fa li? Questa è la grandezza del personaggio, la sua imprevedibilità! Quindi inutile tirare ad indovinare. Certo, su Sanremo c'è n'è parecchio da dire. A partire dai milioni di euro che vengono distribuiti a destra e a manca a tutti quelli che vi partecipano, sia come cantanti, che come ospiti o conduttori. 
Scatteranno le polemiche e già adesso tutte le persone interpellate prendono le distanze. Io lo trovo interessante! Tutte le provocazioni, se intelligenti, aiutano a riflettere.
Solo una nota di dispiacere: ha pensato Beppe Grillo che in questo modo finirà per fare propaganda ad un evento voluto, sostenuto e sponsorizzato "dalla casta"?
Bene comunque, finalmente una ventata fresca a questo festival. Domani si parte, buona visione a tutti!

Testi sanremo 2014 - Cristiano De Andrè - Il cielo è vuoto

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cristiano de andre a sanremo
Apprezzavo del cantante genovese il non aver mai voluto imitare il geniale padre. E invece no, ogni volta che lo vedo ci assomiglia di più. Sia come voce, che come musiche e testi. Se però lo ascolto senza pregiudizio, senza paragonarlo al padre, devo ammettere che ha un suo perchè. Tanto per cominciare trovo che sia stato il migliore nella prima serata del festival (dopo Beppe Grillo naturalmente). La canzone scorre bene, il testo è molto buono e la sua interpretazione è eccellente, forse un po calante nella fase degli acuti. Per cominciare ecco il testo:


IL CIELO È VUOTO
Il cielo è vuoto, c’è soltanto il sole
Che acceca la terra e fa esplodere il grano
E noi che intanto bruciamo
Il cielo è vuoto perché aspetta il seme
Dei nostri sogni e di quello che faremo
Di quello che faremo
È un mantice il cielo è una strana officina
È Dio che si dimentica di fare tutto il suo lavoro
Si stacca l’anima non fa più rumore
Puoi chiudere gli occhi ma non puoi più morire
E me ne frego di quale luce sei illuminata
Io sono illuminato dai lampi che sono tutto il mio sereno
Non posso accettare niente di meno di quello che
Di quello che mi aspetto da te
Ed io mi aspetto molto da te
Il cielo è v
Perché la nostra immaginazione
Ha bisogno di spazio, ha bisogno di spazio
È vuoto perché la nostra immaginazione,
Naviga nello spaziouoto c’è soltanto il respiro
È solo un miraggio per prenderci in giro
Non puoi più fingere con me
È un limite il cielo, è un segreto è un tesoro
È Dio che si dimentica di fare tutto il suo lavoro
Si stacca l’anima non fa più rumore
Puoi chiudere gli occhi ma non puoi più morire
E me ne frego di quale luce sei illuminata
Io sono illuminato dai lampi che sono tutto il mio sereno
Non posso accettare niente di meno di quello che
Di quello che mi aspetto da te
Ti accorgi che il cielo è vuoto
Si stacca l’anima non fa più rumore
Puoi chiudere gli occhi ma è vietato morire
E me ne frego di quale luce sei illuminata
Io sono illuminato dai lampi che sono tutto il mio sereno
Non posso accettare niente di meno di quello che
Di quello che mi aspetto da te
Ed io mi aspetto molto da te
Io mi aspetto molto da te
Io mi aspetto molto da te
 La parte più interessante del testo è la prima. "Il cielo è vuoto" sta ad indicare che è senza nuvole, quindi sereno. Eppure detto così passa una sensazione negativa, il vuoto non è una bella spiegazione. Ed il perchè è vuoto e non sereno ce lo fa capire subito dopo. Quando non ci sono nuvole il sole col suo calore fa germogliare il grano. Ma se sulla terra non ci sono semi, allora la terra si limita a bruciare. Ecco allora che per Cristiano noi siamo della terra senza semi, in cui il calore del sole può battere per giorni e giorni, ma senza far germogliare niente, si limita a bruciarci. Credo che il testo finisca qui, il resto mi sembra quasi una forzatura, un pessimismo troppo calcato. Mentre nelle prime righe è davvero poetico e delicato! Si rivolge a Dio, e lo accusa di essere assente. Da lui non sente arrivare il calore del sole che lo riscalda, ma solo il fragore dei fulmini. Un Dio cattivo da cui sente arrivare solo del male. Un grande salto di qualità di questo figlio d'arte! Buon Sanremo!


Testi Sanremo 2014 - Raphael Gualazzi & The Bloody Beetroots

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raphael gualazzi al festival di sanremo 2014
Da un gruppo che si presenta con un musicista Jazz, una band di musica elettronica ed un coretto appresso, ci si aspetta qualcosa di geniale dal punto di vista degli arrangiamenti. Tremenda delusione!!! Il sound è banale come quello di una disco band degli anni 70, dalle quali hanno preso anche la coreografia. Certo però, bisogna aggiungere, fino ad oggi nessun italiano era riuscito a riproporre il sound e l'atmosfera della disco music che veniva prodotta nei paesi anglosassoni. Quindi qualcosa di vecchio, ma mai sentito prima. Una bella contraddizione dopo tutto! Interessante poi l'essere riusciti a infarcire tutto con un testo in lingua italiana, che riporto di seguito:

LIBERI O NOLiberi o no
Liberi o no
Liberi o no
Liberi o no
Come vorrei sentirti viva in un’immagine
Un’alba limpida vivrei
Come potrei restare in questa terra immobile
Il suono vive dentro me
E come un brivido
Ti prende e ti trasforma
Il mondo libero
Si accende fino all’ombra
Come un brivido
Che cambia e si trasforma
Un mondo libero
Splende in noi
Dove sarei
Se l’orizzonte fosse un argine
Un’onda libera vorrei
La terra gira intorno
E segue le sue regole
Mentre io giro intorno a te
Libero
Il mondo si trasforma
E con un brivido
Si accende fino all’ombra
Come un brivido
Che cambia e si trasforma
Un mondo libero
Splende in noi
Dimmi siamo liberi o no
Dalle favole
Siamo liberi o no
Dalle parabole
Liberi o no
Dalle prediche
Siamo liberi o no
Dalle polemiche
Liberi o no
Dall’abitudine
Liberi o no
Dal convenevole
Liberi o no
Dal controllabile
Liberi o no
Dal prevedibile
Liberi o no
Io voglio credere
Liberi o no
Nell’impossibile
Liberi o no
Sfiorare l’anima
Liberi o no
Amarti e perdermi
Libero
Il mondo si trasforma
Con un brivido
Si accende fino all’ombra
Il mondo è libero
Un sogno ci trasforma
E questo brivido
Siamo noi
Yeahhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Il testo è semplice e ripete in maniera quasi ossessiva il titolo del brano "liberi o no". Come dev'essere la disco music dopo tutto! Il tutto sembra girare attorno ad una donna misteriosa, in realtà la donna in questione è la musica stessa. Una canzone dedicata alla musica insomma, un po' come avevano fatto a suo tempo Andrea Bocelli con "Vivo per lei" sul testo di Panceri. È abbastanza banale, frasi del tipo "è come un brivido" o "ti prende e ti trasforma". Forse l'unica frase forte è "come vorrei sentirti viva in un'immagine". Spesso le frasi non hanno nemmeno tanto senso, basta che rispettino la metrica e gli accenti per entrare nella canzone. Questo non vuol dire che sia un pessimo testo. Anzi, è un testo perfetto per questo tipo di canzone. Un testo che non deve veicolare un messaggio, ma battere a ritmo con la batteria e con le armoniche. Non credo che un brano come questo meriti di vincere il festival, ma merita una menzione, perchè è uno degli esperimenti più originali presentati in questo evento canoro (dei più originali non solo di questo festival, ma degli ultimi anni). Forse per trovare qualche esperimento di pari portata bisogna tornare a Camerini e il suo Rock'n'Roll Robot. Buon Sanremo Gualazzi!

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